cerusico
cerùṡico (e cirùgico) s. m. [lat. tardo chirurgĭcus: v. chirurgico] (pl. -ci, meno com. -chi), ant. – Chirurgo, e più propr. chi nei secoli passati esercitava la chirurgia, come era allora intesa, [...] Oggi la parola, ancora viva in qualche dialetto, si adopera talvolta in tono iron. o spreg. per indicare un chirurgo incapace, o scherz. per chirurgo in genere. Anche come agg.: Un medico c. eccellente (Berni); arte c. (anche come s. f., la cerusica ...
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quadrantectomia
quadrantectomìa s. f. [comp. di quadrante, nel suo sign. più generale, e ectomia]. – In chirurgia, tipo di intervento conservativo impiegato nella terapia del carcinoma mammario: consiste [...] nella resezione del quadrante di mammella contenente la neoplasia (superiore interno o esterno, inferiore interno o esterno) attuato, in determinate condizioni cliniche, in sostituzione della mastectomia ...
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elettrobisturi
elettrobìsturi s. m. [comp. di elettro- e bisturi]. – In chirurgia, apparecchio (detto anche bisturi elettrico) usato per il taglio elettrico dei tessuti, costituito da un generatore di [...] corrente ad altissima frequenza, provvisto di due elettrodi, uno a placca, e l’altro, quello attivo, a forma di ago, di piccola sfera o di lama smussata; presenta il vantaggio di non produrre èscare e ...
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elettrocausticazione
elettrocausticazióne s. f. [comp. di elettro- e causticazione]. – In chirurgia, causticazione dei tessuti ottenuta con la diatermia chirurgica e l’impiego dell’elettrobisturi. ...
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elettrochirurgia
elettrochirurgìa s. f. [comp. di elettro- e chirurgia]. – L’impiego chirurgico di correnti elettriche, con metodi varî di applicazione (folgorazione, elettroessiccazione, elettrocoagulazione, [...] taglio dei tessuti), e con l’uso dell’elettrobisturi, per l’asportazione o la distruzione di tessuti patologici, e per il taglio dei tessuti e l’emostasi dei piccoli vasi nell’intervento operatorio ...
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escavatore
escavatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di escavare]. – 1. s. m., non com. Chi scava, chi fa operazioni di scavo, chi fa o dirige scavi archeologici. 2. agg. Adoperato per scavare: carro [...] mordente, a benna rovescia, a benna trascinata, a cucchiaio, a catena di tazze, ecc.). 3. s. m. e agg. In chirurgia, nome di strumenti, variamente foggiati, usati per completare o regolarizzare brecce nelle ossa; tipico strumento e. è la sgorbia. ...
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ossivoro
ossìvoro agg. [comp. di osso e -voro]. – Pinza o.: robusta pinza a becchi taglienti usata in chirurgia per regolarizzare monconi ossei, prelevare stecche per innesti e praticare osteotomie. ...
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protesi
pròteṡi s. f. [dal lat. tardo prothĕsis, gr. πρόϑεσις, der. di προτίϑημι «porre avanti»; già in lat. si confusero prothĕsis e prosthĕsis]. – 1. Nelle basiliche cristiane dei primi secoli, piccolo [...] usato dai fedeli per deporvi le offerte e preparare l’occorrente per le sacre funzioni. 2. In medicina e in chirurgia, la sostituzione di un organo (o di una sua parte) o di un segmento corporeo con strutture artificiali che ne recuperino ...
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dermatotomo
dermatòtomo (o dermàtomo) s. m. [comp. di derma(to)- e -tomo]. – Strumento usato in chirurgia estetica per il prelievo di lembi di cute. ...
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mioisteropessia
mioisteropessìa s. f. [comp. di mio-2, istero-2 e -pessia]. – In chirurgia, correzione del prolasso uterino mediante fissazione del corpo dell’utero ai muscoli addominali. ...
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Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole pratica e non concerne gli aspetti dottrinari....
chirurgia
chirurgìa s. f. – Tra la fine del 20° e l’inizio del 21° sec. si sono registrati straordinari progressi in diversi settori della c. generale. La c. dei trapianti d’organo, la c. conservativa nel trattamento delle neoplasie della...