luttuoso /lut:u'oso/ agg. [dal lat. luctuosus]. - 1. [che è causa di morte e di lutto, che costituisce grave sventura: un incidente l.] ≈ ferale, funesto, infausto. ‖ tragico. 2. (estens.) [che arreca [...] sventura e dolore: periodo l.] ≈ (lett.) ferale, funesto, infausto, (lett.) nefando, nefasto, tragico. ↓ doloroso ...
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madre (ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. - 1. [donna che ha concepito e partorito, vista nella sua relazione coi figli stessi: m. affettuosa, snaturata; diventare m.] ≈ angelo del focolare, (non com.) [...] : m. Teresa; la m. badessa] ≈ sorella. 3. (fig.) [ciò che dà origine a qualcosa: l'esperienza è m. della scienza] ≈ causa, fonte, matrice, origine. ↔ effetto, figlia. 4. (fig., amministr.) [parte di un blocchetto a due moduli, che si conserva come ...
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chiamare [lat. clamare "gridare, proclamare"]. - ■ v. tr. 1. [chiedere a qualcuno di avvicinarsi, intervenire, accorrere, ecc., pronunciandone il nome o con altri mezzi o segnali: perché non vieni quando [...] un taxi] ≈ convocare, far venire, interpellare, invitare. ‖ chiedere, richiedere. ● Espressioni: chiamare a colloquio ≈ convocare, invitare; chiamare in causa 1. [invitare a comparire davanti a un giudice] ≈ citare in giudizio. 2. (fig.) [tentare un ...
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chiamata s. f. [part. pass. femm. di chiamare]. - 1. a. [accertamento delle presenze in un consesso e sim.] ≈ appello, (burocr.) chiama. b. [esortazione a venire, a presentarsi e sim.: rispondere a una [...] c.] ≈ convocazione, invito. ● Espressioni: chiamata alle armi ≈ arruolamento, reclutamento; chiamata in causa 1. [invito a comparire davanti a un giudice] ≈ citazione in giudizio, ordine di comparizione. 2. (fig.) [atto del coinvolgere gli altri in ...
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seguito /'segwito/ s. m. [der. di seguitare]. - 1. a. [insieme di persone che accompagnano un personaggio importante: viaggiare con un s. imponente] ≈ (spreg.) codazzo, corte, (ant.) corteggio. ‖ scorta. [...] (o non avere) (un) s.: la lite ha avuto un s. in tribunale] ≈ conseguenza, esito. ▼ Perifr. prep.: in seguito a (meno com. a seguito di) [come effetto di qualcosa: si è arricchito in s. a speculazioni spregiudicate] ≈ a causa di, in conseguenza di. ...
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mai [lat. magis "più"]. - ■ avv. 1. [in nessun tempo, in nessun caso, in espressioni negative, enfatiche o ellittiche: non lo farò m. più; m. che dica la verità] ≈ (lett.) giammai. ↔ sempre. 2. [assol., [...] ... ] ≈ qualche volta, talvolta. ● Espressioni: come mai? [forma meno brusca e più colloquiale per chiedere la ragione o la causa di qualcosa: come m. non sei venuta?] ≈ perché? ■ caso mai locuz. cong. [nel caso assai poco probabile che: caso ...
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seme /'seme/ s. m. [lat. sēmen sēmĭnis, della stessa radice se- del verbo serĕre "seminare"]. - 1. a. (bot.) [ovulo fecondato che dà origine a una nuova pianta: semi di cocomero; s. commestibili] ● Espressioni: [...] o può nascere, svilupparsi e sim.: il s. della violenza] ≈ embrione, fonte, germe, germoglio, radice, (lett.) sementa, sorgente. ⇑ causa, origine. 4. (fig., lett.) a. [con valore collettivo, coloro che hanno dato origine a una stirpe: Bestemmiavano ...
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fonte /'fonte/ s. f. (ant. e poet. m.) [lat. fōns fōntis]. - 1. [vena d'acqua a getto continuo: una limpida f.] ≈ (non com.) polla, (lett.) scaturigine, sorgente. ● Espressioni: fonte battesimale → □. [...] 2. (fig.) [ciò da cui qualcosa proviene direttamente: la lettura è f. di piacere] ≈ causa, motivo, origine, principio, (lett.) scaturigine, sorgente. ● Espressioni: fonte di guadagno (o di reddito) ≈ cespite, (region.) guadagnapane. 3. (fig.) [spec. ...
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verdetto /ver'det:o/ s. m. [ingl. verdict, dal fr. ant. veirdit, dal lat. mediev. vere dictum (propr. "detto con verità")]. - [con riferimento a causa, concorsi, gare e sim., quanto sentenziato da un collegio [...] giudicante o da un arbitro, anche fig.: il v. della giuria; il v. delle urne] ≈ decisione, giudizio, responso, sentenza ...
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sentenza /sen'tɛntsa/ s. f. [dal lat. sententia "opinione", der. di sentire "giudicare"]. - 1. (lett.) a. [punto di vista individuale in merito a qualcosa: mutare s.] ≈ giudizio, opinione, parere. ‖ convinzione. [...] dare giudizi categorici, per lo più non fondati su competenza, autorevolezza e sim.] ≈ [→ SENTENZIARE (2)]. 3. (giur.) [atto giurisdizionale con il quale il giudice conclude una causa: s. del tribunale] ≈ giudizio, verdetto. ⇓ assoluzione, condanna. ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...