travagliare
v. tr. e intr. [dal fr. travailler, lat. *tripaliare «martirizzare», der. del lat. tardo tripalium «strumento di tortura fatto di tre pali» (cfr. l’agg. lat. tripalis «sostenuto da tre pali»)] [...] a intendere, non mi travaglio di più divisioni (Dante); travagliavasi in questo mezzo Pietro Navarra intorno al castello di Milano (Guicciardini); o anche affliggersi, tormentarsi spiritualmente: tanto più si travagliano con questo desiderio da se ...
Leggi Tutto
travaglio2
travàglio2 s. m. [forse der. del lat. trabs trabis «trave»]. – In veterinaria e mascalcia, mezzo di contenimento destinato a tenere fermo il cavallo (o altro animale), in posizione eretta [...] , durante interventi chirurgici, o anche durante la ferratura, se indocile: Ch’io so domar le bestie nel t. (Pulci); «travaglio» chiamano i maniscalchi il castello in cui imprigionano e avvincono i cavalli restii a lasciarsi ferrare (Bacchelli). ...
Leggi Tutto
terrazzano
s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. terrazanus, affine a terrazzo], letter. – 1. Abitante di una città fortificata, di un castello, di un borgo: Grande onor fanno tutti i terrazzani A quel che [...] credon Fieramonte sia (Pulci). Talora, in partic., gli abitanti di una città assediata, in contrapp. all’esercito assediante. 2. Paesano, o compaesano: dimostrarsi con ognuno quasi t. e conoscente (Della ...
Leggi Tutto
camminata2
camminata2 (o caminata) s. f. [dal lat. tardo caminata, der. di caminus «caminetto»; la grafia con -mm- per raccostamento a camminare], ant. – Sala provvista di un caminetto, e per estens. [...] Non era camminata di palagio Là ’v’eravam (Dante); avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata (Boccaccio). La forma con -m- scempia si trova in partic. nel nome della Rocca delle Caminate, antico castello romagnolo in prov. di Forlì. ...
Leggi Tutto
svettare
v. tr. e intr. [der. di vetta, col pref. s- (nel sign. 4 e rispettivam. 5)] (io svétto, ecc.). – 1. tr. Troncare la cima di un albero: il fulmine ha svettato il cipresso. Come operazione agricola, [...] . avere) a. letter. Di alberi, agitare la vetta: i cipressi di sotto la Rocca svettavano, i lecci di sotto il castello tumultuavano (D’Annunzio). b. Elevarsi, slanciarsi con la vetta contro uno sfondo di cielo: il campanile svettava nel cielo azzurro ...
Leggi Tutto
cinta
s. f. [lat. cĭncta, femm. sostantivato di cinctus, part. pass. di cingĕre «cingere»]. – 1. a. Complesso di opere murarie costituenti un sistema continuo disposto attorno a un centro abitato, soprattutto [...] con funzione difensiva nei secoli passati: la c. del castello; fosso di c.; muro di c., anche con sign. più generico, muro che chiude un orto, un cortile e sim. C. fortificata, insieme delle opere elevate lungo un determinato fronte per difendere una ...
Leggi Tutto
coronare
v. tr. [lat. corōnare] (io coróno, ecc.). – 1. a. Cingere di corona: c. d’alloro un poeta; anche rifl.: coronarsi di edera (come usavano gli antichi nei banchetti). Con questo sign., nella forma [...] fig. Investire di una potestà: Per ch’io te sovra te corono e mitrio (Dante). c. estens. Cingere, circondare: il castello è coronato di merli; le colline che coronano tutt’intorno la valle. 2. fig. a. Compiere, terminare, dar degno compimento: finora ...
Leggi Tutto
appropriare
(ant. e pop. appropiare) v. tr. [dal lat. tardo appropriare, der. di proprius «proprio»] (io appròprio, ecc.). – 1. Dare in proprietà, attribuire come cosa propria: ebbono il castello di [...] Simifonti, e fecionlo disfare, e il poggio appropiare al Comune (G. Villani); più genericam., attribuire: pensando se Virgilio possa mai essere stato l’autore delle lettere critiche contro Dante scritte; ...
Leggi Tutto
nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] quasi ne costituisse l’aristocrazia: città, nazione, gente fra le più n.; i n. studî umanistici; al piè d’un n. castello (Dante); in partic., piano n., nelle case gentilizie, quello riservato alla famiglia, alle feste, ai ricevimenti, e ora, nell’uso ...
Leggi Tutto
Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare...
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima Firenze-Bologna.
La popolazione...