gerarchia
gerarchìa s. f. [dal gr. tardo ἱεραρχία; v. gerarca]. – 1. a. In origine, soprattutto nell’àmbito cristiano greco, l’amministrazione delle cose sacre, in quanto comportava un ordine scalare, [...] degli ordini angelici raggruppati, ispirandosi a s. Paolo, dallo Pseudo-Dionigi in tre gerarchie scalari (serafini, cherubini, troni; dominazioni, virtù, potestà; principati, arcangeli, angeli), ordinamento accolto anche da Dante. 3. In etologia ...
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crosazzo
croṡazzo s. m. [voce genov., der. di croce]. – In numismatica, scudo della Repubblica di Genova, coniato dal principio del sec. 17°, che raffigura al dritto la Vergine con il Bambino, sulle [...] nubi, incoronata di stelle, e al rovescio la croce accantonata da quattro stelle o da quattro teste di cherubini. ...
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torto2
tòrto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.; propr. «ciò che non è retto, che non è giusto»]. – 1. Il contrario di diritto1, quindi azione ingiusta, ingiuriosa, colpevole: pensa ch’i’ sono [...] , fare un’ingiustizia, con varie sfumature di sign.: Francesco venne poi, com’io fu’ morto, Per me; ma un d’i neri cherubini Li disse: «Non portar: non mi far torto. Venir se ne dee giù tra ’ miei meschini Perché diede ’l consiglio frodolente» (Dante ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] categorie in cui la chiesa suddivide i santi); i s. apostoli; anche con riferimento alle creature angeliche: i s. cherubini e serafini; il s. angelo custode. Nella Chiesa cattolica, Santo Padre, espressione tradizionalmente riferita al papa (sia come ...
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nero1
néro1 agg. [lat. nĭger -gra -grum: v. negro]. – 1. a. Nel linguaggio scient., è detto nero un corpo che assorbe integralmente la radiazione luminosa che lo investe (al contrario di un corpo bianco, [...] e dell’inferno stesso: ei son tra l’anime più nere; Diverse colpe giù li grava al fondo (Dante); e angeli neri, neri cherubini, sono detti da Dante (Inf. XXIII, 131; XXVII, 113) i diavoli; nell’uso com., non facciamo il diavolo più n. di quanto non ...
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arca
s. f. [lat. arca, dal tema di arcēre «contenere»]. – 1. a. Mobile, usato spec. nell’età antica e nel medioevo, a forma di cassa: di uso sacro, come quelle, talora preziose per materia e per lavoro, [...] d’oro per le stanghe di trasporto, aveva sopra il propiziatorio, sui lati del quale erano collocate due figure di cherubini. 4. A. di Noè: cassone di giunchi intrecciati (ebr. tēbah) galleggiante, che Noè avrebbe costruito per ordine di Dio, allo ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo [...] compositori operanti tra la fine del barocco e il principio del romanticismo (Haydn, Mozart, Boccherini, Clementi, Cherubini, Beethoven). Nel linguaggio com., musica c., la musica cólta dei secoli passati, contrapposta alla cosiddetta musica leggera ...
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tapascione
s. m. e f. e agg. (scherz.) Nel gergo dei maratoneti, chi partecipa alle gare senza intenti agonistici, per il puro piacere di portare a termine il percorso. ◆ In cinquemila alla Roma-Ostia: [...] lombarda, che ha una base in una forma dialettale, trascritta come tappascià nel Vocabolario milanese-italiano di Francesco Cherubini (1814). Questa la definizione del verbo: «Voce che propriamente significa far passi piccioli e frequenti, ed a cui ...
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Nell’Antico Testamento, esseri di forma umana, ma alati, che coprono l’arca santa o stanno davanti al Santissimo o proteggono l’ingresso del paradiso. Nell’angelologia cristiana medievale costituiscono il secondo coro della prima gerarchia angelica.
Nella...
Musicista (Firenze 1760 - Parigi 1842). Studiò con B. e A. Felici e con G. Sarti; aveva intanto già scritto, tredicenne, musiche sacre, teatrali e vocali da camera. Dopo varie opere per i teatri italiani e inglesi, diede a Parigi (1788) il Demofoonte,...