punto telefonico
loc. s.le m. Centro telefonico pubblico, spesso particolarmente attrezzato per le chiamate internazionali. ◆ Queste informazioni saranno diffuse tramite una rete di punti di accesso [...] internet, collocati in luoghi ad alta frequenza di cittadini immigrati, quali punti telefonici, ristoranti, sedi delle comunità, negozi. (Magdi Allam, Repubblica, 8 agosto 1999, p. 14, Politica estera) ...
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intervallo
s. m. [dal lat. intervallum, comp. di inter «tra» e vallus «palo»; propr. «spazio tra due pali»]. – 1. In senso locale, lo spazio, la distanza che intercorre fra due oggetti, fra due persone, [...] e sim.); seguire, seguirsi, succedersi a i. regolari; nelle chiamate interurbane, il telefono squilla a i. più brevi; in (con a minore di b), l’insieme dei numeri compresi tra a e b: centro dell’i., il numero (a + b)/2; ampiezza dell’i., il numero ...
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energia
energìa s. f. [dal lat. tardo energīa, gr. ἐνέργεια, der. di ἐνεργής «attivo», da ἔργον «opera»]. – 1. a. Vigore fisico, spec. dei nervi e dei muscoli, potenza attiva dell’organismo; con questo [...] determinabile e potenziale (δύναμις); per Leibniz, l’essenza della monade, centro dinamico, e la causa interiore dei suoi mutamenti. 3. a. In o nucleari (nei confronti di questi sono anche chiamate fonti alternative di e., mentre nel linguaggio ...
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antisuicidio
(antisuicidi, anti-suicidi), agg. Finalizzato a scoraggiare e impedire ogni tentativo di suicidio. ◆ Il telefono antisuicidi non ha più il telefono. O meglio, riesce ancora a ricevere le [...] chiamate, ma non ha più i mezzi per garantire accoglienza e sostegno a chi, per depressione o disperazione, manifesta intenzioni toccare i volti delle copertine dei giornali nelle vie del centro, salvo tornare la sera in una periferia che massifica ...
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sala1
sala1 s. f. [dal longob. sala «edificio a una sola stanza; dimora (anche di contadini)»]. – 1. a. Ambiente di una certa ampiezza in abitazioni e in edifici e complessi pubblici e privati, destinato [...] telematiche e un centralino telefonico, a cui confluiscono le chiamate di servizio e le richieste di intervento da parte di un film; nella televisione, s. di regìa, il centro operativo dello spettacolo televisivo, costituito da uno o più ambienti in ...
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phone center
‹fóun sèntë› locuz. ingl. (propr. «centro [center] per telefonare [phone]»; pl. phone centers ‹… sèntë∫›), usata in ital. come s. m. – Locale pubblico dotato di cabine telefoniche, gestito [...] da immigrati extracomunitarî e la cui utenza è generalm. di nazionalità straniera, in cui si possono effettuare chiamate (spec. internazionali) a tariffe vantaggiose; accanto alle postazioni telefoniche accoglie spesso anche servizi di fotocopiatura ...
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cultista
agg. e s. m. e f. Aderente a clan nati e sviluppatisi in Nigeria che esercitano attività criminali in patria e nei Paesi di emigrazione. ♦ Per la prima volta, la Dia nella relazione semestrale [...] confraternite cultiste si stanno espandendo soprattutto nei terreni vergini del Centro-Nord: Torino, Bologna, Ferrara, Mestre. […] Non tutti , 17 febbraio 2019, R: Criminalità).
Dall’ingl. cultist (‘seguace di confraternite nigeriane chiamate Cult’). ...
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Il call center (o call centre, in italiano centro chiamate) è la struttura preposta alla gestione delle chiamate di un’azienda (in entrata e/o in uscita) da parte di operatori specializzati o risponditori automatici. I c. c. possono avere come...
Centro della Spagna occidentale, in Estremadura (prov. di Cáceres).
Il santuario della Madonna di G. fu fondato da Alfonso XI di Castiglia nel 1340. Tra la fine del 14° sec. e il 15° fu completata la chiesa gotica e si costruirono il chiostro...