opposto
oppósto agg. [dal lat. opposĭtus, part. pass. di opponĕre «opporre»; cfr. opposito]. – 1. Posto di contro, di fronte, detto di un luogo rispetto a un altro, o di due cose che si trovino dalle [...] all’altro (anche in senso fig.: abbiamo caratteri diametralmente o., completamente diversi). In botanica, foglie o., le foglie inserite nel caule una di fronte all’altra. 2. a. Frequente in senso fig., di cose che siano fra loro in opposizione o in ...
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camefita
camèfita s. f. [comp. di came- e -fita]. – In botanica, nome generico di pianta (es., il timo) con caule lignificato, persistente, che porta le gemme a piccola distanza, al massimo fino a 25 [...] cm, al di sopra della superficie del suolo ...
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diplocaule
diplocàule agg. [comp. di diplo- e caule]. – In botanica, di pianta (per es. la digitale) nella quale gli assi di secondo ordine finiscono con un fiore; è perciò detta anche biasse. ...
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cormo
còrmo s. m. [lat. scient. cormus, dal gr. κορμός «ceppo»]. – 1. In botanica, corpo delle piante superiori (cormofite) distinto in tre membri fondamentali: radice, caule e foglia (a differenza del [...] tallo, nel quale non è possibile questa distinzione). 2. In zoologia, associazione di individui della stessa specie connessi reciprocamente e derivati da un unico individuo, generatore o fondatore, attraverso ...
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fusto
s. m. [lat. fūstis «bastone»]. – 1. In botanica, la parte assile (detta anche caule) delle piante cormofite, che porta le foglie. Piante d’alto f., gli alberi che, nel governo dei boschi, si lasciano [...] crescere liberamente fino alla maturazione, e che costituiscono i boschi d’alto f. (o fustaie), contrapposti ai boschi cedui. 2. estens. a. In architettura, parte centrale e predominante della colonna, ...
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corona
coróna s. f. [lat. corōna, dal gr. κορώνη]. – 1. Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, spec. in origine, di fiori, di fronde (lauro, [...] delle liliacee (Fritillaria imperialis), originaria dei monti della Persia sino all’Himalaya e coltivata anche nei giardini, con caule eretto alto sino a un metro, fiori giallo-bruni venati di rosso, pendenti, riuniti in ombrella terminale, superati ...
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sifonostelico
sifonostèlico agg. [der. di sifonostele] (pl. m. -ci). – In botanica, che si riferisce alla sifonostele: caule s.; struttura sifonostelica. ...
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cavolo
càvolo s. m. [voce di origine merid.: lat. tardo caulus, dal gr. καυλός «fusto, stelo, cavolo», da cui pure il lat. caulis: v. caule]. – 1. Pianta erbacea delle crocifere (Brassica oleracea), [...] di cui esistono specie selvatiche, e altre coltivate con numerose varietà. Tra queste le più note sono il cavolfiore, il c. cappuccio, la verza o c. verzotto, il broccolo, il c. di Bruxelles, il c. rapa ...
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corpus
s. neutro lat., usato in ital. al masch. (pl. lat. corpora, ma in ital. anche invar.). – 1. Corpo, nel sign. di raccolta; è termine usato nella nomenclatura bibliografica, fin dall’antichità classica, [...] , cioè la materiale relazione tra il soggetto e la cosa, che si sostanzia nella detenzione. 3. In botanica, parte centrale dell’apice vegetativo del caule, costituita da tessuti meristematici, le cui cellule si dividono secondo tutte le direzioni. ...
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Fusto delle piante non lignificate, che porta le foglie e stabilisce il collegamento tra queste e l’apparato radicale. Si sviluppa dalla gemma, detta piumetta, che sta all’apice dell’embrione, sopra l’inserzione dei cotiledoni. Questa gemma,...
Il caule delle Poacee e di altre Monocotiledoni, erbaceo o legnoso, di solito cavo negli internodi (tranne che nel mais e nella canna da zucchero), per la scomparsa del midollo, al cui posto si trova un canale interrotto da diaframmi in corrispondenza...