galeone
galeóne s. m. [der. di galèa]. – Grande veliero mediterraneo, militare e mercantile, con scafo a due ponti, cassero e castello molto elevati, quattro alberi (due a vele quadre e due a vele latine), [...] senza remeggio; in uso dal 15° al 17° sec., spec. per le navigazioni oceaniche, costituisce il prototipo da cui derivarono i vascelli ...
Leggi Tutto
occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] di cubia. d. Nome (fr. oeil-de-boeuf) con cui fu chiamata l’anticamera della stanza da letto di Luigi XIV nel castello di Versailles, che prendeva luce da una finestrella ovale (di qui il nome), e in cui si riunivano abitualmente i cortigiani nell ...
Leggi Tutto
sotterraneo
sotterràneo agg. e s. m. [dal lat. subterraneus, der. di terra «terra» col pref. sub- «sotto-»]. – 1. agg. a. Che sta, che si trova sotto terra, sotto il livello del suolo: passaggio s.; [...] livello del terreno circostante, e destinati a servizî, depositi, cantine e altri simili usi secondarî: i s. di un antico castello; un tempo il s. di questo palazzo era adibito a prigione. ◆ Avv. sotterraneaménte, sotto terra, per via sotterranea: le ...
Leggi Tutto
corvo1
còrvo1 (ant. còrbo) s. m. [lat. cŏrvus]. – 1. a. Nome comune delle varie specie di uccelli corvidi del genere Corvus, di diverse dimensioni che vanno dal grosso c. imperiale (Corvus corax) al [...] giallo argenteo; le sue carni sono abbastanza apprezzate. 4. a. Macchina ossidionale romana costituita da una trave sospesa a un castello di legno mobile e terminante con un grosso uncino di ferro, a becco di corvo, con cui era possibile trarre a ...
Leggi Tutto
sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] luogo situato ai piedi d’un altro: i Greci combatterono a lungo s. le mura di Troia; c’era un’ampia valle s. il castello; abbiamo il lago proprio s. casa nostra; faceva la serenata s. le finestre della sua bella; in altri indica solo vicinanza, ma ...
Leggi Tutto
ecco1
ècco1 avv. e interiez. [lat. ĕccum]. – Serve a richiamare l’attenzione su cosa che contemporaneamente si addita o si mostra, o a sottolineare un fatto, un avvenimento, oppure a indicare persona [...] o cosa che appaia improvvisamente: e. lassù il castello; e. il registro che mi hai chiesto; e. una persona veramente felice; e. finalmente un po’ di sole; e. quello che succede a far le cose di testa propria; e. papà che torna dall’ufficio; Ed e. ...
Leggi Tutto
tetro
tètro agg. [dal lat. taeter -tra -trum]. – 1. a. Privo di luce, e perciò scuro, cupo, squallido così da suscitare angoscia e da far quasi rabbrividire: giacevano in un t. carcere; i t. sotterranei [...] Da ogne mano a l’opposito punto (Dante). Con riferimento all’aspetto esterno di un luogo, fosco, severo, minaccioso: un t. castello; la t. prigione; sostantivato: una fortezza che ha qualcosa di tetro. b. fig. Pieno di cupa tristezza: sopra la lor ...
Leggi Tutto
pittoresco
pittorésco agg. [der. di pittore] (pl. m. -chi). – 1. Raro, che si riferisce ai pittori o alla pittura. Come locuz. avv., alla pittoresca, al modo dei pittori; in partic., dipingere alla p., [...] il termine entra in uso anche in architettura, riferito sia al giardino all’inglese sia agli edifici che imitano castelli medievali o sono caratterizzati da disposizioni asimmetriche dei varî corpi di fabbrica e dalla varietà dei rivestimenti esterni ...
Leggi Tutto
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. [...] nave quando procedeva con le sole vele. Bastimenti a pozzo, quelli che presentano un’apertura sulla coperta, fra il castello e il cassero centrale, per sistemarvi la barca. 7. In astronautica, pozzo di calore, denominazione data correntemente a masse ...
Leggi Tutto
vantare
v. tr. [lat. tardo vanĭtare, propr. «essere vano», der. di vanus «vano», vanĭtas «vanità»]. – 1. a. Parlare di qualche cosa in tono elogiativo, sia per dimostrare il proprio compiacimento sia [...] , fare il vanto (v. vanto, nel sign. 3): la sera, i cavalieri s’incominciaro a vantare, chi di bella giostra, chi di bello castello, chi di bello astore, chi di bella ventura; e ’l cavaliere non si poté tenere che non si vantasse ch’avea così bella ...
Leggi Tutto
Architettura
Presso i Romani il castellum era un’opera di fortificazione, generalmente di minore entità rispetto al castrum, lungo i confini dell’Impero. I c. erano temporanei o permanenti: i primi erano semplici ridotte, di forma circolare...
Attualmente frazione del comune di Firenze, mentre fino a una diecina di anni fa era aggregata a quello di Sesto Fiorentino. Si trova a 5 km. da Firenze sulla strada di Rifredi e con stazione sulla direttissima Firenze-Bologna.
La popolazione...