saracinescato
agg. e s. m. [der. di saracinesca]. – In araldica, attributo dello scudo partito a foggia di saracinesca o caricato da una saracinesca che ne tocca tutti i lati; se questa è posta in banda [...] o in sbarra si ha il s. in banda o in sbarra. Anche, attributo delle torri e dei castelli con la saracinesca abbassata. ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano [...] Carlo Castelli) scritta contro il papa Urbano VIII (Maffeo Barberini), che durante il suo pontificato (1623-1644) spogliò il Pantheon dei suoi bronzi per fare cannoni e per ornare le colonne e il baldacchino dell’altare maggiore di San Pietro. La ...
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fortificazione
fortificazióne s. f. [dal lat. tardo fortificatio -onis, usato solo in senso astratto]. – 1. Il fortificare, il fortificarsi. In partic.: a. Nella tecnica milit., l’insieme di operazioni [...] o più cinte di mura, talora ciclopiche, circondate da fossati, argini, palizzate, bastioni, torri di varia forma; nei castelli medievali si costruì un tipo di fortificazione a blocco, il maschio, grande torre dalle muraglie spessissime e con poche e ...
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scorrazzare
(diffuso ma erroneo scorazzare) v. intr. e tr. [der. di correre, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. intr. (aus. avere) a. Correre in qua e in là senza interruzione, spec. per divertirsi o [...] ... che la sua donna eri tu (Palazzeschi). 2. tr. a. ant. Percorrere con scorrerie: scorrazzò invase taglieggiò provincie, città, castelli (I. Nievo). b. Percorrere, attraversare rapidamente in qua e in là: ha scorrazzato tutti i mari del sud; quest ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare [...] e a difendere. b. estens., non com. Difesa, riparo: per guardia de le mura Più e più fossi cingon li castelli (Dante). c. Turno di servizio, di durata precedentemente stabilita, che militari, custodi, infermieri e medici d’ospedale e sim. sono ...
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prigioniero
prigionièro (ant. pregionièro, prigionière) agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. prisonnier, der. di prison «prigione1»]. – 1. a. Che, o chi, è tenuto rinchiuso in un luogo in modo da essere privato [...] sentirmi p. in casa mia!; non sono più i tempi in cui le donne erano p. nella casa e le nobildonne nei castelli. Anche con riferimento ad animali: un uccello, il leone p. nella gabbia. Per estens., rimanere p., restare incidentalmente chiuso in un ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente [...] sign. estens., e talora polemicamente, nel senso di clericale o simile. 2. agg. Merli g., merlatura g., su mura, torri, castelli, i merli a profilo superiore rettilineo. 3. s. m. Antica moneta fiorentina, detta anche grosso g., il grosso da 4 soldi ...
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torre
tórre s. f. [lat. tŭrris, con molta probabilità da collegare con il gr. τύρρις, variante di τύρσις «torre», parola che potrebbe essere stata importata dall’Asia Minore dagli Etruschi, chiamati [...] ; le t. delle mura di cinta assire, egizie, greche; le 383 t. delle mura aureliane, a Roma; le t. merlate dei castelli medievali, di una fortezza rinascimentale; torri di guardia, di avvistamento, di allarme, situate su alture o lungo le coste, per ...
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torrione
torrióne s. m. [der. di tórre, con suffisso accr.]. – 1. Torre di grandi dimensioni, isolata o facente parte di più vasti complessi fortificati, di forma varia a seconda della funzione difensiva; [...] il termine può indicare sia il maschio delle rocche e dei castelli medievali, sia i varî dispositivi di difesa avanzata delle cinte murarie (come i bastioni, i rivellini, ecc.) nell’architettura militare dei tempi successivi. 2. Nella terminologia ...
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sbandato2
sbandato2 agg. [part. pass. di sbandare2]. – Isolato, disperso, non più in contatto con gli altri componenti del proprio reparto, del proprio nucleo, anche politico, sociale, familiare: soldati [...] s., partigiani s.; le case rimanevano abbandonate, i castelli si asserragliavano contro le soperchierie degli s. e dei disertori (I. Nievo); fu chiamato sotto le armi, e l’otto settembre ritornò a casa, sbandato come tutti gli altri (Pasolini); una ...
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Fortilizio, che s'erigeva nell'epoca medievale per dimora e difesa dei signori feudali. In Toscana con la parola castello si designa una terra murata con o senza rocca. (Per rocca a differenza del castello deve intendersi un fortilizio occupato...