causalitacauṡalità s. f. [dal lat. tardo causalĭtas -atis, der. di causalis «causale»]. – Rapporto che lega la causa con l’effetto: principio (o legge) di c., principio filosofico secondo il quale nulla [...] accade nel mondo senza che vi sia una causa determinata (conseguentemente dovrebbe essere possibile prevedere il ripetersi di un evento quando si conoscano le cause che lo hanno già prodotto una volta); ...
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determinismo
s. m. [der. di determinare, sul modello del ted. Determinismus]. – 1. In filosofia, termine con il quale vengono indicate quelle concezioni filosofiche secondo le quali il verificarsi dei [...] (velocità); in seguito all’affermarsi della meccanica quantistica, che pone in discussione il principio classico di causalità, si sono sviluppate forme di determinismo (d. statistico o probabilistico) che però escludono una prevedibilità assoluta ...
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predeterminazione
predeterminazióne s. f. [der. di predeterminare]. – Il predeterminare, l’essere predeterminato: la teoria della p. divina. In partic., nella dottrina del teologo spagn. D. Báñez (1528-1604), [...] l’influsso efficacemente determinativo della causalità divina sugli atti, anche liberi, dell’uomo. ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] penale, il complesso degli elementi oggettivi del reato, cioè la condotta (azione o omissione), l’evento e il rapporto di causalità: assolto per non aver commesso il f.; impropriam., è usato talora come sinon. di reato, comprendendo anche l’elemento ...
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sistemico
sistèmico agg. [der. di sistema] (pl. m. -ci). – Del sistema, relativo al sistema, o più precisamente pertinente a un sistema, soprattutto nelle accezioni biologiche del termine. In partic., [...] contesto relazionale in cui vivono gli individui, utilizza metodi e concetti (per es., quelli di retroazione, di causalità circolare e di interdipendenza) proprî della teoria dei sistemi; in partic., la psicologia sistemica ha approntato una forma ...
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necessitare
v. tr. e intr. [der. di necessità] (io necèssito, ecc.). – 1. tr., non com. Rendere necessario, porre nella necessità di fare qualche cosa: il minacciar da più parti lo necessitava a far [...] guardie grandi (Guicciardini); è voce ant., usata ancora nel sign. filosofico di «determinare»: un rapporto di causalità che necessita l’agire umano. 2. intr. (aus. essere, ma i tempi comp. non sono usati) a. Abbisognare: n. di denaro; n. di aiuti, ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; [...] un effetto per virtù propria e proporzionata alla sua natura), causa la cui virtù propria e naturale viene adoperata dalla causalità efficiente di un altro agente, risultandone un effetto che essa non potrebbe produrre di per sé: la forza dunque non ...
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cumulazione
cumulazióne s. f. [dal lat. tardo cumulatio -onis]. – Il cumulare, il mettere insieme più persone o cose. In economia, principio di cumulazione (o di causalità circolare cumulativa), quello [...] per cui il mutamento avvenuto in un sistema economico si ritiene generi forze capaci, entro certi limiti, di spingere a loro volta il sistema stesso verso altri mutamenti nella medesima direzione, in un ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] , rapporto di causa ed effetto; con sign. più specifico, nella teoria del diritto, n. di causalità, il rapporto diretto e univoco che lega un evento (dannoso) a un’azione illecita e che consente di imputare all’autore dell’azione l’onere di risarcire ...
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casualismo
caṡualismo s. m. [der. di casuale]. – Ogni dottrina filosofica che ritenga l’accadere, o momenti di esso, riducibile non a intelligibili rapporti di causalità, ma a eventi casuali. ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e la funzione economico-sociale del negozio,...
Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). I due eventi coinvolti (chiamiamoli p...