lucernario2
lucernàrio2 (meno com. lucernare o lucernale) s. m. [dal lat. tardo lucernarium, e (hora) lucernalis, der. di lucerna «lucerna», come calco del gr. λυχνικόν, che aveva lo stesso sign.]. – [...] , solo nella liturgia ambrosiana. Il termine è stato reintrodotto nella liturgia romana per indicare il rito iniziale della celebrazione della veglia pasquale la sera del sabato santo: comprende la benedizione del fuoco e del cero pasquale e la ...
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concordato
s. m. [part. pass. sostantivato di concordare]. – 1. Convenzione, accordo che viene stipulato fra due parti, siano esse persone private, enti, o stati. In partic., in diritto: a. C. fallimentare, [...] il regime della proprietà ecclesiastica e il suo trattamento fiscale), e di carattere misto (come, per es., la celebrazione del matrimonio ai fini degli effetti civili). Per antonomasia, il Concordato, quello stipulato nel 1929 (e successivamente ...
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serviente
serviènte s. m. [dal lat. serviens -entis, part. pres. di servire «servire»]. – In passato, denominazione (anche inserviente) del chierico o laico che prestava servizio all’altare durante la [...] celebrazione della messa (attualmente si preferiscono le denominazioni ministrante e ministro). In epoca medievale, il termine serviens designava soprattutto persone addette a pubblici servizî, con il sign. di «famiglio» (del comune), di «bidello» ( ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] che appariva un tempo nel congedo militare. e. Servir messa, del chierico o laico che durante la celebrazione della messa assiste il celebrante, compiendo quegli uffici (all’altare o come lettore, ecc.) che sono richiesti dal rito liturgico. f. Nel ...
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abaco
àbaco s. m. [dal lat. abăcus, gr. ἄβαξ -ακος «tavoletta»] (pl. -chi). – 1. a. Tavoletta rettangolare usata dagli antichi per eseguire i calcoli; quello dei Romani, per es., portava due serie di [...] più spesso detto credenza, su cui vengono posati, nel presbiterio, i vasi sacri e gli altri oggetti liturgici per la celebrazione della messa. 3. a. In architettura, tavola, in genere quadrangolare, che termina superiormente il capitello degli ordini ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] dei giornali, della radio, della televisione. c. Nel linguaggio eccles., atto di culto: s. sacerdotale; s. religioso; s. funebre, celebrazione di una cerimonia religiosa per un defunto; s. divino, lo stesso che ufficio divino (v. ufficio, n. 3 a). d ...
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pitiade
pitìade s. f. [dal gr. πυϑιάς -άδος]. – Presso gli antichi Greci, lo spazio di quattro anni intercorrente tra una celebrazione e l’altra delle feste pitiche, a partire dall’anno 582 a. C. (da [...] quando, cioè, tali feste, che originariamente si svolgevano ogni otto anni, divennero quadriennali) ...
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bellosguardo
s. m. [comp. di bello e sguardo] (pl. beglisguardi). – Luogo da cui si gode un bel panorama; è anche frequente come toponimo (nome di un centro in provincia di Salerno, ecc.; particolarmente [...] nota, per la celebrazione che ne fa il Foscolo nelle Grazie, la località collinare con questo nome a sud-ovest di Firenze). ...
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celebrativo
agg. [der. di celebrare]. – Che tende a celebrare, a esaltare, a glorificare: discorso c.; francobollo c., emesso per la celebrazione di un avvenimento. ...
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piviale
(ant. pieviale) s. m. [lat. pluviale, propr. «mantello da pioggia», neutro sostantivato dell’agg. pluvialis: v. pluviale1]. – 1. Ampia veste liturgica di stoffa pregiata, di forma semicircolare, [...] 7° e l’8° sec., è attualmente usata fuori della Messa, come nelle benedizioni, consacrazioni e processioni, nella solenne celebrazione dell’Ufficio divino e di alcuni sacramenti (per es., il battesimo) e anche nelle esequie. 2. estens. Mantello ampio ...
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L'uso di distinguere il tempo in varie suddivisioni e di celebrare con speciali riti il giorno che segna il punto di divisione di un periodo dall'altro, si riscontra in tutti i gruppi umani. Esso corrisponde, presso i primitivi, all'istinto...
OGNISSANTI
Nicola Turchi
. È la celebrazione liturgica di tutti i santi, martiri e confessori, e cade il 1° novembre.
La chiesa antiochena celebrava già in antico la memoria di tutti i martiri la prima domenica dopo la Pentecoste, uso che...