uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] un cane, uno scolaro, uno zoccolo, ecc.; il femm. sing. una può subire elisione dinanzi a parola che comincia per vocale: una casa, una scuola, una zia, un’opera, un’alta concezione, ecc. Dell’uso letter. o tosc. è il troncamento di uno come pronome ...
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padrona
padróna s. f. [femm. di padrone]. – Donna che, per la propria condizione o per essere la moglie del padrone, ha, come questo, il possesso o la disponibilità o la direzione e la cura della propria [...] e 3 a, b, c). Tra gli usi che possono considerarsi esclusivi o prevalenti o caratteristici del femm.: la p. di casa (oltre al sign. consueto), donna che tiene pensione, affittacamere; iron. o scherz., serva padrona (dal titolo dell’omonima opera di G ...
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fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] f., se hai coraggio!; pleonastico: uscir f., cavar f., estrarre f., versare f., ecc. In parecchie espressioni s’intende fuori di casa: sono stato f. tutto il giorno; debbo andar f. di nuovo; pranzare, cenare fuori. In usi assol. (per ellissi del ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] . 3. Nel rifl., con soggetto di persona: a. In senso proprio: mettersi in un luogo, prendere posto in esso: s’è messo in casa mia e non se ne vuole più andare; mettersi in un angolo; mettersi accanto al fuoco; mettersi a tavola; mettersi a letto (per ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] 1. Andare o venire fuori da un luogo o da un ambiente chiuso o che si considera circoscritto da confini determinati: u. di casa (anche fig., in passato detto di figlie che si sposano e vanno ad abitare col marito, e, nel linguaggio corrente, di figli ...
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ripulire
v. tr. [comp. di ri- e pulire] (io ripulisco, tu ripulisci, ecc.). – 1. Pulire di nuovo. 2. a. Far tornare nel primitivo stato di pulizia, togliendo sudiciume, macchie e in genere materiale [...] passaggio del fumo, dell’acqua, ecc. Con sign. partic. in alcune locuzioni fig. e a volte scherz.: i ladri gli hanno ripulito la casa, gli hanno portato via tutto; r. uno, portargli via tutti i soldi che ha con sé, spec. al gioco; r. la tavola, tutto ...
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buono-alloggio
(buono alloggio), loc. s.le m. Incentivo economico concesso, dal governo o da un’amministrazione locale, alle famiglie per sovvenzionare l’acquisto o l’affitto della casa di abitazione. [...] e/o l’assegnazione di buoni-alloggio; (Stampa, 13 giugno 2002, Levante, p. 17) • [tit.] Tregua estiva per l’emergenza casa / L’assessore [Claudio] Minelli: è decisivo che i 105 milioni di euro stanziati non vengano sottratti dalla somma destinata ai ...
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radical shit
loc. agg.le e s.le m. e f. (spreg.) Detto di chi ha una visione del mondo semplificata e rozza e la professa in modo diretto e arrogante. ♦ Radical chic sono le vacanze in Sardegna con Repubblica [...] adottando un profugo a distanza, Radical Shit è twittare "Aiutiamoli a casa loro", "Prenditene uno a casa", evitando accuratamente sia di aiutarli a casa loro sia di prendersene uno a casa. Radical chic è tifare per la scuola pubblica e mandare il ...
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barbonismo domestico
loc. s.le m. Forma di esclusione e isolamento sociale che caratterizza l’esistenza di chi vive da barbone dentro la propria abitazione. ♦ Già, perché i "nuovi poveri", così li chiamano [...] totale. Le persone che abitano questi spazi è come se fossero, ognuna di loro, un internato, invisibile al mondo. Nella casa una quantità enorme di cose, di oggetti, di rifiuti, come se ognuna di queste cose potesse parlare, affrontare un dialogo ...
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homeschooling
(home schooling) s. f. inv. Istruzione impartita a casa, di solito dai genitori ai propri figli, senza ricorrere alla scuola pubblica o privata. ♦ Nessuna legge, poi, nello specifico, obbliga [...] e gli 8: l'unica cosa che possono chiedermi, e che mi chiedono, è di rinnovare ogni anno la richiesta di provvedere a casa all'educazione dei miei figli e di portare un portfolio delle cose fatte, per essere certi che l'homeschooling non sia solo un ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) a tutte le costruzioni che assolvono...
Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati sia sull’aspetto tipologico sia...