inesperienza /inespe'rjɛntsa/ s. f. [dal lat. tardo inexperientia]. - 1. [mancanza di conoscenza e pratica di una determinata sfera della realtà: i. in un lavoro] ≈ imperizia, impreparazione, (non com.) [...] inabilità. ‖ incompetenza. ↔ abilità, cognizione (di causa), conoscenza, dimestichezza, esperienza, maestria, padronanza, perizia, pratica. ↓ familiarità. ‖ competenza. 2. [ingenua mancanza di dimestichezza nelle questioni della vita, spec. in ...
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dispiacere² [lat. ✻displacēre, rifacimento del class. displicēre] (coniug. come piacere). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [riuscire sgradevole, soprattutto ai sensi, con la prep. a: sapore che dispiace [...] non m'è dispiaciuto] ≈ infastidire, seccare, spiacere, urtare. ↔ aggradare, andare a genio, (tosc.) garbare, piacere. 2. [essere causa di dolore, molestia, disappunto e sim.; spesso il verbo è costruito con prop. soggettiva o in forma impers.: sono ...
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sventurato [der. di sventura]. - ■ agg. 1. [perseguitato o colpito dalla sventura: una persona s.] ≈ (lett.) calamitoso, disgraziato, infelice, sciagurato. ↓ (fam.) iellato, (ant.) malavventurato, (fam.) [...] . ↔ (ant.) avventurato, fortunato, (fam.) nato con la camicia. 2. (estens.) [che arreca sventura, che è causa di sventura: una circostanza s.] ≈ (lett.) calamitoso, disgraziato, fatale, funesto, infausto, malaugurato, (lett.) nefando, nefasto ...
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ripulire v. tr. [der. di pulire, col pref. ri-] (io ripulisco, tu ripulisci, ecc.). - 1. a. [far tornare nel primitivo stato di pulizia, togliendo sudiciume, macchie e sim.: r. le scarpe infangate] ≈ detergere, [...] . ↔ (lett.) bruttare, imbrattare, insozzare, insudiciare, lordare, macchiare, sporcare. b. (fig.) [eliminare quanto è causa di corruzione morale: r. un ambiente corrotto] ≈ (non com.) bonificare, moralizzare, risanare. ↔ contaminare, corrompere ...
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risentire /risen'tire/ [der. di sentire, col pref. ri-] (io risènto, ecc.). - ■ v. tr. 1. [ascoltare di nuovo: non voglio r. quegli sciocchi discorsi] ≈ riascoltare, riudire. 2. a. [provare una sensazione [...] o un sentimento a causa di qualche avvenimento: r. la mancanza, la perdita di una persona] ≈ avvertire, sentire. b. [ricevere l'effetto buono di qualcosa, con la prep. da del secondo arg.: r. un salutare effetto dalla cura, dal riposo] ≈ beneficiare ...
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padre (ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. - 1. a. [uomo che ha generato uno o più figli: un p. affettuoso] ≈ (tosc., region.) babbo, (fam.) papà, (fam.) paparino, (fam.) papi, (fam.) papino. ‖ madre, [...] fig.) [fatto, circostanza e sim., che produce un determinato effetto: l'ozio è il p. dei vizi] ≈ (lett.) cagione, causa, (lett.) fomite, fonte, origine, sorgente. 6. (eccles.) [spesso con iniziale maiusc., chi esercita un'alta autorità e una funzione ...
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tagliato agg. [part. pass. di tagliare]. - 1. [che è stato tagliato, che presenta uno o più tagli] ≈ reciso, [di albero, pianta] abbattuto, [di parte del corpo] amputato, [di erba, fieno, ecc.] falciato, [...] misura), idoneo. ↔ inadatto (a). 4. (mus.) a. [di tempo, scritto in quattro quarti ma da leggere in due battute a causa della sua rapidità] ≈ a cappella, alla breve. b. [di strumento a fiato, che presenta una determinata accordatura: sassofono t. in ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
causa
Il concetto di causa (pertinente insieme all’ambito della scienza e a quello del pensare comune) ha significato correlativo a quello di effetto significando comunemente ciò da cui e per cui una cosa è. Il rapporto della c. all’effetto...