chiaroveggenzachiaroveggènza s. f. [der. di chiaroveggente]. – Qualità di chi è chiaroveggente; capacità di vedere con l’intelletto ciò che gli altri non vedono o di prevedere gli svolgimenti futuri [...] delle cose: ebbi paura di quel lampo quasi sovrumano di ch. (I. Nievo). In parapsicologia, la facoltà di percezione a distanza nello spazio e nel tempo, che si eserciterebbe attraverso la rabdomanzia, ...
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chiarudienza
chiarudiènza s. f. [comp. di chiaro, con funzione di avv., e udienza, sul modello di chiaroveggenza]. – In parapsicologia, forma di chiaroveggenza, nella quale la facoltà di percezione a [...] distanza si eserciterebbe mediante l’udito ...
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medium1
mèdium1 s. m. e f. [dal fr. médium, che, attraverso l’ingl. medium, è dal lat. medium «mezzo», neutro sostantivato dell’agg. medius «medio»]. – Persona che si pretende dotata di speciali facoltà, [...] è spec. riferito a chi è ritenuto capace di provocare fenomeni che interessino il mondo materiale (levitazione, telecinesi, ecc.), mentre vengono denominati sensitivi coloro che sarebbero in grado di esercitare telepatia, chiaroveggenza e sim. ...
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criptestesia
criptesteṡìa (o criptoesteṡìa) s. f. [comp. di cripto- e -estesia]. – In parapsicologia, complesso dei fenomeni di percezione extrasensoriale: c. sperimentale, comprendente i fenomeni di [...] chiaroveggenza nell’ipnosi, la psicometria, la cristalloscopia e la xenoglossia; c. accidentale, comprendente le monizioni e le premonizioni. ...
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chiaroveggentechiaroveggènte agg. e s. m. e f. [comp. di chiaro, con funzione di avv., e veggente, per calco del fr. clairvoyant (ant. clerveant)]. – 1. agg. Che vede chiaramente, dotato di chiaroveggenza; [...] più spesso fig., che vede e intende ciò che gli altri non vedono, o che prevede eventi futuri. 2. s. m. e f. Chiromante, indovino: consultare un ch., una ch.; credere nei chiaroveggenti. ...
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zelotico
agg. Da zelota; proprio di chi osserva rigorosamente i precetti religiosi. ◆ per il vicedirettore del «Corriere» il cambio di ruolo è decisivo: da isolata voce critica di Avvertitore (nadhir) [...] dei frolli governi italiani ed europei – arresi per principio, per penuria di chiaroveggenza – a fondamentalista cristiano di limitante segno cattolico, con l’inevitabile psicologia zelotica del neofita. (Guido Ceronetti, Sole 24 Ore, 30 marzo 2008, ...
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metagnomia
metagnomìa s. f. [dal fr. métagnomie, comp. del gr. μετά «oltre» e γνώμη «conoscenza»]. – In metapsichica, termine usato da alcuni autori per indicare quella che oggi si chiama comunem. conoscenza [...] paranormale o percezione extrasensoriale, e anche come sinon. del termine tradizionale chiaroveggenza. ...
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bodhi
‹bóodhi› s. f., sanscr. – Chiaroveggenza, conoscenza della verità, illuminazione spirituale, e in partic. l’illuminazione o chiara percezione della verità raggiunta dal Budda (il cui nome significa [...] appunto «lo Svegliato, l’Illuminato») ...
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pipal
pìpal s. m. [voce hindī, dal sanscr. pippala]. – Albero dell’India di maestose proporzioni (lat. scient. Ficus religiosa), chiamato anche «albero della chiaroveggenza», perché, secondo la tradizione, [...] Budda avrebbe dimorato sette giorni in meditazione alla sua ombra, per cui è considerato sacro e venerato dai buddisti, che usano piantarne alcuni esemplari nelle vicinanze dei loro templi (di qui l’altro ...
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sensitivo
agg. [dal lat. mediev. sensitivus, der. di sensus, part. pass. di sentire «sentire»]. – 1. Che riguarda l’attività dei sensi, che è in rapporto con la sensibilità: funzione s., facoltà s. (anche [...] , come s. m. (f. -a), persona col cui concorso si verificherebbero fenomeni di ordine non fisico, cioè di telepatia, chiaroveggenza, ecc. ◆ Avv. sensitivaménte, in modo sensitivo, per mezzo dei sensi: avvertire, percepire sensitivamente. ...
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In parapsicologia, la presunta facoltà di percezione a distanza, nello spazio e nel tempo, che si eserciterebbe indipendentemente dai mezzi normali di conoscenza e in modo tale da escludere che le cognizioni acquisite traggano origine da una...
Parola e concetto appartengono già al Hīṇayāna (v.), ché anche Gotama Buddha fu un bodhisattva nelle molte vite attraverso le quali raggiunse la chiaroveggenza. Ma soltanto il Maahāyāna (v.) aperse a tutti la carriera di futuro Buddha e bodhisattva...