popolare2
popolare2 v. tr. [der. di popolo1] (io pòpolo, ecc.). – 1. a. Rendere abitato un luogo in cui prima non esistevano forme di insediamento stabile, andandovi ad abitare o mandandovi gente a stanziarvisi: [...] popolava i sobborghi della città; è proibito andare a caccia della selvaggina che popola la riserva; si dice che il castello sia popolato da fantasmi. 2. intr. pron. Presentare forme di insediamento più o meno stabile e definitivo, divenire abitato ...
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cassero
càssero (ant. càssaro) s. m. [dall’arabo qaṣr, che risale al lat. castrum «castello, fortezza»]. – 1. ant. Recinto di mura intorno a una fortezza; il nucleo centrale di una rocca medievale più [...] saldamente costruito e fortificato, corrispondente al maschio o mastio. 2. Sulle grandi navi a vela, e particolarmente sui vascelli da guerra dei secoli 18° e 19°, il tratto di coperta compreso tra il ...
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percorrere
percórrere v. tr. [dal lat. percurrĕre, comp. di per-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; part. pass. percórso]. – 1. Attraversare, passare attraverso, riferito soprattutto a vie [...] soste e deviazioni: per svolgere la sua ricerca ha dovuto p. la regione in lungo e in largo; per arrivare al castello bisognava p. a dorso di mulo un ripido sentiero; la processione si dirigerà al santuario percorrendo il solito itinerario; nei suoi ...
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difendere
difèndere v. tr. [lat. defendĕre, comp. di de- e -fendĕre «colpire, urtare», tema verbale che si ritrova anche in offendere e nell’agg. infensus] (pass. rem. difési, difendésti, ecc.; part. [...] del verbo: una casa difesa dai venti (o contro i venti), dal freddo, dall’umidità, riparata; un castello ben difeso, munito, fortificato; città naturalmente difesa, protetta dalla sua stessa posizione geografica. In araldica, attributo del cinghiale ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., [...] 10a sillaba, con accento più debole sulla 2a e 4a o 8a (Nel mèzzo del cammìn di nòstra vìta; Venìmmo al piè d’un nòbile castèllo), oppure sulla 4a, 8a e 10a (O camerétta, che già fósti un pòrto), o sulla 4a, 7a e 10a (Unico spìrto a mia vìta ramìnga ...
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castellacastèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo [...] in galleria, per sostenere la volta; oggi è quasi ovunque sostituita da mezzi di sostegno formati da piastre e puntelli ad attrito o idraulici ...
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castellaneria
castellanerìa (o castellanìa; anche castellananza o castellanza) s. f. [der. di castellano2], ant. – Ufficio, dignità di castellano; governo di un castello; distretto sottoposto al governo [...] d’un castellano. ...
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castellata
s. f. [voce emiliana e romagnola, der. di castello]. – 1. Botte di forma oblunga, della capacità da 800 a 900 litri, che, posta su un carro trainato da buoi o da cavalli, era adoperata nel [...] Bolognese e in Romagna per il trasporto del vino. 2. Per estens., unità di misura di peso variabile tra 8,5 e 9 quintali ...
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Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare...
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima Firenze-Bologna.
La popolazione...