b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] nei paesi latini esso è in uso tra gli organari per distinguere graficamente la canna d’organo o le corde di cembalo o pianoforte corrispondenti a un si bemolle); nelle partiture musicali, è abbrev. di Basso. In biochimica, vitamine del complesso (o ...
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tasto
s. m. [der. di tastare]. – 1. Il tastare, quasi esclusivam. nell’espressione avv. al t., tastando: riconoscere qualche cosa al t.; andare al t., camminare tastando il terreno col bastone o le pareti [...] preme con il dito per mettere in moto il meccanismo che produce la nota voluta: scorrono più lente sopra i t. [del cembalo] le dita (Foscolo). Nei pianoforti moderni i tasti che producono i suoni naturali sono più lunghi e sono rivestiti di avorio o ...
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vocale1
vocale1 agg. [dal lat. vocalis «sonoro, dotato di voce», der. di vox vocis «voce»]. – 1. poet. Sonoro, risonante: Quella soave melodia che posa Secreta ne’ v. alvei del legno Flebile e lenta [...] all’aure s’aggira (Foscolo), del cembalo; dotato di voce, parlante: la vocal tomba di Merlino (Ariosto); per estens., canoro, poetico: Tanto fu dolce mio v. spirto ... (Dante, introducendo a parlare il poeta latino Stazio); Are così a Bellona, Un ...
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intavolatura1
intavolatura1 s. f. [der. di intavolare]. – 1. ant. L’operazione d’intavolare, nel sign. proprio e negli usi fig. 2. In musica, nome generico delle notazioni praticate nei diversi paesi [...] aggiunta alle note (che in quest’ultimo caso si restringevano a simboli di durata). Per estens., il nome fu dato a notazioni, spec. di musiche per organo o cembalo, che dalla normale non differivano se non per il diverso numero delle linee del rigo. ...
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ballonchio
ballónchio s. m. [der. di ballo], ant. – Sorta di ballo contadino: era quella che meglio sapeva sonare il cembalo ... e menar la ridda e il b. (Boccaccio). ...
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chimes
‹čàim∫› s. pl., ingl. [propr. «campane», pl. di chime, prob. der. del lat. cymbălum «cembalo»], usato in ital. al masch. – Strumento musicale formato da una serie di campane di grandezza crescente, [...] le quali realizzano una successione diatonica, ma includono anche la quarta aumentata e la settima minore per agevolare la modulazione rispettivamente alla dominante e alla sottodominante ...
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ridda
s. f. [der. di riddare]. – 1. Tipo di ballo antico di più persone che giravano in tondo tenendosi per mano e cantando: fare una r.; guidare o menare la r.; era quella che meglio sapeva sonare il [...] cembalo ... e menar la r. (Boccaccio). 2. fig. Movimento disordinato, agitato, convulso di molte persone o cose, anche astratte: una r. di maschere ballava e cantava per le vie del centro; r. infernale, sfrenata; la r. degli affari, dei miliardi; nei ...
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diferencia
‹diferéntħia› s. f., spagn. (propr. «differenza»). – Componimento musicale a variazioni molto elaborate, spesso a carattere virtuosistico, per organo o per cembalo, coltivato spec. nella Spagna [...] cinquecentesca ...
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rincartare
v. tr. [comp. di r- e incartare]. – 1. Incartare di nuovo; o, con valore intens., incartare strettamente o con cura. 2. raro. Cambiare, rimettere la carta, o materiali simili alla carta: in [...] iscambio delle cinque lire le fece il prete r. il cembal suo (Boccaccio), fece cioè rimettere la cartapecora al suo cembalo. ...
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zimbello
zimbèllo (o żimbèllo; ant. cimbèllo) s. m. [dal provenz. cembel «piffero» (che è il lat. *cymbellum, dim. di cymbălum: v. cembalo)]. – 1. a. Allettamento usato nelle tese di caccia e di uccellagione, [...] consistente generalmente in uccelli vivi che con la loro presenza e i loro svolazzi servono a indurre quelli liberi a calare negli appostamenti. Sono uccelli imbracati o accodati e legati a verghette o ...
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Strumento musicale, costituito da due piastre metalliche di forma circolare, più o meno convessa, e talvolta persino emisferica. Si suonava percuotendo l'una contro l'altra le due piastre, munite di manichi o di fori da cui si facevano passare...
PLATTI, Giovanni
Fausto Torrefranca
Compositore, tenore e virtuoso di varî strumenti (oboe, violino, cembalo e forse anche violoncello), di famiglia probabilmente bergamasca, nacque intorno al 1690, se non prima, e morì a Würzburg nel 1762....