offuscare [dal lat. tardo offuscare, der. di fuscus "fosco, nero", col pref. ob-] (io offusco, tu offuschi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [rendere fosco: grosse nuvole offuscano il cielo] ≈ (lett.) adombrare, (lett.) [...] . 3. (fig.) [privare di chiarezza, di lucidità e sim.: il vino gli aveva offuscato il cervello] ≈ annebbiare, appannare, rannuvolare. ↑ ottenebrare, ottundere. ↔ schiarire, snebbiare. ↑ acuire, aguzzare. ■ offuscarsi v. intr. pron. 1. [diventare ...
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intelligenza /intel:i'dʒɛntsa/ (ant. intelligenzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre "intendere"]. - 1. a. [facoltà d'intendere e di ragionare: persona di scarsa, grande i.] ≈ (fam.) [...] , stolidità, stoltezza, stupidità. 2. (estens.) [persona dotata di notevoli capacità intellettuali: era una delle migliori i. del suo tempo] ≈ cervello, (scherz.) cranio, ingegno, intelletto, mente, testa. ↑ genio. ↔ nullità, zero. [⍈ PENSARE] ...
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rompere /'rompere/ [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). - ■ v. tr. 1. a. [dividere qualche cosa in due o più parti: r. un ramo] ≈ spaccare, spezzare. b. [...] la testa) [impegnarsi nella ricerca di una difficile soluzione e sim.] ≈ arrovellarsi (il cervello), impazzire, lambiccarsi (o stillarsi) il cervello, scervellarsi; rompersi la schiena [lavorare a opere pesanti o impegnative] ≈ sfacchinare, sgobbare ...
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uomo /'wɔmo/ (ant. o pop. omo /'ɔmo/) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini). - 1. a. (paleont.) [specie del genere Homo, cui appartiene l'essere umano] ≈ Homo Sapiens. b. (antrop.) [essere vivente altamente [...] della mascolinità si ricorre allo sp. macho, che ha dato luogo anche al der. machismo: un macho tutto muscoli e poco cervello; l’autoironia è un ottimo antidoto contro il machismo. Sinon., solitamente iron., di maschio sono duro (che sottolinea l ...
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calmo agg. [der. di calmare]. - 1. [detto spec. del mare, che è in stato di calma] ≈ in bonaccia, quieto, tranquillo. ↔ mosso. ↑ agitato, burrascoso, impetuoso, tempestoso. 2. a. (estens.) [di luogo, caratterizzato [...] volg., sono almeno dare fastidio, dare sui nervi, far diventare matto, far perdere le staffe, far salire il sangue al cervello, mandare al manicomio, mandare su tutte le furie. Oppure i verbi indispettire, infastidire o spazientire (per lo più per ...
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saturo /'saturo/ agg. [lat. satur -ŭra -ŭrum "sazio, pieno"]. - 1. (ant.) [completamente soddisfatto nel bisogno di cibo] ≈ e ↔ [→ SAZIO (1. a)]. 2. (chim.) [di soluzione la cui concentrazione in un determinato [...] il massimo valore possibile] ↔ insaturo. 3. (estens.) [che è pieno al punto da non sopportare ulteriori aggiunte, anche fig.: avere il cervello s. di date] ≈ colmo, ricolmo, stracolmo, traboccante, zeppo. ‖ carico, stracarico. ↔ sgombro, vuoto. ...
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pensante agg. [part. pres. di pensare]. - [che pensa, che ha la facoltà di pensare: l'uomo è un essere p.] ≈ ragionevole, raziocinante, razionale. ↔ bruto, irragionevole, irrazionale, istintivo. ● Espressioni: [...] testa pensante → □. □ testa pensante [persona intelligente] ≈ cervello, mente. ↑ genio, ingegno. ↔ (fam.) testa di cavolo (o di legno o di rapa o, volg., di cazzo). ...
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pensare [dal lat. pensare, intens. di pendĕre "pensare"] (io pènso, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. [assol., esercitare l'attività del pensiero: agire senza p.] ≈ meditare, ponderare, ragionare, riflettere. [...] Kant; il pensiero neoclassico). Oppure, infine, può essere usato, scambiando il contenuto col contenitore, come sinon. di cervello,mente,testa: sa leggere nel pensiero; vorrei sapere cos’ha nella testa. Intelletto e intelligenza, differentemente da ...
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pensiero /pen'sjɛro/ s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare "pensare"]. - 1. a. [attività mentale che consente all'uomo di elaborare concetti] ≈ intelletto, intelligenza, ragione, raziocinio. [...] b. (estens.) [insieme delle facoltà intellettive: rivolgere il p. a qualcuno; riandare col p. al passato] ≈ cervello, mente, testa. 2. (filos.) [attività speculativa propria di un pensatore, di un movimento, di un'epoca: il p. illuministico] ≈ ...
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Fabio Rossi
bello. Finestra di approfondimento
Piacere estetico - Tra gli agg. che designano una sensazione di piacere estetico, b. (col suo contr. brutto) è forse quello dall’area semantica più ampia [...] brutta gente). Se si parla di acutezza, si può dire di una persona che ha (o è) un bell’ingegno, una b. testa, un bel cervello e sim.; in questo caso b. è sinon. di acuto, fine, pronto, vivace e si contrappone a ottuso o tardo ma non a brutto.
Anche ...
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In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, quella che corrisponde al proencefalo e che, tramite il mesencefalo, si continua con il tronco dell’encefalo.
Anatomia umana
Il c. ha forma di ovoide incompleto (fig. 1) con una superficie supero-laterale...
cervello
Napoleone Eugenio Adamo
. In senso proprio e materiale il vocabolo ricorre all'inizio dell'episodio del conte Ugolino (If XXXII 129): e come 'l pan per fame si manduca, / così 'l sovran li denti a l'altro pose / là 've 'l cervel...