innovazione
innovazióne s. f. [dal lat. tardo innovatio -onis]. – 1. a. L’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e sim.: la nostra [...] del tipo amare habeo (da cui poi l’ital. amerò); di innovazione lessicale è la sostituzione di caballus a equus «cavallo»; di innovazione sintattica è l’uso, nel latino parlato, di un elemento dimostrativo (per es. ille) in funzione di articolo ...
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groppiera
groppièra s. f. [der. di groppa]. – 1. Nella bardatura medievale dei cavalli, sinon. di groppa. 2. Uno dei finimenti del cavallo, consistente in una striscia di cuoio che, fissata dietro la [...] sella o il dossiere, termina nel posolino ...
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rendimento
rendiménto s. m. [der. di rendere]. – 1. a. raro. L’azione, il fatto di rendere, di dare, fare o presentare. È usato quasi esclusivam. nelle espressioni r. di grazie (a Dio, alla Madonna, [...] proprie funzioni e i proprî compiti professionali: un impiegato o un operaio, un allievo, uno sportivo o un atleta (anche un cavallo da corsa, un cane da caccia, ecc.) di buon r., di scarso r., di r. variabile e incostante; licenziare un dipendente ...
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pianta
s. f. [lat. planta «virgulto», «pianta del piede»; la connessione con planus «piano1» e il rapporto di priorità tra i due sign. fondamentali della voce lat. sono molto incerti, così come il rapporto [...] spende meno e meglio, a rappezzare si spende di più e peggio (Bacchelli); anche, di colpo, tutt’a un tratto: fermò il cavallo di p., e chiese con malgarbo ove abitasse il reverendo cappellano di Fratta (I. Nievo). Nell’uso com. odierno, è frequente ...
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stratore
stratóre s. m. [dal lat. strator, gr. tardo στράτωρ]. – Nel medioevo, chi conduceva il cavallo del pontefice, aiutandolo a salirvi o a discendere, ufficio svolto da imperatori e re come segno [...] di rispetto filiale o riconoscimento di superiorità ...
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carabiniere
carabinière s. m. [dal fr. carabinier, der. di carabine: v. carabina1]. – Un tempo, soldato a piedi o a cavallo, armato di carabina; oggi (f. -a), militare appartenente all’arma dei c., che [...] svolge funzioni di polizia di sicurezza, polizia militare, polizia giudiziaria, e di ordine pubblico. Fig., persona molto rigorosa nel vigilare, sorvegliare, controllare: ha una moglie che è un carabiniere. ...
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formella
formèlla s. f. [dal lat. tardo formella, dim. di forma «forma»]. – 1. Piccola forma (in senso concr.): una f. di cacio. 2. Pezzo sagomato in forma per lo più geometrica, di materiale vario; [...] fatta in terra, per lo più larga e non fonda, per piantarvi un albero. 5. In veterinaria, esostosi ossea o cartilaginea che può svilupparsi per cause varie, patologiche o traumatiche, sopra le falangi del cavallo, più frequente nei piedi anteriori. ...
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ostacolista
s. m. e f. [der. di ostacolo] (pl. m. -i). – Nell’atletica leggera, corridore specialista delle corse a ostacoli; nell’ippica, cavallo particolarmente addestrato per le corse con ostacoli. ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] g. complesso industriale. e. Di animali e di persone, indica insieme lo sviluppo del corpo e la robustezza: un g. cane, un g. cavallo; un uomo grande e g., un g. omaccione; anche con riferimento a singole parti del corpo: labbra g.; testa g.; ha il ...
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gente2
gènte2 s. f. [lat. gens gĕntis, affine a gignĕre «generare», genus, genĭtus, ecc.]. – 1. Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva spesso il [...] ; g. di teatro, registi, attori, scenografi, ecc., e analogam., g. del cinema. d. ant. Milizie: gente a piede, gente a cavallo; far gente, raccogliere milizie: fatta grandissima moltitudine di g., sopra il re di Tunisi se ne venne (Boccaccio). 5. Nel ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii gmelini) della Russia meridionale...
. Il denaro, o dodicesima parte del soldo, fatto coniare in rame da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli e di Sicilia (1458-1494) portava al dritto il busto del sovrano e al rovescio un eavallo al passo e perciò venne denominato cavallo e anche...