sollecitare
(ant. sollicitare) v. tr. e intr. [dal lat. sollicitare «agitare fortemente», der. di sollicĭtus «sollecito1»] (io sollécito, ecc.). – 1. tr. a. Fare pressione, insistere presso altri perché [...] d’Amore a piangere (Dante). Anche, affrettare: s. il passo, il cammino; con entrambi i sign. precedenti: Come nel chiostro vergine romita ... Sollecita il suo cembalo ispirata (Foscolo), affretta le note sul cembalo (quasi stimolando lo strumento). 2 ...
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attiguo
attìguo agg. [dal lat. attiguus, che ha lo stesso tema di attingĕre «toccare»]. – Vicino, prossimo, adiacente: occupava una stanza a. alla mia; furono alloggiate nel quartiere della fattoressa, [...] a. al chiostro (Manzoni). ...
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porticato2
porticato2 s. m. [der. di portico]. – In genere, lo stesso che portico; in partic., portico lungo e spazioso, o complesso di portici distribuiti lungo il perimetro di una piazza, di un cortile, [...] di un chiostro, ecc. ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica [...] b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano. Come sost., seguace o imitatore del Borromini. ...
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recinto
(letter. o tosc. ricinto) s. m. [uso sostantivato di recinto, part. pass. di recingere]. – 1. Spazio scoperto cinto intorno e racchiuso da muri, siepi, filari di piante, reti metalliche e palizzate, [...] uno spazio ben delimitato, a carattere sacro (come il tèmenos greco) o comunque finalizzato alla vita religiosa (per es., il chiostro). R. elettrico, zona di terreno utilizzata per il pascolo di bovini, ovini o equini, racchiusa da un filo zincato ...
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raccolto1
raccòlto1 agg. [part. pass. di raccogliere]. – 1. a. Con le membra riunite, rattratte; rannicchiato: il gatto stava tutto r., pronto a spiccare il salto; Supin giacea in terra alcuna gente, [...] e alla meditazione: una casa, una stanza r. e quieta; un piccolo cortile silenzioso e r. come un chiostro. ◆ Avv. raccoltaménte, non com., in modo composto e dignitoso, o contenuto, concentrato: era atteggiata, pregava, meditava raccoltamente ...
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parlottare
v. intr. [der. di parlare2] (io parlòtto, ecc.; aus. avere). – Con riferimento a due o più persone, parlare a voce bassa per non farsi udire da altri, per lo più con una certa animazione e, [...] La madre era sull’uscio, poi che intese Un p. ed uno scalpicciare (Pascoli), entrò nel parlatorio afoso la frescura del chiostro insieme al p. delle monache schierate (Tomasi di Lampedusa). Con uso trans., non com., parlare, dire con voce sommessa, o ...
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arciscranna
s. f. [comp. di arca «scrigno, cassa» e scranna], ant. – Cassapanca. La parola (da cui deriva prob. ciscranna) è attestata in un documento fiorentino del 1280 («Libro degli ordinamenti della [...] Compagnia di S. Maria del Carmine»): ordinaro i detti capitani ... che si debbia far fare una a. la quale stea in chiostro, che vi si possa riporre entro cose de la Compagnia, e che vi si possa sedere suso agiatamente e orrevolemente. ...
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ritiro
s. m. [der. di ritirare]. – 1. L’azione e l’operazione di ritirare, il fatto di ritirarsi o di venire ritirato, sia nel sign. di richiamare, fare tornare indietro: decidere, disporre, attuare [...] : vivere in r., in assoluto r.; uscì dal suo consueto r. solo per recarsi una volta a Roma; preferì il r. del chiostro alle soddisfazioni della vita mondana. 3. Il ritirarsi da un’attività pubblica, da un impiego, ecc.: r. dalla vita politica di un ...
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Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i vari fabbricati monastici dei quali costituisce l’elemento di comunicazione e di disimpegno, cinto da porticati. Il c. appare nel 5° sec. d.C. Nei grandi conventi i c., spesso a due...
chiostro
Andrea Mariani
Propriamente, vale " c. di monastero o di convento "). L'uso proprio è presente in Pd XXI 118, ove quel chiostro è il c. fatto aggiungere da s. Pier Damiano all'antica costruzione degli Avellanti (cfr. la nota del...