burattino
s. m. [prob. da Burattino, uno dei nomi del secondo zanni nella commedia dell’arte; der. di buratto]. – 1. a. Fantoccio costituito da una testa, solitamente di legno, alla quale è congiunta [...] un b., fare il b., cambiare spesso parere o opinione, mancare di parola o di serietà; far fare il b. a uno, essere causa del suo venir meno alla parola data o alla dignità personale. 3. In patologia, figura del b., l’aspetto dei bambini affetti da ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] radici i quattro elementi fondamentali della realtà (terra, acqua, aria, fuoco). Più genericam., nell’uso com. e letter., principio, origine, causa: la r. del male; colpire il vizio alla r.; andare alla r. delle cose, di una questione; alla r. delle ...
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piato
s. m. [(lat. placĭtum (v. placito), che acquista la nuova accezione nel medioevo], letter. – 1. Propriam. (ant.), causa giudiziaria: p. civile, p. criminale; muovere piato, intentare una causa; [...] p., o dei p. (o dei placiti), nei Comuni italiani del medioevo, speciali giudici ai quali venivano deferite le cause civili. Per estens., lite, contesa in senso generico, discussione accesa, e anche, talora, alterco rumoroso, rissa: entrare in piato ...
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strumentario1
strumentàrio1 (raro istrumentàrio) agg. [der. di strumento], ant. – Che serve di strumento: causa s., nella filosofia scolastica, lo stesso che causa strumentale. ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] mangiarle o dopo la minestra ... o prima (Artusi). 2. a. Ciò che, in modo più o meno diretto, costituisce l’origine, la causa di un determinato fatto o di una serie di fatti: quella vincita fu il p. della fortuna della famiglia; il malcontento ebbe p ...
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vittoria
vittòria s. f. [dal lat. victoria, der. di vincĕre «vincere», part. pass. victus]. – 1. Il fatto di vincere, di risultare superiore in una competizione. a. Con riferimento a guerre, battaglie [...] ; di qui, in senso fig., vittoria, affermazione, successo che comporta sacrifici e aspetti negativi troppo onerosi, sproporzionati: ha vinto la causa, ma è stata una v. di Pirro, perché gli è costata un patrimonio. b. estens. Con riferimento a gare e ...
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vituperio
vitupèrio (ant. o letter. vitupèro) s. m. [dal lat. tardo vituperium, der. di vituperare «vituperare»]. – 1. non com. Infamia, grave disonore: portare, arrecare v.; essere di v. e essere causa [...] quelle cose che sono in sua podestà di fare o di non fare (Dante). b. letter. La persona, il fatto o la cosa che è causa o occasione d’infamia: essere il v. della famiglia, del proprio paese; Ahi Pisa, vituperio de le genti Del bel paese là dove ’l ...
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nemico
(ant. nimico) agg. e s. m. (f. -a) [lat. inimīcus, comp. di in-2 e amīcus «amico»] (pl. m. -ci). – Il contrario di amico. 1. Riferito a persona: a. Che nutre verso altri sentimenti di avversione, [...] l’anima al n., dannarsi. Con sign. simile: Pluto, il gran nemico (Dante), in quanto dio della ricchezza, considerata causa di perdizione per gli uomini. e. In senso fig., per indicare genericam. avversione, naturale o acquisita, e includente o no ...
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licenziamento
licenziaménto s. m. [der. di licenziare]. – Atto di licenziare, di essere licenziato. In partic., provvedimento con il quale un imprenditore fa cessare un lavoratore dall’attività prestata [...] : la crisi economica ha provocato il l. di molti operai; decidere il l. di alcuni impiegati; l. per giusta causa, recesso dell’imprenditore dal contratto di lavoro, per gravi motivi disciplinari, senza preavviso (detto perciò comunem. l. in tronco ...
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soccombere
soccómbere v. intr. [dal lat. succŭmbĕre, comp. di sub «sotto» e -cŭmbĕre affine a cubare «giacere»] (non usati il part. pass. e quindi le forme composte), letter. – Essere costretto a cedere, [...] Soccomberai del sotterraneo foco (Leopardi); s. al male, morire in seguito a una grave malattia; s. in giudizio, perdere la causa. Spesso usato assol., avere la peggio, restare sopraffatto: chi soccombe è sempre il più debole o il più ingenuo; o ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...