esterovestizione
s. f. Il vestire qualcosa di uno stato giuridico estero, sottraendolo agli obblighi della legge nazionale di pertinenza. ◆ [Carlo] Giovanardi assicura che «verranno attivati tutti gli [...] accertamenti del caso in merito all’operazione di esterovestizione effettuata nel 1994 dall’onorevole [Cesare] Previti». Il ministro si riferisce proprio alla vendita fittizia della villa ad Ansedonia di cui aveva parlato lo stesso deputato di Forza ...
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eurobabele
(Eurobabele, EuroBabele, Euro-Babele), s. f. inv. Confusione, difficoltà di comprensione tra i Paesi membri dell’Unione europea; anche con significato estensivo. ◆ [tit.] A Milano l’eurobabele [...] e cartelli stradali. (Leonardo Coen, Repubblica, 14 aprile 2004, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. f. inv. antonomastico babele.
Già attestato nella Stampa del 23 ottobre 1997, p. 18, Estero (Cesare Martinetti). ...
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biblioteca
bibliotèca s. f. [dal lat. bibliotheca, gr. βιβλιο-
ϑήκη, comp. di βιβλίον «libro» e ϑήκη «deposito»]. – 1. Raccolta di libri per uso di studio, e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove [...] es., la B. storica (῾Ιστορικὴ βιβλιοϑήκη) di Diodoro Siculo, storia universale in 40 libri dalle origini al primo consolato di Cesare. 4. a. Titolo di collezioni di opere che trattano una determinata materia o temi affini, ma che possono essere anche ...
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nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione [...] nell’arte: la n. del corpo, delle braccia, del collo; Prometeo ... voleva sotto il diadema nascondere, come Cesare dittatore, la n. del capo (Leopardi), cioè la calvizie; vergognarsi, o non vergognarsi, della propria n., del fatto di essere nudo; n. ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] naturale, che nel disegno risulta bianco con opportune ombreggiature. c. In numismatica, nudo di Modena, moneta d’argento del duca Cesare d’Este coniata a Modena nel 1611, del valore di emissione di una lira modenese circa, così detto dal tipo del ...
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eurogiudice
s. m. Magistrato europeo. ◆ Oggi, invece, a denunciare il pericolo di un’Europa in mano agli euroburocrati (e agli eurogiudici di «forcolandia») sono le destre. Tutto ciò nel momento di massima [...] la prestazione. (Ivo Caizzi, Corriere della sera, 7 aprile 2008, p. 12, Cronache).
Composto dal confisso euro-2 aggiunto al s. m. giudice.
Già attestato nella Stampa del 12 novembre 1997, p. 21, Economia (Cesare Martinetti).
V. anche euromagistrato. ...
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grifagno
agg. [dal provenz. grifanh, di origine germ.; cfr. l’ant. alto-ted. grīfan «afferrare»], letter. – 1. Rapace; è attributo generico degli uccelli di rapina, con artigli e becco adunco: l’altro [...] (Caro). 2. fig. Riferito agli occhi di una persona, simili a quelli di un uccello di rapina, quindi fieri, minacciosi, o vividi: Cesare armato con li occhi g. (Dante); pupilla g. (Pascoli); facendo lampeggiar or il bianco, ora il nero di due occhi g ...
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Europanto
s. m. inv. Lingua ibrida ottenuta dall’incrocio di elementi delle diverse lingue europee. ◆ Che cosa può fare, cioè, Diego Marani, traduttore principale e revisore presso il Consiglio dei ministri [...] uscito in Francia, «Les adventures des Inspector Cabillot». Il traduttore considera il suo ibrido poco più di un gioco provocatorio, (Cesare Medail, Corriere della sera, 17 marzo 2002, p. 29) • Il dibattito sull’esperanto è sempre aperto: si va da ...
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zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, [...] da Bisanzio, i re di Bulgaria a cominciare da Boris I (1064), poi portato anche dai re di Serbia, e assunto per la prima volta in Russia da Ivan IV il Terribile nel 1547 ...
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extragettito
s. m. Eccedenza registrata rispetto all’introito tributario previsto. ◆ Il guaio è che si confonde una riforma fiscale con un taglio del prelievo, che l’Italia sta facendo, grazie al fatto [...] del Consiglio, Romano Prodi, ha ieri voluto chiarire una volta per tutte che le entrate fiscali aggiuntive (il ministro [Cesare] Damiano ha parlato di un ordine di grandezza di 2,5 miliardi) non sono abbastanza per soddisfare tutte le richieste ...
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(lat. Caesar) Titolo distintivo degli imperatori romani e dei loro discendenti maschili, derivato dal cognome di Gaio Giulio C. che fu trasmesso al figlio adottivo Ottaviano (poi Augusto) e ai suoi discendenti, e divenne titolo con la sua assunzione...
Vedi CESARE dell'anno: 1959 - 1994
CESARE (v. vol. II, p. 521)
P. Zanker
Negli ultimi venti anni sono stati identificati diversi ritratti di C. sulla base di una vaga somiglianza fisiognomica; ma tale criterio non può essere considerato esauriente,...