epaticheepàtiche s. f. pl. [lat. scient. Hepaticae, femm. pl. dell’agg. lat. hepatĭcus «epatico», perché qualche specie era usata nelle malattie di fegato]. – Classe di piccole piante briofite, con [...] il tallo appiattito, frondoso e ramificato dicotomicamente oppure differenziato in caulidio e fillidî; gli sporangi, privi di columella, producono, oltre alle spore, particolari cellule allungate (elateri) che favoriscono la dispersione delle spore. ...
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epatocellulare
agg. [comp. di epato- e cellulare]. – Relativo alle celluleepatiche; che è connesso a un’alterazione di tali cellule: ittero epatocellulare. ...
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elaborato
agg. e s. m. [part. pass. di elaborare]. – 1. agg. Che ha subìto un’attenta o appropriata elaborazione: un progetto diligentemente, profondamente, non sufficientemente e.; un discorso, un articolo, [...] i vasi cribrosi. 2. s. m. a. In biologia, il prodotto dell’attività di un organo: l’e. delle celluleepatiche è la bile. b. Nel linguaggio scolastico, cómpito, componimento eseguito e presentato da ogni singolo alunno (o candidato a concorso ...
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binucleato
agg. [comp. di bi- e nucleo]. – In biologia, di cellula provvista di due nuclei: per es., la cellula dei protozoi ciliati, alcune celluleepatiche, ecc. ...
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coleretico
colerètico agg. e s. m. [comp. di cole- e tema del gr. ἐρέσσω o ἐρέττω «muovere, spingere»] (pl. m. -ci). – In medicina e farmacologia, di sostanza o farmaco che stimola la secrezione della [...] bile da parte delle celluleepatiche (sono tali la bile stessa, l’acido deidrocolico, gli estratti di boldo e di rabarbaro, gli olî essenziali di menta e rosmarino). ...
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epatotossina
s. f. [comp. di epato- e tossina]. – Genericam., tossina dotata di particolare affinità elettiva per le celluleepatiche, in cui determina alterazioni più o meno gravi. ...
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cirrosi
cirròṡi s. f. [dal lat. scient. cirrhosis, der. del gr. κιρρός «giallastro», termine coniato (1805) dal medico fr. R.-Th.-H. Laënnec (fr. cirrhose)]. – Malattia del fegato (detta anche c. epatica), [...] consistente in una degenerazione progressiva delle celluleepatiche, con ipertrofia e indurimento delle fibre connettivali (fibrosi) e loro successiva retrazione, per cui l’organo subisce gravi alterazioni strutturali, si deforma, si indurisce e si ...
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iperprodurre
(iper-produrre), v. tr. Produrre in eccesso. ◆ Come è iniziata la vostra avventura? «Era il 1987: è cominciato tutto grazie a tre aziende agricole della media Val Pellice interessate non [...] . 48, Cronaca di Torino) • il nuovo marcatore, una variante proteica dello Squamous Cell Carcinoma Antigen, è iperprodotto dalle cellule tumorali epatiche ma non da quelle sane. (Eugenio Occorsio, Repubblica, 29 marzo 2004, Affari & Finanza, p. 8 ...
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Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, sono i materiali costitutivi degli organi...
Patologo (Sonthofen 1872 - Francoforte sul Meno 1908). Svolse una notevole attività di ricerca nel campo della biologia - a Monaco nell'Istituto di K. Kuppfer, a Napoli presso la Stazione zoologica e a Halle sotto la guida di W. Roux - e in...