disordine
diṡórdine s. m. [comp. di dis-1 e ordine]. – 1. Mancanza o turbamento dell’ordine, e lo stato delle cose disordinate; confusione: nel salotto c’è un d. che fa spavento; in quella casa regna [...] ordine; un d. ne fa cento; l’ordine è pane, il d. è fame. In disordine, in stato di disordine: negozio, casa, scrivania in d.; tenere, mettere, lasciare in d.; o, come locuz. attributiva, disordinato, scomposto, spec. con riguardo alla persona e agli ...
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menage
ménage ‹menàaˇ∫› s. m., fr. [lat. *mansionatĭcum «ciò che concerne la casa», der. di mansio -onis (v. magione)]. – Andamento della vita domestica, amministrazione della casa, della famiglia: avere [...] un m. tranquillo, movimentato; il nostro m. è in crisi; le spese per il ménage. In partic., ménage à trois, espressione eufemistica (resa talora in ital. con triangolo) con cui si indica la situazione ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] nobil s. come è quello di Parigi, dove tutto il mondo concorre (B. Castiglione), con riferimento alla Sorbona. b. In una casa di abitazione, stanza appositamente dedicata allo studio e alla lettura: sta ore e ore chiuso nello s.; ho situato il mio s ...
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snidare
v. tr. [der. di nido, col pref. s- (nel sign. 3)]. – 1. Far uscire un animale dal nido, dalla tana, e in generale dal luogo in cui si è nascosto o riparato: s. il fagiano, la pernice; s. la lepre, [...] di letto o dal letto, costringerlo ad alzarsi. 2. intr. (aus. essere), ant. o poco com. Uscire dal nido, dal rifugio o, scherz., da casa o da altro luogo: l’alloggiar due donne è un error grande: L’una ha da star, l’altra convien che snide (Ariosto ...
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pro2
pro2 〈prò〉 (o prò) s. m. [apocope dell’ant. prode s. m.] (radd. sint.). – 1. Giovamento, vantaggio, utilità. Si usa soltanto in determinate frasi: che pro me ne viene?; a che pro affaticarsi tanto?; [...] ; forse non le aveva fatto pro la cena, aveva mangiato contro stomaco (Cassola); più pro fa il pane asciutto a casa sua, che l’arrosto a casa d’altri (prov.); buon pro!, augurio rivolto a chi sta mangiando o bevendo, o anche nell’alzare il bicchiere ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] della serratura): guardare per il buco della ch.; sei entrato per il buco della ch.?, quando si vede comparire uno in casa improvvisamente, senza saper come; è passato proprio per il buco della ch., di chi è stato promosso con grande stento; uscirne ...
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viaggio
vïàggio s. m. [dal provenz. viatge, fr. ant. veiage, che è il lat. viatĭcum «provvista per il viaggio» e più tardi «viaggio», der. di via «via2»; cfr. viatico]. – 1. L’andare da un luogo ad altro [...] città, siano comunque separati da notevole distanza: andare da casa mia in ufficio è un vero viaggio! b. Pellegrinaggio v. al Santo Sepolcro; diceva che ei faceva il viaggio alla casa del nespolo come quelli che hanno fatto il voto alla Madonna dell’ ...
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scappare
v. intr. [der. di cappa1, col pref. s- (nel sign. 4); cfr. incappare2] (aus. essere). – 1. a. Darsi alla fuga per paura o per viltà, per evitare un pericolo, una punizione, un danno (è più fam. [...] è scappato con la cassa della ditta. b. Fuggire dal luogo in cui si è rinchiusi o costretti a stare: s. di casa; s. di prigione, di collegio (o dalla prigione, dal collegio); con riferimento ad animali: il cardellino è scappato dalla gabbia; chiudere ...
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liberare
v. tr. [dal lat. liberare, der. di liber «libero»] (io lìbero, ecc.). – 1. a. Rendere libero, restituire alla libertà: l. gli schiavi, l. un prigioniero; determinando: l. il paese dai nemici; [...] liberarsi degli abiti, toglierseli di dosso. 2. Di cose: a. In senso proprio: l. il campo dalle erbacce, l. la casa dai topi; seguì una notte di tiepida pioggia che liberò la primavera (Pavese); l. una ruota, e sim., togliere ogni impedimento (freno ...
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allogare
(ant. o region. allocare) v. tr. [lat. mediev. allocare, der. di locus «luogo»] (io allògo, tu allòghi, raro io alluògo, tu alluòghi, ecc.), non com. – 1. Porre in luogo idoneo, assegnare un [...] b. A. le figlie, maritarle. c. A. i proprî denari, impiegarli, investirli. 3. Dare in affitto: a. un podere, un terreno (meno com. una casa). 4. ant. Ordinare un lavoro a un artigiano, a un artista: li fu allogato un cartone d’Adamo e d’Eva (Vasari). ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) a tutte le costruzioni che assolvono...
Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati sia sull’aspetto tipologico sia...