spiritale
agg. [dal lat. spiritalis, der. di spiritus «spirito»]. – Variante ant. o poet. di spirituale: Un amoroso sguardo spiritale M’ha renovato Amor (G. Cavalcanti); Perché ’l piacere de la sua bieltate [...] [della donna mia], Partendo sé da la nostra veduta, Divenne spirital bellezza grande (Dante); per l’aure, pe’ rami, per l’acque, Correa la melodia spiritale di primavera (Carducci); quel suo volto bianco ...
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spiritello
spiritèllo s. m. [dim. di spirito (nel sign. 2 a e, rispettivam., 6)]. – 1. Piccolo essere soprannaturale: s. maligni; uno s. dei boschi; fam., bambino molto vivace: tuo figlio è un vero spiritello. [...] degli affetti e delle sensazioni: da questo spirito si move Un altro dolce spirito soave, Che siegue un spiritello di mercede (G. Cavalcanti); Questi è uno spiritel novo d’amore Che reca innanzi me li suoi desiri (Dante); D’entr’al tuo cor si mosse ...
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sobbarcolato
(o sobarcolato) agg. [affine alla voce prec.], ant. – Di persona con le vesti succinte per avere maggiore libertà di movimenti: ecco me Apparecchiato, Sobarcolato, E d’Andrea coll’arco in [...] mano (G. Cavalcanti). ...
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piacenza
piacènza (ant. piacènzia, piagènza, plagènza e altre var.) s. f. [der. di piacere2; cfr. lat. tardo placentia «desiderio di piacere»], poet. ant. – 1. Qualità di ciò che piace, che attrae; bellezza, [...] poria contar la sua piagenza, Ch’a le’ s’inchin’ ogni gentil vertute, E la beltate per sua dea la mostra (G. Cavalcanti). 2. Piacere, come sensazione piacevole, di benessere, di appagamento fisico o interiore: i nomi ... Che m’eran le mie foglie di ...
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pensero
pensèro (e pensère, pensèri) s. m. – Forme ant. per pensiero: tanto che ’l core e ’l corpo e ’l penseri vostro tutto sia consolato in lui servire (Guittone); Dal ciel si mosse un spirito, ... [...] E vennesi a posar nel mio pensero (G. Cavalcanti); Levommi il mio penser in parte ov’era Quella ch’io cerco, e non ritrovo in terra (Petrarca). ...
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valenza
valènza s. f. [dal lat. tardo valentia «forza, vigore; abilità», der. di valere: v. valere]. – 1. ant. o letter. Valore, valentia: ell’è per certo di sì gran v. (G. Cavalcanti); forza d’animo: [...] Cessate di tremare, Donna. Or dove n’andò vostra valenza? (D’Annunzio). Anche, pregio, valore materiale. 2. In chimica, la capacità di combinazione di un elemento, che si esprime, numericamente, dal numero ...
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ridere
rìdere v. intr. [lat. ridēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. risi, ridésti, ecc.; part. pass. riso; aus. avere). – 1. a. Manifestare un sentimento di allegrezza spontanea, viva e per lo [...] (Boccaccio), fu accolta cioè dalle risa delle donne; in altri casi, deridere: Fa’ ch’om non rida il tuo proponimento! (G. Cavalcanti); oppure ridere di qualche cosa, non curarsene, farsene beffe: il nauta ride i furori D’euro che gl’ispidi flutti ...
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solitario
solitàrio agg. e s. m. [dal lat. solitarius, der. di solus «solo»; nelle due accezioni del n. 2, dal fr. solitaire]. – 1. agg. a. Che sta solo, e soprattutto che ama star solo, che sfugge la [...] compagnia dei proprî simili: un uomo scontroso e s.; uno giovine gentile, ... chiamato Guido [Cavalcanti], cortese e ardito, ma sdegnoso e s. (Compagni); [Grozio] pone ... che il primo genere umano sia stato di semplicioni solitarj, venuti poi alla ...
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colto
cólto agg. e s. m. [lat. cŭltus, part. pass. di colĕre «coltivare» adoperato anche come agg.]. – 1. a. Coltivato: terreni c. e incolti. b. s. m., letter. Campo, terreno coltivato: Giù per lo c. [...] tra le dure zolle (G. Cavalcanti); per le vie e per li loro c. e per le case (Boccaccio); Questi campi cosparsi di ceneri infeconde ... Fur liete ville e colti, E biondeggiâr di spiche (Leopardi). 2. a. Istruito, fornito di cultura: uomo c., persona ...
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sembrare
(poet. ant. sembiare, meno com. semblare) v. intr. [dal provenz. semblar, che è il lat. tardo similare, der. di simĭlis «simile»] (io sémbro, ecc.; aus. essere). – Lo stesso che parere, nelle [...] ); l’anima gentile Ch’ogni altro piacer vile Sembiar mi fa (Petrarca); se la donna ti sembla avenante [= avvenente] (G. Cavalcanti). Con sign. più partic., assomigliare, detto di persona o cosa che paia essere un’altra per la somiglianza che vi è fra ...
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Famiglia magnatizia fiorentina, probabilmente di origine mercantesca, imparentata con i Guidi e i Salimbeni; di parte guelfa, subì le vicende della fazione nel 1248 e nel 1260. Sulla fine del sec. 13º, in odio ai Donati, aderì, benché dei Grandi,...
Figlio di Schiatta Cavalcanti e padre del poeta Guido; visse nel sec. 13º ed ebbe fama di epicureo (Dante, Inf., X, 52). Guelfo, fu esule a Lucca dopo Montaperti (1260). Rientrò in patria dopo la vittoria guelfa di Benevento (1266).