blastoftoria
blastoftorìa s. f. [comp. di blasto- e del gr. ϕϑορία «dissolvimento», der. di ϕϑείρω «distruggere»]. – In medicina, presenza di alterazioni degenerative nelle cellulegerminali di animali [...] (e particolarm. della specie umana), provocate da varî processi patogeni, tossici (saturnismo, alcolismo, abuso di stupefacenti, ecc.) o tossinfettivi, senza mutazioni a carico del patrimonio genetico, ...
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idiozoma
idiożòma s. m. [comp. di idio- e del gr. ζῶμα «fascia»] (pl. -i). – In biologia, involucro compatto che nelle cellulegerminali maschili (spermatogonî e spermatociti) di molti animali racchiude [...] il centrosoma; è particolarmente voluminoso negli insetti ...
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pangenesi
pangèneṡi s. f. [dall’ingl. pangenesis, comp. di pan- e genesis «genesi»]. – In biologia, teoria formulata da Ch. R. Darwin (1868) per spiegare il meccanismo dell’eredità, secondo la quale [...] particella elementare dell’organismo si distaccano piccole gemmule che conservano i caratteri delle parti di provenienza e che confluiscono nelle cellulegerminali in modo che i caratteri di ciascun individuo possano essere trasmessi alla progenie. ...
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sterilita
sterilità s. f. [dal lat. sterilĭtas -atis, der. di sterĭlis «sterile»]. – Qualità, condizione di ciò che è sterile, nei varî usi dell’aggettivo. 1. a. In biologia, l’inettitudine, in individui [...] o animali) in età normalmente feconda, a concepire o fecondare, dovuta a molteplici cause: mancata produzione di cellulegerminali (spermatozoi e ovuli), assente o insufficiente o anomala vitalità da parte di queste, impervietà o altre malformazioni ...
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apomeiotico
apomeiòtico agg. [der. di apomeiosi] (pl. m. -ci). – In biologia, relativo a apomeiosi; in partic., ibridi a., ibridi interspecifici sterili, nei quali non hanno luogo le divisioni di maturazione [...] delle cellulegerminali e le cui gonadi contengono perciò soltanto spermatogonî od oogonî. ...
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gonodotto
gonodótto s. m. [comp. di gono- e -dotto]. – In biologia, denominazione generica dei condotti attraverso cui giungono all’esterno i gameti o cellulegerminali, cioè il dótto deferente nel maschio [...] e l’ovidotto nella femmina ...
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redia
rèdia s. f. [dal nome dello scienziato e scrittore F. Redi (1626-1698)]. – In zoologia, stadio larvale del ciclo biologico dei platelminti trematodi digenei che si sviluppa nel primo ospite intermedio [...] di una ventosa boccale, di una faringe muscolosa e di un intestino semplice; nella cavità interna si sviluppano cellulegerminali che possono dare origine sia ad altre redie sia al successivo stadio larvale, denominato cercaria, che abbandona l ...
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gametogenesi
gametogèneṡi s. f. [comp. di gamete e -genesi]. – In biologia, il processo di formazione dei gameti, che si distingue in spermatogenesi e ovogenesi, a seconda che dalle primitive cellule [...] germinali (protogonî), simili nei due sessi, abbiano origine, dopo ripetute divisioni mitotiche e meiotiche, gli spermî o le uova. ...
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germigeno
germìgeno agg. [comp. di germe e -geno]. – In biologia, detto del protoplasma da cui traggono origine, in animali e piante pluricellulari, le cellule riproduttrici o germinali. ...
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modificazione
modificazióne s. f. [dal lat. tardo modificatio -onis]. – 1. L’azione di modificare e il suo effetto; parziale trasformazione introdotta o subìta da qualche cosa nel suo modo di essere: [...] fisiologici e che, a differenza della mutazione, non dipende da variazioni del patrimonio genetico delle cellule (sia somatiche sia germinali) e non è quindi trasmissibile ereditariamente. 2. Nel linguaggio filosofico (e particolarm. in Spinoza), lo ...
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cellule staminali neurali
Popolazione di cellule multipotenti presenti nell’embrione, capaci di autorinnovarsi e di generare i tre principali tipi di cellule che costituiscono il cervello adulto (neuroni, astrociti e oligodendrociti). Il cervello...