rialzare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e alzare] (io rïalzo, ecc.). – 1. tr. a. Alzare di nuovo: rialza le carte, le hai alzate male; abbassò il finestrino, ma dopo poco lo rialzò perché faceva troppo [...] che sia caduta, chinata, abbassata: rialzò il bambino da terra; il vecchio era scivolato e un passante corse a rialzarlo; r. un cavallo; r. la sedia, la bicicletta; rialzò il capo e fissò l’interlocutore (fig., r. la testa, riprendere ardire); r. la ...
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insegnare
v. tr. [lat. *insĭgnare, propr. «imprimere segni (nella mente)», der. di signum «segno», col pref. in-1] (io inségno, ... noi insegniamo, voi insegnate, e nel cong. insegniamo, insegniate). [...] riflettere; i. a nuotare, a ballare; i. a cucire, a filare, a tessere, a cucinare; i. a camminare; anche ad animali: i. al cavallo a saltare gli ostacoli; i. al cane a star ritto sulle zampe di dietro; i. al pappagallo a dire qualche parola. Con prop ...
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quadriugo
quadrìugo agg. e s. m. [dal lat. quadriiŭgus, comp. di quadri- e iugum «giogo»; cfr. quadriga] (pl. m. -ghi), letter. raro. – Cavallo che fa parte d’una quadriga: a onore di Cesare cento quadrìughi [...] saranno agitati in corso lungo il fiume (Carducci) ...
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aligero
alìgero agg. [dal lat. alĭger -ĕri, comp. di ala «ala» e tema di gerĕre «portare»], letter. – Fornito di ali, alato: cavallo a.; leone a.; per estens., veloce: sparse al suol ne vanno Le a. saette [...] (V. Monti) ...
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malandra
s. f. [lat. tardo malandria -orum «pustole» (sul collo dei cavalli)]. – Piaga che si manifesta alla piegatura del ginocchio nel cavallo. ...
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insellamento
insellaménto s. m. [der. di insellare]. – 1. a. L’operazione di insellare un cavallo, di mettergli la sella. b. L’azione di montare in sella, o di mettere qualcuno in sella. 2. Nella costruzione [...] navale, la curvatura elastica o permanente, con sollevamento delle estremità prodiera e poppiera rispetto al corpo centrale, subìta dallo scafo quando la nave si trova nel cavo dell’onda, o quando è molto ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, [...] , i deboli sono spesso vittime dei prepotenti. Con riferimento ad animale particolarm. mansueto: va’ pure sicuro col mio cavallo, è una pecora; riferito a persona ha sempre tono spreg., indicando, più che mansuetudine, viltà e codardia, obbedienza ...
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alipede
alìpede agg. e s. m. [dal lat. alĭpes -ĕdis, comp. di ala «ala» e pes pedis «piede»], letter. – 1. agg. Che ha le ali ai piedi; fig., veloce. 2. s. m. Cavallo veloce: Sferza i focosi alipedi [...] (Carducci) ...
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imputridimento
imputridiménto s. m. [der. di imputridire]. – L’imputridire, il processo di diventar putrido. In veterinaria, i. del fettone, malattia della parte cornea del fettone dello zoccolo del [...] cavallo che si rammollisce e si sfibra, frequente negli animali costretti a camminare su strade selciate, su stoppie, o alloggiati in stalle umide, con terreno fangoso. ...
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irto
agg. [dal lat. hirtus, forse affine a hirsutus «irsuto»]. – 1. Ispido e ritto, quasi pungente, detto dei peli: capelli, baffi i., barba i.; l’elmo ... il cui cimiero Era pur di cavallo un’i. coda [...] (Caro). Per analogia: rami i., di un albero; in corpo orrido et irto, Con voce e razionale anima vivi (Ariosto: di Astolfo trasformato in mirto); Piove su i pini Scagliosi ed irti (D’Annunzio), per le ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii gmelini) della Russia meridionale...
. Il denaro, o dodicesima parte del soldo, fatto coniare in rame da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli e di Sicilia (1458-1494) portava al dritto il busto del sovrano e al rovescio un eavallo al passo e perciò venne denominato cavallo e anche...