incursione
incursióne s. f. [dal lat. incursio -onis, der. di incurrĕre «correre contro», comp. di in-1 e currĕre «correre»]. – Scorreria rapida e violenta di gente armata: un’i. della cavalleria nemica; [...] un’i. piratesca; estens.: i ladri hanno fatto un’i. nella sua villa. In partic., nella terminologia militare, operazione di temporanea penetrazione nel territorio nemico condotta da piccoli gruppi di specialisti ...
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maxirissa
(maxi-rissa, maxi rissa), s. f. Rissa che coinvolge un grande numero di persone. ◆ Al termine di una delle ultime sfide fra le due squadre [Brescia e Atalanta], gli ultrà diedero vita alla [...] maxi rissa, alla quale hanno partecipato i parenti dell’uno e gli amici dell’altro e dove, messa da parte la cavalleria, sono sbucate sbarre di ferro e coltelli. (Provincia, 8 gennaio 2005, p. 10, Attualità).
Composto dal confisso maxi- aggiunto al s ...
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marcia2
màrcia2 s. f. [der. di marciare] (pl. -ce). – 1. Modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione [...] o di minaccia (fino alla 1a guerra mondiale, tale movimento era fatto a piedi per la fanteria, a cavallo per la cavalleria, in bicicletta per i bersaglieri; poi, in genere, con trasporti meccanizzati, divenuti esclusivi dopo la 2a guerra mondiale): m ...
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lituo
lìtuo s. m. [dal lat. lituus]. – 1. Bastone arcuato all’estremità superiore, usato dagli antichi auguri etruschi per delimitare lo spazio destinato alle cerimonie religiose; in origine fu forse [...] passata poi al pastorale vescovile. 2. Antico strumento musicale a forma di tromba con l’estremità incurvata e allargata, usato dagli Etruschi, dai Celti e dai Romani, che l’adoperavano come tromba per la cavalleria: aveva un suono acuto e stridente. ...
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corazza
s. f. [lat. coriacea, femm. dell’agg. coriaceus «di cuoio»]. – 1. a. Parte dell’armatura difensiva del guerriero costituita da un vestimento di cuoio e di metallo (talora anche tutta di cuoio [...] , o c. da botta, quelle sottoposte in prova al tiro di moschetto o di pistola, portate fino al 19° sec. dai corpi di cavalleria; corazza a gambero, fatta di lame snodate a guisa di scaglie; c. a mezzo gambero, con soltanto la parte inferiore fatta di ...
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corazziere
corazzière s. m. [der. di corazza]. – 1. Nel sec. 17°, soldato armato di corazza, facente parte della cavalleria pesante (in origine, il soldato stesso era chiamato corazza). 2. Attualmente, [...] soldato che fa parte della guardia del corpo del capo dello stato italiano, scelto fra i carabinieri distintisi per buona condotta e di statura non inferiore a m 1,90. Frequente anche in similitudini e ...
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peltato
agg. [dal lat. tardo peltatus]. – 1. Armato di pelta: si diradavano e s’incalzavano come nella zuffa le torme della cavalleria peltata (D’Annunzio). 2. In botanica, che ha forma di scudo: stimmi, [...] peli p.; foglie p., che hanno il picciolo più o meno inserito nel mezzo del lembo a forma di scudo, come, per es., nel tropeolo o nasturzio (Tropaeolum majus). Il termine è usato anche come primo elemento ...
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rimontare
v. intr. e tr. [comp. di ri- e montare; nel sign. 3, dal fr. remonter] (io rimónto, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. Montare di nuovo; in usi intr.: il corridore, aggiustata la ruota, rimontò [...] all’età dei Romani. b. Nello sport, effettuare la rimonta, recuperare: r. il distacco, lo svantaggio. 3. tr. Nel linguaggio milit., rifornire di cavalli i soldati di cavalleria appiedati. 4. tr. R. un paio di scarpe, di stivali, farne la rimonta. ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] (frequente con quest’uso la locuz. raddoppiata fior fiore); radunò a Parigi i suoi baroni, e tutto il f. della sua cavalleria (M. Villani); Tu fior de la mia pianta Percossa e inaridita, Tu de l’inutil vita Estremo unico fior (Carducci). Di ...
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borgognotta
borgognòtta s. f. [dal fr. bourguignotte, der. di Bourgogne «Borgogna»]. – Copricapo degli uomini d’arme a servizio dei castellani feudali, passato poi ai lanzichenecchi e alla cavalleria [...] leggera: era simile alla celata ma con la visiera saliente all’infuori e con i guanciali mobili ...
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Scienza militare
Milizia a cavallo. Comparsa fra i popoli asiatici (assiri e soprattutto persiani), nel 1° millennio a.C., la c. era presente negli eserciti greci e a Roma, in rapporto però da 1 a 10 rispetto alla fanteria. Fu la necessità di...
cavalleria
Ruggero M. Ruggieri
Per meglio intendere l'atteggiamento di D. rispetto alla c. è opportuno secondo noi cercare di rispondere a un duplice quesito: quali furono le sue conoscenze, dirette e indirette, del romanzo cavalleresco (cioè,...