mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] pacco; m. giù la cornetta del telefono; m. giù le carte, farle vedere all’avversario o ai compagni; abbassare: mettete giù , chiacchiere e sim., diffondere; m. in guardia, avvertire qualcuno diguardarsi da persone o cose da cui potrebbe venirgli ...
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quartino
s. m. [dim. di quarto]. – 1. Misura equivalente alla quarta parte di un’altra. In partic., bottiglia o recipiente per misurare il quarto di litro, soprattutto di vino: un q. di vetro, di ceramica; [...] a. In tipografia, foglio piegato per formare due carte, cioè quattro pagine di formato in-folio, corrispondenti a una segnatura a iniziali e finali del libro, a costituire i fogli diguardia. 5. ant. o region. Quartierino, piccolo appartamento: ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] ); anche di cosa: nella piena di febbraio, l’acqua del fiume toccava quasi il segnale diguardia. Col sign. generico di raggiungere: t o come predicato di un verbo all’infinito: tocca a te rispondere; tocca a me far le carte?; parla soltanto quando ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] sono giornalmente riportati i servizî e i turni diguardia da espletare, nonché le disposizioni particolari del comando di colore rosso: scala reale a (o di) quadri, nel poker; giocare, buttare quadri, una quadri (più raram. un quadri), una cartadi ...
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piatto2
piatto2 s. m. [uso sostantivato dell’aggettivo]. – 1. a. Recipiente di forma circolare con fondo piatto o incavato e orlo più o meno espanso e rilevato, in cui si dispongono, si servono e si [...] dalla coperta (che può essere dicarta, di pelle o di altri materiali), mentre sulla sua faccia interna è incollata la cartadiguardia o controguardia. d. Negli apparecchi di distillazione, ciascuno dei dispositivi dotati di fori (p. forati) o, più ...
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marino1
marino1 agg. e s. m. [lat. marīnus, der. di mare «mare»]. – 1. agg. a. Del mare, che si riferisce al mare, o gli appartiene, o ha con esso rapporto: un paesaggio m.; l’ambiente m.; la costa m., [...] sul mare: ospizio m.; colonia marina. c. Che riguarda la navigazione: carte m. (più com. nautiche); guardia m., v. guardiamarina. Nel linguaggio marin., avere il piede m., di persona che, oltre a non soffrire il mare, sa mantenere l’equilibrio nei ...
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sicurezza
sicurézza s. f. [der. di sicuro]. – 1. a. Il fatto di essere sicuro, come condizione che rende e fa sentire di essere esente da pericoli, o che dà la possibilità di prevenire, eliminare o rendere [...] cartadi s., cartadi tipo infalsificabile usata per le carte-valori, ottenuta con lavorazione accurata di al fine di non esporre queste ultime al fuoco della propria artiglieria; dispositivo di s., l’insieme di posti diguardia, di reparti portati ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] superficie del mare; le acque del fiume sono scese s. la linea diguardia; i bambini s. il metro non pagano biglietto; porta le gonne , tutti quanti perirono (Boccaccio); in alcuni giochi dicarte, o nel biliardo, riportare un punteggio negativo, che ...
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spada
s. f. [lat. spatha, dal gr. σπάϑη, propr. «spatola», strumento dei tessitori e dei farmacisti]. – 1. Arma bianca non inastata, a lama per lo più lunga (80-120 cm), diritta e appuntita (in ciò differenziandosi [...] con il pomo) e, a protezione della mano, dall’elsa: questa può essere di tipo cruciforme o a rami, ed essere o no completata superiormente dalla guardia (arco guardamano) e inferiormente dalla difesa (a tazza o a coccia), ovvero dalla controguardia ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] abolire; levo a ognuno di voi gli ordini scellerati che avete da me, Manzoni); leva di lì quelle carte; ho levato le sign. del verbo: già son levati Tutt’i coperchi, e nessun guardia face (Dante); restare levato ad aspettare qualcuno (in piedi, senz’ ...
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DISEGNO
F. Manzari
Pochi sono gli esempi di d. medievali conservati anteriori alla seconda metà del Trecento; tale scarsità, a fronte dell'abbondanza di d. rinascimentali, è stata spiegata (Oertel, 1937-1940; Procacci, 1961; 1977) con il...
(o p. calami) In paleografia e in codicologia, espressione («prova di penna») con cui si indicano il disegno, la parola singola, la frase o i versi, non sempre di senso compiuto, che si trovano tracciati nelle carte di guardia iniziali o finali...