parapetto
parapètto s. m. [comp. di para-1 e petto]. – 1. a. Struttura verticale (per lo più fissa) in muratura o altro materiale, che in origine arrivava fino all’altezza del petto di una persona ma [...] ’opera fortificata che serve a proteggere il soldato mentre fa uso delle armi. In partic.: nelle torri e nelle cortine dei castelli, il muretto sporgente situato sulla sommità della cinta, sostenuto da mensole e coronato da merli e in cui si aprivano ...
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neoleghista
(neo-leghista), s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone temi politici propri della Lega Nord. ◆ Frecciata per [Filippo] Penati anche dal ministro per le Pari opportunità, Barbara Pollastrini: [...] 6 settembre 2007, p. 3, Primo piano) • [Emma] Bonino ti fa capire quanto sia piccola la testa dei tanti [Roberto] Castelli leghisti e neo-leghisti, e la disinformazione profonda che sono riusciti a radicare in Italia. (Furio Colombo, Unità, 18 maggio ...
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fabbricare
(letter. fabricare) v. tr. [dal lat. fabricare, der. di fabrĭca (v. fabbrica)] (io fàbbrico, tu fàbbrichi, ecc.). – 1. Costruire, edificare, detto in genere di opere murarie o sim.: f. case, [...] Aci Trezza (Verga). 3. In usi fig. (riferibili sia al sign. 1 sia al sign. 2), architettare, ideare, combinare: gironzare le ore colle ore fabbricando castelli in aria (I. Nievo); spesso con tono di biasimo: f. menzogne, frodi, notizie allarmanti; un ...
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diroccare
v. tr. e intr. [der. di ròcca nei due sign. di «fortezza» e di «roccia», col pref. di-1] (io diròcco, tu diròcchi, ecc.). – 1. tr. Abbattere con impeto un edificio o le sue parti superiori, [...] nel fondo il ramo saldo e forte (Ariosto). ◆ Part. pass. diroccato, anche come agg., rovinato, cadente: un castello diroccato; torre mezzo diroccata; buttato giù, abbattuto: le mura scalcinate ..., le finestre sgangherate, diroccata la porta (Manzoni ...
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antileghismo
(anti-leghismo), s. m. Opposizione alla linea politica del partito della Lega Nord. ◆ Partire dalla forma anziché dalla sostanza viene percepito dai cittadini come un fatto negativo. E «Insieme [...] ha mai avuto nulla da obiettare. Ma se al termine “ronda” si attacca “padana”, scatta subito l’antileghismo» [Roberto Castelli intervistato da Paolo Berizzi]. (Repubblica, 6 gennaio 2007, p. 11, Cronaca).
Derivato dal s. m. leghismo con l’aggiunta ...
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antimanifestazioni
agg. Che si propone di scoraggiare la partecipazione a manifestazioni di protesta. ◆ L’opposizione l’ha già ribattezzata «norma antimanifestazioni». E il ministro della Giustizia, [...] Roberto Castelli, s’è offeso. «Io ho fatto tantissime manifestazioni nella mia vita. Ho cominciato da ragazzo. Ma non sono mai stato arrestato. Perché? Perché ho sempre manifestato in modo democratico e rispettoso delle leggi». (Francesco Grignetti, ...
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diruto
dìruto (o dirùto) agg. [dal lat. dirŭtus, part. pass. di diruĕre «rovinare, distruggere», comp. di di(s)-1 e ruĕre «rovesciare, rovinare»], letter. – Abbattuto, rovinato, detto di edifici, mura, [...] ecc.: Già si vedevan per terra le case D. ed arse e desolate tutte (Pulci); contro il muro d. dell’abside scoperchiata (D’Annunzio). In araldica, attributo dei castelli e delle torri in rovina. ...
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maschio
màschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i [...] la parte continua di un muro di sostegno a contrafforti che è a contatto con il terrapieno da sostenere. b. Nei castelli medievali e nelle rocche del Rinascimento, la torre principale (detta anche dongione), per lo più quadrata o rotonda, più alta e ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] di cubia. d. Nome (fr. oeil-de-boeuf) con cui fu chiamata l’anticamera della stanza da letto di Luigi XIV nel castello di Versailles, che prendeva luce da una finestrella ovale (di qui il nome), e in cui si riunivano abitualmente i cortigiani nell ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo [...] terrificanti in cui si verificano eventi misteriosi, fantastici o macabri nell’ambito di scenarî, spesso medievali, quali castelli diroccati e frequentati dai fantasmi, cimiteri, monasteri tenebrosi e sim. (i maggiori rappresentanti furono H. Walpole ...
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Fortilizio, che s'erigeva nell'epoca medievale per dimora e difesa dei signori feudali. In Toscana con la parola castello si designa una terra murata con o senza rocca. (Per rocca a differenza del castello deve intendersi un fortilizio occupato...