scesa
scésa s. f. [der. di sceso, part. pass. di scendere]. – 1. a. Atto dello scendere, dell’andare (o del venire) in giù; discesa: la sc. è stata breve e facile; sentiva ora, molto più che nell’andare, [...] l’incomodo di quel modo di viaggiare, ... e specialmente sul principio, nella sc. dal castello al fondo della valle (Manzoni). b. Strada, sentiero, terreno in pendio, che scende verso il basso: al principio, a metà della sc.; in fondo alla sc.; fare ...
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appartenere
appartenére (ant. appertenére) v. intr. [lat. tardo appertĭnere, comp. di ad- e pertĭnere «appartenere, riguardare», incrociato con pars partis «parte»] (coniug. come tenere; aus. essere [...] avere). – 1. a. Essere di legittima proprietà di qualcuno: questo computer mi appartiene (o, con più forza, appartiene a me); quel castello era (o aveva) già appartenuto per più d’un secolo ai suoi avi. b. Fare parte di una famiglia: appartiene a una ...
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piombatoia
piombatóia s. f. (o piombatóio s. m.) [der. di piombare1]. – Nelle antiche fortificazioni a torre, lo stesso che caditoia: il castello ... aveva i piombatoi e offese per fianco e torrioncelli [...] sporgenti (Bresciani); i merli quadri di parte guelfa muniti di bertesche e di piombatoie (D’Annunzio) ...
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marionettista
s. m. e f. [der. di marionetta] (pl. m. -i). – Chi prepara, cura ed esegue spettacoli con le marionette nell’apposito teatro o castello, manovrando i varî fili durante la rappresentazione [...] per farle agire e prestando loro le diverse voci ...
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battere
bàttere v. tr. e intr. [lat. tardo battĕre, dal lat. class. battuĕre]. – 1. tr. In genere, colpire ripetutamente con le mani o con altro arnese: a. In senso proprio: b. qualcuno, picchiarlo, [...] e il vento non ci batte quasi mai; fig., del sole o d’altra luce, investire con i raggi, illuminare: Su ’l castello di Verona Batte il sole a mezzogiorno (Carducci); fam., dare un calcio dove non batte il sole, nel deretano; la luce dei riflettori ...
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soprapprendere
soprapprèndere (o sopraprèndere) v. tr. [comp. di sopra- e prendere] (coniug. come prendere), ant. – Cogliere di sorpresa, inaspettatamente o contro la propria volontà; sorprendere: la [...] notte obscura il sopraprese di lungi dal castello presso a un miglio (Boccaccio); ciascuno di noi fu soprappreso da terrore (I. Nievo). ...
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evincere
evìncere v. tr. [dal lat. evincĕre, propr. «vincere, superare», comp. di e-1 e vincĕre, che nel lat. dei giuristi acquista il sign. 1] (coniug. come vincere). – 1. Nel linguaggio giur., rivendicare, [...] . 2. Dedurre, ricavare: come si evince dall’articolo ...; la lettera è del 2 maggio, come si può e. dal timbro postale; dalle sue contraddizioni si evince che sta mentendo; da studî recenti si è evinto che il castello poggia su un edificio romano. ...
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uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] , più com., buonuscita. 2. a. Il luogo, l’apertura per dove si esce: lasciò il palazzo per un’u. secondaria; il castello doveva avere qualche u. segreta; l’u. è in fondo al corridoio; strada, vicolo senza uscita, strada, vicolo ciechi; qualche u. di ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] locuz. essere, stare a c. di (a) un luogo, riferita a un’altura, a una costruzione che sovrasti un luogo, lo domini: il castello dell’innominato era a c. a una valle angusta e uggiosa, sulla cima d’un poggio (Manzoni); fig., a c. di due secoli, fra ...
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nisseno1
nissèno1 agg. e s. m. (f. -a) [der. di Nisa o Nissa, nome mediev. della città (secondo una incerta tradizione), da cui si sarebbe formato, al tempo dei Saraceni, il nome attuale per l’aggiunta [...] dell’arabo qal῾at «castello»]. – Della città e provincia di Caltanissetta, nella parte interna della Sicilia; abitante, originario o nativo di Caltanissetta. ...
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Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare...
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima Firenze-Bologna.
La popolazione...