trittico
trìttico s. m. [dal gr. τρίπτυχος «triplice, piegato in tre», comp. di τρι- «tre» e πτυχή «piega»] (pl. -ci). – 1. In Roma antica, e in Grecia, elemento scrittorio largamente usato per note [...] ’espatrio, il rimpatrio provvisorio e il rimpatrio definitivo). c. In filatelia, gruppo di tre francobolli ispirati alla celebrazione o commemorazione di uno stesso personaggio, luogo, avvenimento, ecc.: il prezioso t. del centenario della spedizione ...
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orgiasmo
s. m. [dal gr. ὀργιασμός, der. di ὀργιάζω «celebrare le orge»]. – Nell’antica Grecia, celebrazione delle cerimonie dei misteri, spec. quelli di Dioniso, durante i quali l’azione sacra raggiungeva [...] un entusiasmo parossistico; per estens., ogni manifestazione religiosa di carattere tumultuoso, sfrenato, e anche licenzioso ...
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proclamare
v. tr. [dal lat. proclamare, comp. di pro-1 «davanti» e clamare «gridare»]. – Annunciare, dichiarare in forma ufficiale e solenne: p. un editto; p. la vittoria; p. la fine di un regime; instaurare: [...] : insiste a proclamarsi innocente; chi può senza cieca presunzione ... proclamarsi senza peccato ...? (Borgese). Nel linguaggio della Chiesa, leggere ad alta voce dall’ambone il Vangelo o passi delle Scritture durante una celebrazione liturgica. ...
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assemblea
assemblèa s. f. [dal fr. assemblée, der. di assembler: v. assembrare1]. – 1. a. Riunione di persone per discutere o deliberare su affari di interesse comune o collettivo (a. degli studenti, [...] . regionale siciliana), o quelle elettorali. 2. Nella liturgia cattolica, riunione della comunità dei fedeli per assistere alla celebrazione della messa o ad altra funzione sacra. 3. In marina, adunanza giornaliera dell’equipaggio delle navi militari ...
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chinea
chinèa s. f. [dal fr. haquenée (cfr. l’ital. ant. acchinèa o achinèa), che è dall’ingl. medio hakeney, dal nome di un paese del Middlesex ora detto Hackney]. – Cavallo o mulo da sella, cavalcatura: [...] Paolo), con una solenne cavalcata e con l’erezione spesso di una imponente «macchina», cioè costruzione, di cartapesta sul luogo della cerimonia (celebrazione o festa della ch., e nell’uso degli storici e degli storici dell’arte anche assol. chinea). ...
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rubrica
rubrìca (meno corretto rùbrica) s. f. [dal lat. rubrīca «ocra rossa», der. di ruber «rosso»]. – 1. a. Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume [...] bianca, o album). d. Nella liturgia cristiana latina, ognuna delle norme rituali dei libri liturgici che regolano la celebrazione e l’ordinato svolgimento degli atti sacri, così chiamate dal sec. 14° perché scritte in rosso per distinguerle dalle ...
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ricorrenza
ricorrènza s. f. [der. di ricorrere]. – 1. Il fatto di ricorrere, cioè il ritorno periodico di un avvenimento a determinati intervalli di tempo: r. cicliche; r. di un fatto, di un fenomeno; [...] r. di una festività, di una commemorazione; la festività stessa, o la celebrazione ricorrente: nella fausta r. del genetliaco del Sommo Pontefice; in questa solenne r.; la r. del Natale, della Pasqua; festeggia tutte le r., civili e religiose. In ...
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spogliazione
spogliazióne s. f. [der. di spogliare]. – Variante meno com. di spoliazione nel suo sign. classico, ma più frequente di questo (anche per evitare ambiguità) nella locuz. spogliazione degli [...] nella liturgia cattolica, indica il rito e la cerimonia con cui, nella solenne messa vespertina del giovedì santo, il sacerdote, terminata la funzione, spoglia l’altare, ne toglie cioè la tovaglia e quanto era servito per la celebrazione eucaristica. ...
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obito
òbito s. m. [dal lat. obĭtus -us, der. di obire «andare verso» (nella locuz. obire mortem, obire diem supremum «morire»)]. – 1. letter. raro. Morte, decesso (in tale sign., nel linguaggio medico, [...] è usata talvolta la forma lat. obitus). 2. Nel linguaggio eccles., costituzione di un fondo per la celebrazione di funzioni religiose nell’anniversario della morte (in obitu, e di qui il nome) di chi ha fatto un lascito per sopperire alle spese di ...
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segavecchia
segavècchia s. f. [comp. di segare e del s. f. vecchia]. – Nome pop. dato in qualche regione alla celebrazione del giorno di mezza quaresima, per l’usanza di portare in giro in quel giorno [...] un fantoccio di megera detto la Vecchia, che viene poi segato (o bruciato) ...
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L'uso di distinguere il tempo in varie suddivisioni e di celebrare con speciali riti il giorno che segna il punto di divisione di un periodo dall'altro, si riscontra in tutti i gruppi umani. Esso corrisponde, presso i primitivi, all'istinto...
OGNISSANTI
Nicola Turchi
. È la celebrazione liturgica di tutti i santi, martiri e confessori, e cade il 1° novembre.
La chiesa antiochena celebrava già in antico la memoria di tutti i martiri la prima domenica dopo la Pentecoste, uso che...