disgusto
s. m. [comp. di dis-1 e gusto]. – 1. a. Sensazione sgradevole al gusto, ripugnanza fisica per cibi, bevande, ecc.: prese la medicina con visibile d.; si dice spec. di cose che prima piacevano: [...] con d. a quella scena brutale; il suo cinismo mi ispira d.; sentire o provare d. della volgarità. 2. non com. Dispiacere, causa di dispiacere: mi ha dato troppi d.; appena arrivati e accomodati nel nuovo paese, Renzo ci trovò de’ d. bell’e preparati ...
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spatolaria
spatolària s. f. [lat. scient. Spathularia, der. del lat. class. spat(h)ŭla «spatola»]. – Pesce osseo della famiglia poliodontidi (Polyodon spathula), attualmente distribuito esclusivamente [...] nel bacino del Mississippi, detto anche pesce spatola a causa di una propaggine del muso formata da una lamina sottile e flessibile foggiata a spatola; raggiunge la lunghezza massima di 2 metri e ha la coda di tipo eterocerco. Si nutre di organismi ...
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violenza
violènza s. f. [dal lat. violentia, der. di violentus «violento»]. – 1. Con riferimento a persona, la caratteristica, il fatto di essere violento, soprattutto come tendenza abituale a usare [...] sostituzione dei reati di violenza carnale. Dalla violenza fisica si distingue la v. morale, quella che viene subìta dal soggetto a causa del timore indotto in lui dall’azione esterna (o in genere, come sinon. di v. psichica, quella che si esercita ...
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formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica delle quattro cause, causa f. è ciò per cui una cosa è quella che è, ciò che porta all’atto la potenzialità della materia ed è il principio delle proprietà di ciascun essere; anche l’esemplare, il ...
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vergogna
vergógna s. f. [lat. verecŭndia; cfr. verecondia]. – 1. a. Sentimento più o meno profondo di turbamento e di disagio suscitato dalla coscienza o dal timore della riprovazione e della condanna [...] di forte biasimo: rispondere così ai genitori, vergogna! b. Molto frequente con sign. concreto, fatto, comportamento o persona che è causa di discredito o che merita condanna e riprovazione: è una v. quello che hai fatto; che v. questa sporcizia per ...
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vergognarsi
v. intr. pron. [der. di vergogna] (io mi vergógno, ... noi ci vergogniamo, voi vi vergognate, e nel cong. vergogniamo, vergogniate). – 1. Avere, provare e manifestare vergogna, per azioni [...] , Non vergognate di donar voi anco Pochi momenti al cibo (Parini). b. letter. o pop. Con valore causativo, far vergognare, essere causa di vergogna: queste eran le cose che non potevo sentire, che mi vergognavano fino in fondo all’anima, per me e per ...
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vergognoso
vergognóso agg. [der. di vergogna]. – 1. Di persona che sente, prova, mostra vergogna: rimase lì muto e v.; era v. della sua colpa, di quello che aveva fatto; «Or se’ tu quel Virgilio ...», [...] .: [Renzo] si mise a sedere in fondo della tavola, vicino all’uscio: il posto de’ vergognosi (Manzoni). 2. Di cosa che è causa di vergogna: un’azione v.; son mancanze, colpe v.; ha fatto il lavoro con una negligenza v.; è d’una sudiceria v.; parti v ...
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rilocalizzare
v. tr. Spostare, stabilire in altro luogo, localizzare altrove. ◆ La prevenzione a monte, che modifica l’uso del territorio, il valore degli immobili, vieta o rilocalizza funzioni economiche [...] eccetera, è un incubo politico a causa dei dissensi e dei costi. (Foglio, 21 ottobre 2000, p. II) • E [il vice presidente] rinnova l’intenzione di dare priorità nel rilocalizzare i parcheggi verso i parcheggi pubblici. (Messaggero, 27 agosto 2001, p. ...
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cerivastatina
s. f. Sostanza farmacologica per il trattamento dell’ipercolesterolemia, appartenente alla famiglia delle statine. ◆ È datata 8 agosto 2001 la circolare del ministero con cui viene vietata, [...] 84 anni deceduta il 16 giugno 2001 a Bologna a causa della combinazione tra il Cervasta (lo stesso principio attivo era stato ritirato dal commercio nel 2001, perché sospettato di aver causato la morte di 52 persone in tutto il mondo. Dagli Stati ...
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quindi
avv. e cong. [lat. tardo eccu(m) ĭnde]. – 1. ant. o letter. Con valore locativo, di qui, di lì, da questo o da quel luogo o punto: quindi giù nel fosso Vidi gente attuffata (Dante), guardando [...] , q. si recò personalmente da lui. 3. fig. Con valore causale, perciò, per tal motivo: Quindi Cocito tutto s’aggelava (Dante), a causa del movimento delle ali di Lucifero; anche, di qui, nelle espressioni q. è che ..., q. avviene che ... Oggi si usa ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...