cum hoc vel post hoc, ergo propter hoc
〈... òk ...〉 (lat. «con questo o dopo di questo, dunque a causa di questo»). – Frase latina, citata (di solito nella forma più breve post hoc, ergo propter hoc) [...] per l’errore di logica che v’è contenuto: non basta che due fatti compaiano insieme, o che l’uno segua immediatamente l’altro, perché si possa stabilire fra essi un legame di causa ed effetto. ...
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produttore
produttóre s. m. (f. -trice) [der. del lat. productus, part. pass. di producĕre «produrre»]. – 1. a. Chi produce, chi è causa di un determinato fatto, evento, effetto e sim.: l’ingegno è degli [...] ); seguito da complemento, anche come agg.: un’attività produttrice di ricchezza; nazione produttrice di grandi artisti; la causa produttrice del male. b. Chi partecipa alla produzione di beni o servizî, anche come semplice lavoratore (in contrapp ...
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istruire
istrüire (ant. instrüire) v. tr. [dal lat. instruĕre «preparare, costruire, insegnare», comp. di in-1 e struĕre «collocare a strati, connettere»] (io istrüisco, tu istrüisci, ecc.). – 1. Far [...] . Nel rifl., ragguagliarsi su qualche cosa: vedrò di istruirmi in proposito. 3. Nel linguaggio giur., i. un processo, una causa, raccogliere prove, documenti, deposizioni e in genere tutti gli elementi necessarî per la decisione del processo o della ...
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istruttore
istruttóre (ant. instruttóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. instructor -oris]. – 1. ant. Chi istruisce, chi ha il compito di istruire: affidare i figli a un istruttore. 2. Chi ha l’incarico [...] , chi insegna a pilotare aeromobili. 3. a. Nel linguaggio giur., in relazione con l’altro sign. del verbo istruire (una causa, un processo): in funzione appositiva, giudice i. (o assol. istruttore), il giudice al quale è affidata l’istruzione della ...
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cagione
cagióne s. f. [lat. occasio -ōnis: v. occasione]. – 1. Causa di un determinato effetto, occasione, motivo: Non è sanza cagion l’andare al cupo (Dante); anche pretesto: cominciò a trovar sue c. [...] essere c. di scandali, di sventure; non hai c. di lamentarti (più com. motivo). Locuzioni: a c. di, per c. di, per causa di, per colpa di; non com., a cagion d’esempio, per recare un esempio. 2. ant. Colpa: cogliere cagione a uno, coglierlo in fallo ...
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rinviare
rinvïare v. tr. [comp. di r- e inviare] (io rinvìo, ecc.). – 1. a. Inviare di nuovo; inviare in restituzione, indietro: mi ha rinviato con un vaglia la somma che gli avevo prestato; rinviò il [...] ecc.; r. a un’altra legge, a un altro articolo o comma della legge. Nel linguaggio giur., r. un processo o una causa ad altro giudice, disporre, da parte della Cassazione, che la controversia, cassata la prima sentenza, sia riesaminata e decisa da un ...
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rinvio
rinvìo s. m. [der. di rinviare]. – L’azione e l’atto di rinviare, il fatto di venire rinviato, solo nei sign. del n. 1 del verbo. In partic.: 1. Nel gioco del calcio, della pallamano e in altri [...] . Differimento nel tempo: r. (ad altra data, a data da destinarsi, a nuovo ruolo, ecc.) di un processo o di una causa, di un’udienza (e chiedere, ottenere un r.), come provvedimento, nella procedura giudiziaria, disposto dal giudice; r. di una seduta ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] noi venir per nave Un vecchio (Dante). Anche nell’espressione per mezzo di. 8. a. Frequentissimo per introdurre un complemento di causa: era livido per la rabbia; sgranò gli occhi per la meraviglia; stava a testa bassa per la vergogna; non vorrei che ...
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da
prep. [lat. de ab] (radd. sint.). – Si fonde con l’articolo dando luogo alle preposizioni articolate dal, dallo, dalla, dai (da’), dagli, dalle. Seguìta da parola con consonante scempia iniziale, [...] quelle parti). 3. Indica inoltre: l’agente e la causa efficiente (in dipendenza da verbi passivi): è stato rimproverato dal dal fulmine; siamo stati sorpresi dall’inaspettata notizia; la causa: ammalarsi dal dispiacere, tremare dal freddo, gridare dal ...
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controversia
controvèrsia s. f. [dal lat. controversia, der. di controversus: v. controverso1]. – 1. Differenza di opinioni sostenuta con proprie ragioni da ciascuna delle due parti contrapposte; disputa, [...] linguaggio giur., la questione su cui verte la discussione delle parti contendenti in una lite giudiziaria. Anche, sinon. di lite, causa (in tale sign. è usato dal codice di procedura civile): c. collettive di lavoro, quelle relative a un conflitto ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...