stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] ; s. alla porta, alla finestra (per l’uso fig. di s. alla finestra, v. finestra, n. 1 b); s. intorno al fuoco; s. in casa, all’aperto, al coperto, all’aria, al chiuso; s. al fresco, all’ombra, al sole (e analogam. s. al buio, s. con la luce accesa ...
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media
mèdia s. f. [femm. sostantivato dell’agg. medio, sottint. misura, quantità, ecc.]. – 1. In matematica e nelle sue applicazioni, m. di un insieme di valori, o m. aritmetica, o assol. media, il valore [...] fase, una classifica che, introducendo una diversa valutazione dei risultati ottenuti nelle partite giocate in casa rispetto a quelle giocate fuori casa da ciascuna squadra, fornisce un criterio per la stima del suo rendimento e delle sue probabilità ...
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trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, [...] difficile t. la carne, l’olio, le scarpe (anche, t. da comprare, da acquistare la carne, ecc.); t. la strada, l’uscio di casa; dove t. un bar aperto a quest’ora?; riuscire ad avere: non ho trovato più neanche un biglietto per il concerto; in treno ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] lui, dopo di voi, verso o contro di loro, ecc. b. In altri casi precede avverbî o preposizioni: andare di sopra, cadere di sotto, la casa di contro, lèvati di tra i piedi, guàrdati d’intorno e sim.; levare lo drappo di su l’altare (Dante); D’in su la ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, [...] l’ameno, il d. di quelle falde tempera gradevolmente il selvaggio (Manzoni). 3. s. m. (f. -a) Chi svolge a pagamento i lavori di casa, le faccende domestiche presso un datore di lavoro: m’ha aperto la porta un vecchio d. in livrea; la d. aveva il suo ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] ., tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino (v. gatta2). b. Separarsi da una persona: l’ho lasciato sull’uscio di casa; mi lasciò per salutare uno dei suoi ospiti; mi dispiace, ma debbo lasciarti; ci vuole l., di chi ha deciso di andar via ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] addio; perché ci avete fatti v. qui?; verrò questo pomeriggio a casa tua, nel tuo ufficio; sono venuta in taxi. Se il verbo quel caso ti venne che tu cadesti né potesti poi in casa rientrare (Boccaccio); ma vive in espressioni come se viene che ...
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presso1
prèsso1 avv., prep. e s. m. [lat. presse «strettamente», avverbio der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. avv. Vicino, in luogo non lontano da quello in cui si parla o a cui [...] con pronomi: lo accolse, lo tenne p. di sé; ha depositato p. di me alcuni documenti; come si usa p. di noi, in casa nostra, o nel nostro paese. 3. In alcuni casi può avere funzione di agg., pur rimanendo invariabile, con il sign. di «vicino»: essere ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] spazio o nel tempo, l’intera quantità, o esprime il concetto della pienezza, della compiutezza: t. il mondo, t. la piazza, t. la casa; t. il mese, t. la settimana; non ha fatto che brontolare per t. la strada; sapeva t. la lezione, conosce t. Dante a ...
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mutuocasa
(mutuo-casa, mutuo casa), loc. s.le m. Contratto di prestito a lungo termine stipulato per l’acquisto di una casa. ◆ Non erano imprese agili né innovative, ma a chi deve pagare un mutuo-casa [...] infatti in comune il giovane al primo impiego che vuole il conto low-cost e il capofamiglia in cerca del mutuo casa alle condizioni migliori? Poco. E infatti il credito si sta attrezzando – magari un po’ lentamente – a servire meglio pubblici diversi ...
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Architettura
Edificio realizzato essenzialmente per scopo abitativo e residenziale (➔ abitazione); il termine può, però, anche estendere la sua accezione latina originaria (‘capanna’, ‘alloggio coperto’) a tutte le costruzioni che assolvono...
Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati sia sull’aspetto tipologico sia...