kafkiano
agg. – 1. Di Franz Kafka, scrittore cèco di lingua tedesca (1883-1924); relativo a Kafka e alla sua opera: i racconti k., i personaggi k., il mondo kafkiano. 2. Che richiama l’atmosfera tipica [...] dei racconti di Kafka, e quindi inquieto, angoscioso, desolante, o paradossale, allucinante, assurdo: situazioni kafkiane ...
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cieco
cièco agg. e s. m. (f. -a) [lat. caecus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo della vista, dell’uso degli occhi: diventare c.; essere c. dalla nascita; c. da un occhio; non sono mica c., per affermare [...] o cecale), che è una porzione del cieco rimasta atrofica; con questo sign., è frequente nell’uso medico anche la grafia ceco, che si preferisce nei termini composti (come per es. cecorrafia). f. Nascosto, coperto e sim.: punto c., cucitura i cui ...
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koruna
〈kòruna〉 s. f., cèco [dal lat. corona «corona»]. – Nome delle unità monetarie della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca. ...
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traviare
travïare v. tr. e intr. [der. di via2, col pref. tra-] (io travìo, ecc.). – 1. letter. Allontanare dal cammino intrapreso, e in genere far uscire di via: qual forza o qual ventura Ti travïò [...] , da un metodo di vita; in partic., e più com., allontanare dal retto cammino dell’onestà, pervertire, trascinare al male: Ma ’l ceco Amor e la mia sorda mente Mi travïavan sì, ch’andar per viva Forza mi convenia dove morte era (Petrarca); si è ...
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pansofia
pansofìa s. f. [dal lat. mod. pansophia, comp. di pan- e -sophia «-sofia»; cfr. gr. πάνσοϕος «che sa tutto»]. – Termine usato dal filosofo e pedagogista cèco J. A. Komenský (1592-1670), più [...] noto con il cognome latinizzato Comenius, per designare il suo ideale di un sapere enciclopedico che rendesse possibile un’organizzazione sistematica delle varie discipline e il loro più facile insegnamento ...
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pistola1
pistòla1 s. f. [dal fr. pistole che, attrav. il ted. Pistole, è forse dal cèco pištal «canna»]. – 1. a. Arma da fuoco corta, portatile, di peso e ingombro limitati, da impugnarsi generalm. con [...] una sola mano a braccio teso o sciolto, usata essenzialmente contro bersagli a breve distanza; apparsa già verso la metà del 16° sec., segue l’evoluzione tecnica del fucile spec. per quanto riguarda il ...
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redova
rèdova s. f. [dal cèco rejdowak]. – Danza di origine boema, introdotta in Francia nel sec. 19°: è una specie di combinazione del valzer e della mazurka che si danza su un ritmo ternario più lento [...] di quello del valzer ...
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cravache
〈kravàš〉 s. f., fr. [dal ted. Karbatsche, ant. carabatschste, dal cèco karabáč e questo dal turco kirbaç]. – Frustino di cuoio di cui si serve un cavaliere o un fantino; talvolta fig. per il [...] fantino stesso. Mettere un cavallo alla c., spingerlo col frustino allo sforzo massimo in prossimità del traguardo. È stato usato anche l’adattamento ital. cravascia ...
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eurofobo
s. m. e agg. Chi, che manifesta timore o contrarietà nei confronti delle scelte politiche ed economiche dell’Unione Europea e, più in generale, nei confronti del processo di unificazione [...] doglie sono durate un tempo infinito, ma alla fine il bambino è venuto alla luce: dopo la firma dell’eurofobo presidente ceco Klaus – che ha espresso la sua contrarietà fino all’ultimo momento ma, dopo la luce verde della Corte costituzionale, non ...
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(ceco Praha; ted. Prag) Città della Repubblica Ceca (1.291.552 ab. nel 2018), capitale dello Stato, situata in un’area collinare, compresa tra i 190 e i 380 m s.l.m., lungo il corso del fiume Moldava (ceco Vltava), in posizione centrale nell’ampio...
Slavista ceco (Nové Dvory, Tábor, 1855 - Praga 1939). Autore di studî sulla mitologia slava, sull'antico dramma ceco, sul romanzo ceco moderno, sulla letteratura del risorgimento ceco. Il suo lavoro principale sono i tre volumi Slovanské literatury...