monotipo
monòtipo (o monotìpo) s. m. [comp. di mono- e -tipo]. – Stampa di un disegno a chiaroscuro, eseguito dall’artista su una lastra metallica con inchiostro calcografico e trasportato sul foglio [...] di carta mediante pressione nel torchio ...
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rilievo
rilièvo s. m. [der. di rilevare]. – 1. a. Il fatto di rilevare, cioè di sporgere, di aggettare da una superficie, e, per estens., lo spicco di un oggetto che, per nettezza di contorni, per effetto [...] fig., le disegnava, ne seguiva il contorno rilevandolo allo sguardo); nella pittura e nel disegno, dare r. alle figure, col chiaroscuro; in altri casi, dare, ottenere l’effetto del r., con illusioni ottiche o con varî mezzi, nell’arte e nella tecnica ...
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montanellismo
s. m. Il modo di fare e di concepire il giornalismo, lo stile giornalistico di Indro Montanelli (1909-2001). ◆ Vado all’esame e – miseria, da non crederci – porto a casa un trenta e lode. [...] ma minuziosa avviata da [Sandro] Gerbi e [Raffaele] Liucci. Un esame che penetra nel cuore del montanellismo, nel chiaroscuro delle tortuosità biografiche dello «stregone» a partire dagli anni Trenta: l’analisi di un arci-italiano anti-italiano ...
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finezza
finézza s. f. [der. di fine1]. – 1. Qualità di ciò che è fine, in senso proprio e fig. In partic.: a. Sottigliezza di spessore, di diametro: f. di un filo, di un capello; grado di f. della macinazione, [...] , a 0,75 per navi da carico). b. In aerodinamica, il rapporto tra la resistenza e la portanza di un aeromobile. 4. Con senso concr., sono detti finezze, o grazie, in tipografia, i filetti sottili dei caratteri con chiaroscuro molto accentuato. ...
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scuro1
scuro1 agg. e s. m. [lat. obscūrus, con aferesi della sillaba iniziale]. – 1. agg. a. Oscuro, poco illuminato; che è privo, parzialmente o del tutto, di luce: un luogo s.; un antro s. e tenebroso; [...] riferimento a quadro, dipinto, disegno, zona tratteggiata o dipinta in ombra: i chiari e gli s. di un bozzetto (v. anche chiaroscuro). 3. agg., estens. Fosco, torvo, corrucciato: avere la faccia s., il viso s., o essere s. in viso, essere accigliato ...
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camaieu
camaïeu ‹kamai̯ö′› s. m., fr. [lo stesso etimo dell’ital. cammeo, con cui anticam. ebbe in comune anche il sign.]. – 1. Pittura monocromatica usata un tempo in Francia per dipingere vetrate, [...] in cui il semplice chiaroscuro delle figure plastiche contrastava con altre tinte piatte; anche la vetrata stessa: c. gris, quella formata soltanto da varî toni di grigio. 2. Tipo di incisione a due, raramente a tre legni, dei quali il primo ...
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tratteggio
trattéggio s. m. [der. di tratteggiare]. – La tecnica del tratteggiare, procedimento usato per ottenere il chiaroscuro nel disegno, nell’incisione e nella pittura, mediante un tracciato di [...] linee parallele o incrociate, più o meno fitte e più o meno forti, a seconda delle gradazioni di ombreggiatura che si vogliono realizzare: l’uso del t. in cartografia. Anche l’effetto così ottenuto: un ...
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mezzamacchia
meżżamàcchia s. f. [da mezza macchia]. – Nella tecnica tradizionale del disegno, il primo chiaroscuro, non ancora graduato, ma soltanto accennato nella stesura, che si applica dopo aver [...] tracciato i contorni della figura per determinare il campo e la configurazione delle ombre ...
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mezzatinta
meżżatinta s. f. [da mezza tinta] (pl. meżżetinte). – 1. In genere, tonalità di colore non ben definita, intermedia tra il debole e il forte, tra il chiaro e lo scuro: gonna, camicetta in [...] e più o meno profondamente incisi (per raccogliere maggiori o minori quantità di inchiostro), in modo da riprodurre fedelmente il chiaroscuro dell’originale. b. Tecnica d’incisione, detta anche mezzotinto o maniera nera (v. maniera, n. 2 d). ...
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Il chiaroscuro risulta nella realtà dalla diversa posizione delle varie parti di un corpo rispetto alla sorgente luminosa, cioè è determinato dal contrasto fra luce ed ombra nel passaggio dei toni intermedî, ma è stato adottato in arte come...
CHIAROSCURO
R. Bianchi Bandinelli
Dal Vocabolario toscano dell'Arte del Disegno di Filippo Baldinucci (1681) al più recente Dizionario Enciclopedico (1956) il valore del termine ch appare duplice. Lo si usa, infatti, per indicare un particolare...