potissimo
potìssimo agg. [dal lat. potissĭmus, superl. di potis «che può, potente»; cfr. poziore], letter. ant. – Che è il più importante, che prevale su ogni altro, che rappresenta l’elemento principale: [...] de’ p. fondamentali della libertà è la equalità de’ cittadini (Guicciardini); in partic., p. causa, p. cagione o p. ragione, motivo principale, fondamentale, causa preminente: i censori, ... diventati arbitri de’ costumi di Roma, furon cagione p. che ...
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degno
dégno agg. [lat. dĭgnus]. – 1. Meritevole: persona d. di lode, di riverenza; parole d. di ammirazione; azione d. di biasimo; apprendere da fonte d. di fede; non è d. neanche di legargli le scarpe, [...] educato; iron.: è un’azione veramente d. di lui; meno com., proporzionato, adeguato: un d. castigo. Di uso frequente la locuz., iron., degno di miglior causa (in formule quali: con uno zelo, con una tenacia, con un’insistenza, e sim., d. di miglior ...
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infanticidio
infanticìdio s. m. [dal lat. infanticidium, comp. di infans -antis «infante1» e -cidium «-cidio»]. – L’uccisione volontaria di un bambino nell’età della prima infanzia. Nel linguaggio giur.: [...] feto (propriam. feticidio) durante il parto; è stato introdotto nella legislazione italiana nel 1981 in luogo del delitto di i. per causa di onore (che si realizzava se il fatto era commesso per salvare l’onore proprio o di un prossimo congiunto). ...
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cotta1
còtta1 s. f. [da cotto, part. pass. di cuocere]. – 1. a. L’azione del cuocere, cottura: dare una c., una breve c. alla carne; togliere la carne dal fuoco dopo la prima c.; zucchero di prima, di [...] seconda cotta; zucchero di tre cotte, molto raffinato, a causa delle successive cotture; di qui le locuz. fig. di tre cotte, di sette cotte dei movimenti, in cui cade un atleta a causa di sforzi prolungati nel corso di competizioni sportive; è ...
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nostro
nòstro agg. poss. [lat. nŏster -stra -strum, der. di nos «noi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 1a pers. plur. noi, così come vostro si riferisce al soggetto voi. Le relazioni [...] poi nell’uso e ripetuta scherz. in varie circostanze); accoglietelo bene: è dei n., è uno dei n., ha abbracciato la nostra stessa causa, o la pensa come noi (più genericam., di chi prende parte insieme con noi a una festa, a una gita e sim.: oggi ...
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autore
autóre s. m. (f. -trice) [dal lat. auctor -oris, der. di augere «accrescere»; propr. «chi fa crescere»]. – 1. Chi è causa o origine di una cosa, artefice, promotore: a. di un progetto, di una [...] acclamazione del pubblico a teatro). 3. a. Nel linguaggio giur., il soggetto dal quale si deriva un diritto, equivalente a dante causa. b. In diritto penale: a. del reato, il soggetto attivo del reato; a. mediato del reato, chi, per l’esecuzione di ...
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conflitto
s. m. [dal lat. conflictus -us «urto, scontro», der. di confligĕre «confliggere»]. – 1. Combattimento, guerra, scontro di eserciti: un c. armato; il primo c. mondiale; lungo, sanguinoso, immane [...] sorgono tra organi del medesimo potere (tale è, per es., il c. di competenza, che si verifica quando la stessa causa civile viene promossa davanti a due o più giudici ordinarî, ovvero quando due o più giudici ordinarî si siano dichiarati competenti o ...
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discordanza
s. f. [der. di discordare]. – 1. Mancanza d’accordo, tra suoni, colori, forme, idee, vedute, ecc.: nella tappezzeria della stanza vi era grande d. di tinte; d. d’opinioni, di giudizî; v’è [...] . di fase tra due suoni, tra due onde. 2. In geologia, sovrapposizione di due complessi di strati che presentano discontinuità nella successione cronologica a causa di un’interruzione nei processi di formazione (d. stratigrafica) o nella giacitura, a ...
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ereditario
ereditàrio agg. [dal lat. hereditarius]. – 1. a. Che costituisce l’eredità: i beni, i diritti e.; asse e., il patrimonio che è oggetto d’eredità; o che concerne l’eredità: intentare una causa [...] la parte della fisica che studia i fenomeni ereditarî, nella quale, cioè, si ipotizza che l’effetto di una causa può manifestarsi anche a distanza di tempo. ◆ Avv. ereditariaménte, per via di eredità, per successione o trasmissione ereditaria: beni ...
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relatore
relatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. relator -oris, der. di referre «riferire», part. pass. relatus]. – Chi riferisce fatti o discorsi: a pazzo r., savio ascoltatore, prov. tosc. Più partic. [...] tribunale e nei giudizî penali davanti al tribunale in grado di appello, il giudice che fa in udienza la relazione della causa, esponendo i fatti e le questioni nei giudizî civili, e i fatti che hanno determinato il procedimento e lo svolgimento di ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...