chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] di una stanza (anche assol., con lo stesso senso: chiudi, che c’è corrente; e dicendo ch. la casa, la stanza, ecc., s’intende in genere chiuderne la porta); ch. la porta in faccia a qualcuno, fig., trattarlo sgarbatamente, rifiutargli una concessione ...
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colonico1
colònico1 agg. [dal lat. colonĭcus, der. di colonus «colono»] (pl. m. -ci). – Di colono, di colonìa: patto c.; famiglia c.; parte c. e parte padronale, le due parti del frutto del podere, che [...] spettano rispettivamente al colono e al padrone; casa c., casa in cui, nel podere condotto a mezzadria, abita la famiglia mezzadrile. ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] . che, significa che, vuole dire che: se si comporta così, è s. che vuole litigare; se non risponde, è s. che non è in casa; se non mangia è s. che non ha appetito. Assol., e in tono esclam., buon s.!, cattivo s.!, brutto s.!, a proposito di cose che ...
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chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] agire così a occhi ch.; vestito ch., ben accollato; seduta, processo a porte ch., quando non è ammesso il pubblico; casa ch., postribolo; ch. morbo, poet., malattia nascosta, che cova internamente: Da ch. morbo combattuta e vinta, Perivi, o tenerella ...
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penthouse
‹pènthaus› s. ingl. [alteraz. (per incrocio con house «casa») di pentice, dall’ant. fr. apentis (mod. appentis) «tettoia, dépendance», lat. *appenditicìum] (pl. penthouses ‹pènthau∫i∫›), usato [...] in ital. al masch. – Piccolo alloggio costruito sulla terrazza di una casa a più piani. ...
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casaccia
casàccia s. f. [pegg. di casa] (pl. -ce). – 1. Casa brutta, mal fatta, scomoda, oppure male abitata. 2. merid. Mucchio, di pietre o d’altro. ...
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casalbergo
casalbèrgo (o casa albèrgo) s. f. (pl. case albèrgo). – Edificio suddiviso in appartamenti o appartamentini interamente arredati (che riunisce quindi i caratteri dell’albergo e della casa [...] privata d’abitazione), predisposto per offrire soggiorno anche molto lungo, soprattutto a persone che non hanno domicilio stabile o definitivo in una città; con termine ingl., com. anche in ital., è detto ...
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casalina
s. f. [der. di casa, perché fatta in casa]. – Cotonina grossolana, rigata, per vesti femminili da lavoro (detta anche casalinga). ...
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casamatta
s. f. [forse da casa matta, nel sign. di «edificio che ha l’apparenza di casa ed è invece ben altra cosa»] (pl. casematte). – 1. In origine, costruzione mobile che poteva essere usata tanto [...] dagli assalitori quanto dai difensori di una fortezza a protezione di una macchina guerresca; quindi opera difensiva fissa, costruita dapprima al piede della scarpata esterna, per la difesa del fossato, ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) a tutte le costruzioni che assolvono...
Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati sia sull’aspetto tipologico sia...