fortore
fortóre s. m. [der. di forte1]. – 1. Sapore o odore acre, soprattutto di sostanza alimentare o vino che ha preso il forte: il f. del mosto; d’altre cose, odore spiacevole, forte, penetrante: [...] quel lezzo caprino e quel f. così sapiente de’ becchi (Caro); il f. affogante ... saliva dall’erba come da un maceratoio (D’Annunzio); un fresco diverso comincia a vestire la conca, e il f. di mota e di morte si avviva (Pavese). 2. Al plur., non com ...
Leggi Tutto
fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] molte locuzioni del linguaggio comune: la f. è cieca; la ruota della f.; prendersela con la f.; essere perseguitato dalla f.; la f. gli ha arriso; la f. volle che ...; la f. t’aiuti; la f. ci assista; affidarsi alla f., ecc. E così nell’immaginazione ...
Leggi Tutto
fenicio
fenìcio agg. [dal lat. Phoenix -icis, gr. ϕοῖνιξ -ικος] (pl. f. -cie). – Dei Fenici (lat. Phoenices, gr. Φοίνικες), popolazione di stirpe semitica che abitava anticamente la Fenicia (zona costiera [...] più antiche scritture alfabetiche (dalla quale deriva l’alfabeto greco); la religione, l’arte f.; le colonie f.; cedro f. (v. cedro1, n. 2); come s. m., il fenicio, il dialetto di tipo cananaico, strettamente affine all’ebraico, parlato dagli antichi ...
Leggi Tutto
fosco
fósco agg. [lat. fŭscus] (pl. m. -chi). – Tendente allo scuro, a un tono grigio cupo: un quadro a tinte f.; Non fronda verde, ma di color fosco (Dante); offuscato, privo di chiarezza e di trasparenza: [...] velato, non limpido, e più spesso cupo, torvo; e così pensieri f.; aspetto f., d’una persona, che non lascia presagire nulla di buono, che rivela animo cattivo; avvenire f., incerto, minaccioso. ◆ Avv. foscaménte, in modo fosco, cioè scuro, cupo, non ...
Leggi Tutto
sardonica
sardònica s. f. (ant. sardònico m.) [dal lat. sardŏnyx -y̆chis (m. o f.), con le varianti sardony̆cha e sardony̆chus, dal gr. σαρδόνυξ -υχος (m.), propr. «onice di Sardi», città della Lidia]. [...] – Minerale, varietà di agata, che presenta un’alternanza di zone bianche con zone brune, usato come gemma. ...
Leggi Tutto
mercenario
mercenàrio (ant. mercenàio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mercennarius, der. di merces -edis «mercede, compenso, paga»]. – 1. agg. Di persona che presta la propria opera dietro compenso, [...] arte m.; lavori m.; spirito m.; in senso fig., penna m., scrittore prezzolato. 2. agg. Di donna, che si prostituisce: ella è ... una femmina m. che mezza città conosce (Montale); anche come s. f., prostituta. Per estens., di ciò che è relativo alla ...
Leggi Tutto
fosfito
s. m. [der. di fosf(oroso), col suffisso chim. -ito]. – In chimica, sale o estere dell’acido fosforoso: f. neutri, f. acidi, secondo che due o uno solo degli atomi d’idrogeno siano stati sostituiti [...] atomi metallici. Tra gli esteri (detti mono- e dialchilici a seconda dei radicali alchilici contenuti nella molecola) sono importanti il f. di guaiacolo, il f. di creosoto, usati in medicina, e alcuni esteri dialchilici, intermedî in diverse sintesi. ...
Leggi Tutto
baccari
bàccari s. f. e m. [lat. scient. Baccharis, dal lat. class. bacc(h)ăris, gr. βάκκαρις, pianta di dubbia identificazione]. – 1. s. f. o m. Genere di piante della famiglia composite tubuliflore, [...] nei giardini: sono arbusti o suffrutici, con piccoli capolini bianchi o giallastri, che costituiscono spesso una caratteristica della vegetazione dei campos e delle pampas. 2. s. m. Variante ant. (anche bàccare) di bàccara e bàccaro, altro nome dell ...
Leggi Tutto
smagare
v. tr. [lat. tardo exmagare «perdere le forze», der. del germ. *magan «avere forza, potere»] (io smago, tu smaghi, ecc.). – 1. ant. a. Sminuire, indebolire: la vostra onestà ... la quale non [...] ma il terrore della morte non credo che potesse s. (Boccaccio). b. Distogliere da qualche cosa, distrarre da ciò che si sta facendo o che si deve fare: E m’hai smagato dalla nostra chiesa (F. M. Martini); più frequente come intr. pron., distogliersi ...
Leggi Tutto
fosforo
fòsforo s. m. [dal gr. ϕωσϕόρος «portatore di luce», comp. di ϕῶς «luce» e -ϕόρος «-foro»]. – 1. Elemento chimico, di simbolo P, numero atomico 15, peso atomico 30,98, mai libero in natura ma [...] (fosfoprotidi, fosfolipidi, acidi nucleici, ecc.), che sono assimilate dagli animali, nei quali esplicano fig.: ha del f. nel cervello, di persona che mostri intelligenza vivace, ingegno pronto; al contrario, non ha f., gli manca il f. nel cervello, ...
Leggi Tutto
Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) assistente a Pisa di R. Piria, il...
Sistemi dispersi
Sergio Carrà
I sistemi dispersi sono costituiti da una moltitudine di particelle condensate presenti all'interno di un fluido. La conoscenza delle loro caratteristiche ha un ruolo importante nella descrizione di diversi fenomeni...