parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] di riconoscimento previsto dai regolamenti sul servizio diguardia, di presidio, ecc., atto a consentire al comandante di un posto diguardia l’identificazione di giochi dicarte, e in partic. nel poker, avere la p., avere il diritto di pronunciarsi ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] con cui in qualche gioco dicarte il giocatore annuncia di fermarsi, di non volere cioè altre carte. 2. a. Rimanere al timone; sta all’ufficio delle ipoteche; e così s. di sentinella, diguardia; s. al comando, ecc. b. Abitare, avere la propria ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] diguardia, come durata di quattro ore di ciascuno dei turni diguardia: fare il q., il primo q.; ufficiale di quarto, l’ufficiale diguardia: l’ufficiale di il q. dovremo giocare col morto (in una partita dicarte); il terzo e il q., questo e quello, ...
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falso1
falso1 agg. [lat. falsus, propr. part. pass. di fallĕre «ingannare»]. – 1. In genere, si definisce falso tutto ciò che è sostanzialmente non vero, ma è creduto o si vuol far passare per vero. [...] che farebbe carte f. per lui; farebbe anche carte f. pur di ottenere il suo scopo. e. Che manca di naturalezza, di sincerità: f. guardia, nel pugilato, la guardia dei mancini, che, portando in avanti il braccio e il piede destro, cercano di piazzare ...
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risguardo
s. m. [der. di risguardare]. – 1. ant. Riguardo, spec. nel sign. di considerazione, rispetto: in contra si van con gran risguardo, Ché ben conosce l’un l’altro gagliardo (T. Tasso). 2. In legatoria, [...] , oggi meno com., con cui sono indicati complessivamente le cartediguardia, cioè la controguardia incollata all’interno del piatto anteriore e di quello posteriore, e uno o più fogli diguardia, posti all’inizio e alla fine del libro per proteggere ...
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cambiare
v. tr. e intr. [lat. tardo cambiare, voce di origine gallica] (io càmbio, ecc.). – 1. Sostituire una persona, una cosa, con altra simile o diversa: c. cuoco, cameriere, fattorino, assumerne [...] aria); c. le carte in tavola, dare un nuovo significato alle cose già dette, interpretare le parole di un altro in senso sinon. mutare). 4. In marina: c. la guardia, far assumere il servizio alla guardia montante; c. la barra, portare il timone alla ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] nel sign. di svegliarsi; poet., a. gli occhi alla luce, nascere; fig., a. gli occhi, star bene attento, stare in guardia, oppure ricredersi; , di sinistra o di destra, fuori delle alleanze tradizionali (v. anche apertura). c. In varî giochi dicarte, ...
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palo
s. m. [lat. palus, etimologicamente affine a pala1, con cui ha in comune il sign. di «ciò che si affonda nel terreno»]. – 1. Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della [...] b. Fare il p., o fare da palo, stare diguardia mentre i complici compiono un furto, una rapina o altra azione cartedi un determinato seme possedute da un giocatore; per estens., anche sinon. di seme. 5. In metrologia, nome ital. dell’unità ingl. di ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] sia tutto a p.; chi ha messo fuori p. le mie carte?; essere a p., di cose, essere in ordine, ben assegnate e sistemate: la stanza è che si alternano nei turni diguardia (oppure le persone preposte a un servizio di custodia e vigilanza), e anche ...
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probatio pennae
〈probàzzio pènne〉 locuz. lat. (propr. «prova della penna»), usata come s. f. – In codicologia, denominazione (anche probatio calami che ha lo stesso sign.) delle lettere o disegni, e [...] soprattutto parole o frasi, di solito prive di senso compiuto, che si trovano tracciate sulle cartediguardia e nei margini dei manoscritti medievali e che rappresentano esercizî calligrafici di carattere preparatorio, eseguiti dall’amanuense per ...
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DISEGNO
F. Manzari
Pochi sono gli esempi di d. medievali conservati anteriori alla seconda metà del Trecento; tale scarsità, a fronte dell'abbondanza di d. rinascimentali, è stata spiegata (Oertel, 1937-1940; Procacci, 1961; 1977) con il...
(o p. calami) In paleografia e in codicologia, espressione («prova di penna») con cui si indicano il disegno, la parola singola, la frase o i versi, non sempre di senso compiuto, che si trovano tracciati nelle carte di guardia iniziali o finali...