cisti
(o ciste; meno com. cìstide) s. f. [dal lat. mediev. cystis, gr. κύστις -εως o -ιδος «vescica»]. – 1. In medicina, cavità abnorme, in genere rotondeggiante, munita di pareti proprie, congenita [...] o acquisita, a contenuto solido, semisolido o liquido. In partic., c. sierosa, contenente liquido sieroso, fluido, chiaro; c. parassitaria, dovuta a speciali parassiti (cestodi), comuni all’uomo e agli animali, che si annidano nei tessuti (fegato, ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene [...] . Nell’uomo ha forma oblunga e incurvata ed è posto nella cavità addominale, al di sotto del fegato e del diaframma: fa seguito piloro; la parete gastrica consta di 4 tuniche (sierosa, muscolare, sottomucosa e mucosa), ed è tappezzata internamente ...
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sierosa Membrana sottile che delimita cavità chiuse nell’adulto o nell’embrione.
In anatomia le s. sono presenti nel torace e nell’addome e prendono rapporto con vari organi degli apparati digerente, respiratorio, circolatorio e urogenitale:...
Botanica
In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle piante (➔ cecidio). I t. hanno forma...