insultare
v. tr. e intr. [dal lat. insultare, comp. di in-1 e saltare, propr. «saltare su, o contro»]. – 1. tr. Recare volontariamente grave offesa a una persona e alla sua dignità con parole ingiuriose, [...] compl. di termine): i. ai vinti, ai caduti; avresti veduto ... altri impetuosamente i. agl’inimici (Guicciardini); Alle incolpate ceneri Nessuno insulterà (Manzoni). Con uso assol. e in senso fig., poet.: se pia la terra ... sacre le reliquie renda ...
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olla
òlla s. f. [dal lat. olla, forma pop. per aulla o aula; la voce sopravvive, come ereditaria, in alcuni dial. settentr.]. – 1. a. letter. Pentola di terracotta: vasi vi son che chiaman olle, Che [...] (travertino, terracotta, vetro, alabastro, marmo, ecc.) usato sin dalla preistoria e lungo tutta l’antichità classica per raccogliere le ceneri del defunto, il cui nome in età storica era spesso scritto sulla pancia o sul coperchio del vaso. 2. In ...
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diagenesi
diagèneṡi s. f. [comp. di dia- e -genesi]. – In petrografia, insieme dei processi di trasformazione fisici e chimici (costipazione, cementazione, dissoluzione e ricristallizzazione) che i sedimenti [...] o per scambî chimici in profondità, connessi con la presenza di acque interstiziali, passando dall’iniziale stato incoerente a una compattezza litoide; così, per es., dalle sabbie si formano le arenarie, dalle ceneri e lapilli vulcanici i tufi. ...
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molle
mòlle agg. [lat. mŏllis]. – 1. a. Che cede al tatto o alla pressione; si contrappone direttamente a duro, ed è quindi sinon. di tenero, morbido, soffice, comune però solo in determinate locuz.: [...] ombra, temperata, che dà refrigerio: Stassi cheto ogni augello all’ombra m. (Ariosto); di fiori odorata arbore amica Le ceneri di m. ombre consoli (Foscolo). d. Privo di forza, di energia, di virilità, quindi fiacco, debole: animo, indole, carattere ...
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chiocciolaio2
chiocciolàio2 s. m. [der. di chiocciola, come traduz. del fr. escargotière, der. di escargot «chiocciola»]. – In paletnologia, deposito formato da ceneri e abbondanti gusci di molluschi, [...] situato all’aperto o in grotte, particolarm. in Algeria e Tunisia ...
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polve
pólve s. f. [dal nomin. del lat. pulvis -vĕris]. – Forma poet. per polvere. In senso proprio: Sotto il ferro nemico nella polve Cadran distesi (V. Monti); E fumo e p., e lucicar di spade (Leopardi); [...] fig., i resti mortali, le ceneri: fu temuto Su la p. degli avi il giuramento (Foscolo); o il corpo stesso dell’uomo: l’alma dentro a vostra p. (Dante). ...
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incinerazione
incinerazióne s. f. [dal lat. mediev. incineratio -onis; v. incinerare]. – 1. letter. L’operazione di ridurre in cenere, per combustione, sostanze organiche (più com. incenerimento). In [...] di debbio. 2. In etnologia, uso funerario consistente nella combustione completa della salma, i cui residui sono costituiti dalle sole ceneri che possono venire disperse o essere raccolte in un’urna; in senso lato, il termine è usato come sinon. di ...
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giorno
giórno s. m. [lat. tardo diŭrnum (tempus), dall’agg. diurnus «giornaliero», der. di dies «giorno»]. – 1. In astronomia, intervallo di tempo entro il quale la rotazione della Terra attorno al proprio [...] . del Signore, la domenica; g. festivo, g. feriale; con riferimento a ricorrenze: il g. di Natale, di Pasqua, il g. delle Ceneri, il primo g. di Quaresima. Per il g. liturgico, nella terminologia eccles., v. liturgico; per mezzo g., come locuz. usata ...
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gastrosofo
s. m. Chi coltiva le conoscenze e la degustazione dei cibi, ispirandosi ai princìpi della gastrosofia. ◆ Cosa le piace di Brillat-Savarin, che in fondo è stato il primo gastrosofo moderno? [...] gastrosofo parte-salernitano [testo] […] E ora il gastrosofo sconfitto [Antonio Vacca] risorge come maccheronica fenice dalle proprie ceneri con questo «Senza provincialismi» in cui inanella recensioni e riflessioni. (An[tonio] Fi[ore], Corriere del ...
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rio1
rio1 agg. e s. m. [lat. reus: v. reo1], poet. – 1. agg. Reo, colpevole; soprattutto negli usi fig., avverso, perverso, malvagio: Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento [...] (Dante); aprì con rio consiglio Novo a beltà periglio (Foscolo); dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola (Manzoni). 2. s. m. Nell’uso ant., con valore neutro, reità, colpa, peccato: ma sente Che glie despiace onne rio (Iacopone); per null’altro ...
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Giurista e uomo politico (Bologna 1827 - ivi 1898); prof. di materie giuridiche all'univ. di Bologna (1853-1888), deputato radicale dal 1869 e senatore dal 1889. Tra le sue opere: Studi di diritto romano. Diritto delle obbligazioni (1856) e...
È il mercoledì dopo la domenica di quinquagesima, che nel rito romano fin dai tempi di S. Gregorio Magno (590-604) inizia il digiuno quaresimale e che perciò venne detto anche in capite ieiunii. Il nome fu preso dalla funzione dell'imposizione...