cardinalizio
cardinalìzio agg. [der. di cardinale2]. – Di cardinale: titolo, grado, dignità, ufficio, benefizio c.; il Gentiluomo non era arrivato in carrozza ma su un cavallo arabo assai irrequieto, [...] non tanto idoneo a un alto funzionario di una eminente Famiglia c. (Luigi Malerba); cappello c. (anche per indicare la dignità stessa di cardinale); sede c.; piatto c., assegno annuo fisso concesso dal ...
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isabellino
iṡabellino agg. [der. di isabella1]. – Di colore isabella: mantello i. (del cavallo); piumaggio isabellino. Legno i., altro nome del legno atlas, allusivo al colore (cfr. anche il suo nome [...] più dotto, ocroleuco) ...
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jumper
〈ǧḁ′mpë〉 s. ingl. [der. di (to) jump «saltare»] (pl. jumpers 〈ǧḁ′mpë∫〉), usato in ital. al
masch. – Nell’ippica, saltatore, cioè cavallo addestrato nel salto degli ostacoli. ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea [...] (fig., non avere terreno f., di persone irrequiete); aria f., pesante, afosa; ant.: ella vuole che voi vegnate a cavallo, già quando fia notte f. (Novellino), fonda, avanzata. In usi estens.: tempo f., stagione f., stabile, che non promette ...
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qualificato
agg. [part. pass. di qualificare]. – 1. Che possiede determinate qualità e capacità, una qualifica o qualificazione specifica, i titoli e i requisiti richiesti: uno studioso, uno scienziato [...] per fare da arbitro; una ditta, un’agenzia d’affari q., seria, competente; fonti q., bene informate, autorevoli. In ippica, cavallo q., che ha le condizioni richieste per la partecipazione a una gara. 2. a. Nel rapporto di lavoro dipendente, operaio ...
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ronzone2
ronżóne2 (o roncióne) s. m. [der. di ronzino], ant. – Cavallo grande, e, in genere, bello e robusto, adatto per battaglia: E altri ne menavano i roncioni Donde i signor furono scavallati (Boccaccio). ...
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guazzare
v. tr. e intr. [der. di guazzo, guazza] (come intr., aus. avere). – 1. Forma meno com. di sguazzare e diguazzare. In partic., nell’uso
tosc., g. o far g. un cavallo (o altro animale), portarlo [...] a camminare nel fiume perché si rinfreschi le gambe; con uso intr., di liquidi, muoversi sbattendo entro un recipiente non pieno, quando siano agitati: il vino guazza nel barile; l’uovo guazza. 2. tosc. ...
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guazzata
s. f. [der. di guazza, guazzare]. – 1. non com. Il formarsi della guazza; la guazza formata. 2. tosc. Dare una g. al cavallo, guazzarlo un poco. ...
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cheratogeno
cheratògeno agg. [comp. di cherato- e -geno]. – Che genera sostanza cornea; come s. m., ch. ungueale, membrana posta nella parte interna dello zoccolo del cavallo, che provvede alla produzione [...] delle diverse parti cornee dello zoccolo stesso e le salda ai tessuti sottostanti ...
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stronfiare
v. intr. [der. di tronfiare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io strónfio, ecc.; aus. avere), tosc. – 1. Sbuffare in modo rumoroso, per spossatezza, grassezza, malcontento, ira e sim.: saliva [...] le scale stronfiando; con riferimento ad animali: il cavallo è coperto di schiuma, ansima, stronfia, soffia a fatica (Silone). 2. Russare fragorosamente. ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii gmelini) della Russia meridionale...
. Il denaro, o dodicesima parte del soldo, fatto coniare in rame da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli e di Sicilia (1458-1494) portava al dritto il busto del sovrano e al rovescio un eavallo al passo e perciò venne denominato cavallo e anche...