ramificare
v. intr. [dal lat. mediev. ramificare, der. di ramus «ramo»] (io ramìfico, tu ramìfichi, ecc.; aus. avere). – Produrre rami: molti alberi ramificano meglio dopo la potatura. Nell’intr. pron., [...] o si estende in rami, in linee o fasce disposte come i rami di un albero: le corna ramificate del cervo; marmo ramificato; con sign. specifico, in botanica, peli ramificati (o ramosi), quelli pluricellulari con ramificazione (per es., i peli di ...
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selvatico
selvàtico (tosc. e region. salvàtico) agg. [lat. silvatĭcus (lat. volg. salvatĭcus), der. di silva «selva»] (pl. m. -ci, ant. o dial. -chi). – 1. a. Di pianta, che nasce spontaneamente e cresce [...] , in quella per istarvi quella notte si mise (Boccaccio). 2. a. Di animale, che vive in libertà (contrapp. a domestico): il cervo è un animale s. (o che vive allo stato selvatico). Riferito direttamente al nome d’un animale, serve a distinguere la ...
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porcino
agg. e s. m. [lat. porcīnus, der. di porcus «porco»; non è nota la ragione dell’estensione del termine a nome del fungo, già presente in latino come (fungus) suillus]. – 1. agg. Di porco, di [...] e tondi, inespressivi, in un viso grasso; sguardo p.; espressione p.; muso p., simile al grugno di un porco. 2. In zoologia, cervo p., ruminante, sinon. di ielafo. 3. In botanica: a. Pan porcino: v. panporcino. b. Come s. m. (o anche agg., fungo ...
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porcocervo
porcocèrvo s. m. [comp. di porco e cervo]. – Babirussa, mammifero selvatico dei suidi vivente nell’isola di Celebes e nell’Arcipelago Malese. ...
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lama4
lama4 s. m. [dallo spagn. llama, voce quechua], invar. – 1. Mammifero ungulato domestico (Lama glama) della famiglia camelidi, diffuso dalle Ande cilene fino alla Terra del Fuoco: d’indole vivace, [...] corridore e saltatore agilissimo, ha la statura di un cervo, forme snelle, senza gobbe sul dorso, pelame lungo, soffice e lanoso, coda corta. 2. a. Lana pregiata ricavata dal pelo del lama, con la quale si ottengono tessuti molto soffici e caldi. b. ...
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bocervo
bocèrvo s. m. [comp. del lat. bos «bue» e cervus «cervo»]. – Grossa antilope, unica specie del genere boselafo (lat. scient. Boselaphus tragocamelus), di forme robuste ma agili, con profilo del [...] dorso scosceso e testa lunga e stretta; il maschio è grigio-bluastro intenso, la femmina fulvo-chiara. Il bocervo, noto anche come nilgau, è limitato all’India peninsulare, dove vive nella giungla in branchi ...
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damma
(o dama) s. f. [dal lat. damma e dama], letter. ant. – Daino, maschio o femmina: Sì si starebbe un cane intra due dame (Dante); non si vide mai cervo né damma Con tal desio cercar fonte né fiume [...] (Petrarca) ...
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squassare
v. tr. [lat. quassare (der. di quassus, part. pass. di quatĕre «scuotere»), col pref. s- intens.]. – 1. Scuotere, sbattere con violenza da una parte e dall’altra: dopo aver per giorni e giorni [...] mal nervoso (Verga). 2. Far sussultare il corpo convulsamente: essere squassato dal pianto, dal riso, dai singhiozzi, dalla tosse. Nel rifl., squassarsi, scuotersi, agitarsi violentemente: [il cervo] Si scrollò, si squassò, si svincolò (D’Annunzio). ...
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iperburocratico
(iper-burocratico), agg. Che soffoca o è soffocato da troppi vincoli burocratici. ◆ L’effetto di questo ibrido Stato-mercato si rivela al suo peggio, tuttavia, nella macchina che ha costruito, [...] , come mostra l’iperburocratica Costituzione approvata nel 2004 e stroncata dai referendum in Francia e Olanda. (Martino Cervo, Libero, 2 giugno 2005, p. 24, Cultura) • passiamo alle vicende dei medici: minacciati da limitazioni di prescrizioni ...
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trasformare
(ant. transformare) v. tr. [dal lat. transformare, comp. di trans- «trans-» e formare «dare forma»] (io trasfórmo, ecc.). – 1. Ridurre in forma diversa dalla primitiva, far mutare di figura [...] . Con la particella pron., come rifl. o intr., assumere forma e figura, struttura e funzione, diversa dall’originaria: in un cervo solitario e vago Di selva in selva ratto mi trasformo (Petrarca); la città si trasforma di giorno in giorno; quello che ...
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Famiglia di Mammiferi Artiodattili Ruminanti, comprendente 18 generi; di statura variabile da 33 cm a 2 m di altezza alla spalla; di solito il secondo e il quinto dito non toccano il terreno. In genere i maschi hanno corna ramificate (palchi),...
Coleottero (Lucanus cervus; v. fig.) della famiglia Lucanidi, lungo fino a 5 cm, il maschio è provvisto di mandibole eccezionalmente sviluppate e tubercolate, che ricordano i palchi del cervo. Vive in Europa nei boschi di querce.