viziare
v. tr. [dal lat. vitiare] (io vìzio, ecc.). – 1. a. Indurre volontariamente o involontariamente qualcuno, con metodi educativi troppo indulgenti o permissivi, a cattive abitudini, a comportamenti [...] acquistare a un animale difetti di comportamento, con un modo sbagliato di addestrarlo e di utilizzarlo: se fai sfrenare così il cavallo, lo vizierai; nell’intr. pron.: se gli si fa inseguire la selvaggina, il cane si vizia. 2. fig. a. Rendere, far ...
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fettone
fettóne s. m. [accr. di fetta, nel sign. merid. di «piede»]. – 1. Regione dello zoccolo del cavallo (detta anche forchetta) costituita di tessuto corneo molle, che si inserisce come un cuneo [...] nell’intagliatura della suola. 2. merid., scherz. Piede grande, grosso (per lo più al plur.) ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere [...] di pollo; c. bovina, ovina o caprina, suina, equina; c. bianche (di vitello, pollame, coniglio, ecc.), rosse (di manzo, cavallo, pecora, maiale, ecc.), nere (selvaggina da piume o da pelo). Secondo il modo di conservazione si distingue: c. in scatola ...
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viziato
agg. [part. pass. di viziare]. – 1. a. Che ha vizî o difetti acquisiti per colpa propria o altrui: ragazzo v.; cavallo, cane v.; di cose: acqua v., inquinata; aria v., per esalazioni maleodoranti, [...] fumo, ecc., o per non essere stata ricambiata; un codice, un manoscritto v. da errori di amanuensi; anche di oggetto, manufatto o prodotto che abbia qualche difetto (v. vizio, n. 3 b). b. ant. Vizioso, ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] e delle proprie parole (al contr., e. fuori di sé). d. Con la prep. a: e. a tavola, stare pranzando; e. a cavallo, aver raggiunto lo scopo, aver superato le maggiori difficoltà; e. a spasso, disoccupato; e. alla disperazione, alla fame, e. al verde ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] voi (Sacchetti, nov. VIII). 3. estens. a. Riferito ad animali, difetto, imperfezione anatomico-funzionale, o di indole e di comportamento: un cavallo con un v. alla gamba; questo gatto ha il v. di graffiare; un cane da ferma che ha il v. di inseguire ...
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bisaccia
biṡàccia (ant. o region. biṡacca) s. f. [lat. tardo bisaccium «doppio sacco», comp. di bi- e saccus «sacco»] (pl. -ce). – 1. Grossa sacca di pelle o stoffa da portarsi ad armacollo o a cavallo [...] con il necessario per il viaggio; è portata anche dai frati da cerca: venne avanti un laico cercatore cappuccino, con la sua b. pendente alla spalla sinistra (Manzoni). 2. Antica unità di misura di capacità ...
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sfinire
v. tr. [der. di finire, col pref. s- (nel sign. 6)] (coniug. come finire). – Ridurre a uno stato di grave stanchezza fisica o nervosa; lasciare senza forze, prostrare: la lunga malattia l’ha [...] le necessarie ore di sonno si sfinirà. ◆ Part. pass. sfinito, anche come agg., privo di forze, al limite delle capacità di resistenza: sentirsi sfinito; l’influenza mi ha lasciato sfinito; il cavallo vincitore è arrivato sfinito al traguardo. ...
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esso
ésso pron. dimostr. e pers. m. (f. -a) [lat. ĭpse, ĭpsa, ĭpsum, pron. dimostrativo]. – 1. Serve a richiamare un nome precedentemente espresso, spec. di animale o cosa, più raram. di persona, tranne [...] una locuz. prepositiva invar.: lunghesso la riva; sopresso gli argini. Tutte queste locuz. sono oggi disusate. 3. ant. Come agg., col senso di questo, quello, tale, il suddetto: esso cavallo, essa mercanzia; anche con un nome proprio: esso Dante. ...
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Zoologia
Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii gmelini) della Russia meridionale...
. Il denaro, o dodicesima parte del soldo, fatto coniare in rame da Ferdinando I d'Aragona re di Napoli e di Sicilia (1458-1494) portava al dritto il busto del sovrano e al rovescio un eavallo al passo e perciò venne denominato cavallo e anche...