slovacco
agg. e s. m. (f. -a; pl. m. -chi). – Della Slovàcchia (o Slovacchìa), regione dell’Europa centr. posta a est della regione cèca (comprendente la Boemia e la Moravia), con la quale ha costituito, [...] , un unico stato, chiamato Cecoslovacchia: i costumi s.; la lingua s. (o come s. m., lo slovacco), la lingua, affine al ceco, parlata in Slovacchia. Come sost., abitante, nativo, originario della Repubblica Slovacca: uno s., una s.; gli Slovacchi. ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] es. n nella pronuncia trascurata del ted. lieben ‹lìibn›) e portando qualche volta anche l’accento tonico (per es. cèco Brno ‹br′no›).
Le consonanti si classificano principalmente secondo tre punti di vista: I. secondo il modo di articolazione, in ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro [...] o candidati; c. alfabetico ISO di tre lettere usato internazionalmente in bibliografia per rappresentare le lingue (CZE = ceco; FRE = francese; ecc.); nell’organizzazione del servizio postale, c. di avviamento postale, complesso organico e funzionale ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] r inglese, che è propriamente una semplice fricativa), o con vibrazioni miste a una articolazione fricativa (come la consonante ř del cèco, che somiglia a rˇ∫ ma è un suono unico). Pronunce della r diverse da quella italiana normale, soprattutto la r ...
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polabico
polàbico agg. (pl. m. -ci). – Relativo ai Polabi (pol. Połabi 〈pouàb’i〉, cèco Polabané 〈pòlabanee〉, ted. Polaben 〈polàabën〉, dallo slavo po Labě «presso l’Elba»), nome generico di varie tribù [...] slave insediatesi tra l’Elba e l’Oder fra il sec. 3° e il 4° d. C., le quali, dopo aver formato uno dei cinque gruppi in cui erano distinti gli slavi occidentali, scomparvero verso il sec. 12°, assorbite ...
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vibrante
agg. [part. pres. di vibrare]. – 1. a. Che vibra, che è in vibrazione: corde v. (v. corda, n. 7 b); le canne v. dell’organo; piatto v., piastra v., dispositivo impiegato per provocare un maggiore [...] ., accompagnata da vibrazioni delle corde vocali) e v. sorde; v. pure (come l’r ital.) e v. fricative (come ř del cèco, simile a rˇ∫). Alcuni linguisti usano il termine in senso più largo, come equivalente di liquida, comprendendovi i varî tipi di l ...
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vocalico
vocàlico agg. [der. di vocale2] (pl. m. -ci). – Di vocale, che ha una o più caratteristiche o tutte le caratteristiche delle vocali: nella lingua italiana i segni v. sono cinque mentre i suoni [...] v. sono sette (a é è i ó ò u); la «r» del nome cèco Brno è v.; il sistema v. di una lingua, di un dialetto. Per l’alternanza v., v. alternanza e apofonia. ...
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voivoda
voivòda (non com. vaivòda) s. m. (f. voivodina) [voce di origine slava, der. di vodit’ «guidare»: cfr. cèco vojvoda, russo voevoda, pol. wojewoda, ecc., ant. slavo vojevoda, che traducono il [...] gr. ἡγεμών «capo, condottiero»]. – Nome dato sin dal medioevo nell’Europa centro-orient., dalla Polonia ai Balcani, ai capi o governatori (elettivi o nominati o riconosciuti dal sovrano) di determinati ...
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polka
pòlka (o pòlca) s. f. [dal cèco polka (attrav. il tedesco e il francese), prob. come femm. di polak «polacco»]. – Danza di origine boema, diffusasi nel resto d’Europa nella seconda metà del sec. [...] 19°, di ritmo binario, movimento vivace, carattere gaio e popolaresco; anche, il motivo musicale caratteristico di questa danza: le p. di Smetana, di Offenbach, di Strauss. ◆ Dim., fam., polkétta, polkettina ...
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Welschen
〈vèlšën〉. – Nome tedesco (plur. di Welsche, sostantivazione dell’agg. welsch) che designava in origine i Celti e che deriva dal latino Volcae, usato da Cesare per indicare una delle tribù della [...] toponomastica delle zone della provincia di Bolzano di lingua tedesca, testimone del precedente sostrato ladino. Deriva dal ted. welsch il termine corrente per designare gli Italiani in alcune lingue slave, come il polacco włoch e il cèco vlach. ...
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(ceco Praha; ted. Prag) Città della Repubblica Ceca (1.291.552 ab. nel 2018), capitale dello Stato, situata in un’area collinare, compresa tra i 190 e i 380 m s.l.m., lungo il corso del fiume Moldava (ceco Vltava), in posizione centrale nell’ampio...
Slavista ceco (Nové Dvory, Tábor, 1855 - Praga 1939). Autore di studî sulla mitologia slava, sull'antico dramma ceco, sul romanzo ceco moderno, sulla letteratura del risorgimento ceco. Il suo lavoro principale sono i tre volumi Slovanské literatury...