peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] brutto come il p., bruttissimo, detto generalmente di persona: una cugina ce l’ho, ma brutta come il p. (Cassola). 2. Con riferimento ai peccati riguardanti l’àmbito sessuale, condizione di vita peccaminosa; in partic., relazione amorosa che avviene ...
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spicciolare2
spicciolare2 v. tr. [der. di pìcciolo2, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spìcciolo, ecc.). – Cambiare in spiccioli: s. cinque euro; s. un euro in monete da venti centesimi; dal quale andava, [...] volta per volta, a farsi s. uno scudo (Manzoni); fece l’atto di s. il denaro (Cassola). ◆ Part. pass. spicciolato, anche come agg., spicciolo: denaro spicciolato, in biglietti di piccolo taglio, o in monete di poco valore: l’Economa difende con la ...
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strusciare
v. tr. e intr. [lat. *extrusare (der. di extrudĕre «cacciare fuori», part. pass. extrusus), influenzato da strisciare] (io strùscio, ecc.). – 1. tr. a. Strofinare un oggetto trascinandolo [...] mezze maniche per tanti anni (Pratolini); con uso sostantivato: sentì lo s. dei rovi contro la fiancata della macchina (Cassola). b. Nel rifl., in senso estens., strusciarsi a qualcuno, abbandonarsi a effusioni e carezze, anche con valore reciproco ...
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pro2
pro2 〈prò〉 (o prò) s. m. [apocope dell’ant. prode s. m.] (radd. sint.). – 1. Giovamento, vantaggio, utilità. Si usa soltanto in determinate frasi: che pro me ne viene?; a che pro affaticarsi tanto?; [...] salute» e sim.: mangia così di gusto che tutto gli fa pro; forse non le aveva fatto pro la cena, aveva mangiato contro stomaco (Cassola); più pro fa il pane asciutto a casa sua, che l’arrosto a casa d’altri (prov.); buon pro!, augurio rivolto a chi ...
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rotta1
rótta1 s. f. [lat. rŭpta, part. pass. femm. di rŭmpĕre «rompere»]. – 1. Rottura. In senso generico è voce ant., viva tuttora nella locuz. avv. a r. di collo, a precipizio, con grandissima fretta: [...] le buone relazioni (ant., non com., venire alle rotte con uno): sì, è vero, siamo in rotta: non ci scriviamo nemmeno (Cassola). 2. L’apertura prodotta negli argini di un corso d’acqua dalla violenta pressione dell’acqua per lo più per effetto di una ...
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sbilenco
sbilènco agg. [prob. der. del longob. link (ted. link) «sinistro, a sinistra»] (pl. m. -chi). – 1. Storto, che pende più da una parte che dall’altra, detto spec. di persone dalla conformazione [...] ; Gobba, sbilenca, colle tempie vuote (Giusti); anche riferito a cose: un tavolo s.; sedie tutte s.; le file erano s.; parecchi volumi erano messi di traverso (Cassola). 2. In senso fig., privo di logica, di senso comune: ragionamenti sbilenchi. ...
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proda
pròda s. f. [lat. prōra (v. prora; prua), con dissimilazione della -r-]. – 1. ant. Prora: verso Rodi dirizzaron la p. (Boccaccio). 2. letter. La parte della riva che confina con l’acqua: il barcaiolo, [...] la p. mi trovai De la valle d’abisso dolorosa (Dante); piegò a sinistra, e così giunse in p. a una scarpata (Cassola); anche, striscia di terreno al margine d’una strada di campagna, lungo un fossato, o la striscia di terreno erboso che delimita un ...
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polverio
polverìo s. m. [der. di polvere]. – Polvere che si alza e si addensa nell’aria; s’intende per lo più quella della strada (mossa dal vento, dal passaggio di veicoli, di animali o di molte persone, [...] in spume e polverii d’argento dal mezzo delle piazze (Fracchia); i cavalloni ... s’infrangevano sollevando un p. di spume (Cassola); cessata la neve, il vento ... molinava un p. di ghiaccioli (Buzzati); la piana ... sfumava nel buio e aveva un minuto ...
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palpare
v. tr. [lat. palpare, voce onomatopeica]. – 1. a. Tastare, toccare ripetutamente con le dita o con la mano aperta un oggetto o una parte del corpo, per provarne la consistenza, la morbidezza, [...] per trarne eccitamento sessuale, palpeggiare: ti fai abbracciare e p. da quello zoticone, che è proprio un’indecenza (Cassola). 2. In senso fig., non com., conoscere o verificare in modo sicuro, per esperienza diretta, spec. nell’espressione ...
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professionista
s. m. e f. [der. di professione] (pl. m. -i). – 1. Chi esercita una professione intellettuale o liberale come attività economica primaria: un p. affermato, serio, stimato; ha sposato una [...] partic., al femm., prostituta: Marisa ormai s’è fatta la mentalità della professionista. Va con chi la paga meglio (Cassola). c. Nell’uso com., chi svolge la propria attività lavorativa, qualunque essa sia, con particolare abilità e competenza: quel ...
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Scrittore italiano (Roma 1917 - Montecarlo, Lucca, 1987), dimorò a lungo nel Volterrano, dove prese parte alla Resistenza; per molti anni fu professore di liceo a Grosseto. La sua narrativa appare dominata dal motivo della solitudine dell'individuo...