strano
agg. [lat. extraneus; cfr. estraneo]. – 1. a. Diverso dal solito o dal comune, dal normale, molto singolare, tale quindi da destare meraviglia, stupore, curiosità: ha avuto questa opportunità [...] pensare e di sentire e in genere un comportamento diverso da quello della maggior parte degli uomini; detto spec. di chi è piuttosto chiuso in sé, portato più a pensare e a fantasticare che a parlare: un giovane s.; che s. ragazza!; sono tutti un po ...
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iniezione
iniezióne s. f. [dal lat. tardo iniectio -onis, der. di inicĕre «gettar dentro», part. pass. iniectus]. – 1. a. Introduzione in una cavità del corpo umano, o nei tessuti, di sostanze medicamentose [...] di una macchina a vapore, o di lubrificanti e carburanti in motori, o, in generale, di un fluido in uno spazio chiuso. Motori a iniezione, quelli, come per es. i motori Diesel, nei quali il carburante viene introdotto sotto pressione nel comburente ...
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veranda
s. f. [da una voce dell’India (cfr. indost. varandā, bengalese bārāndā), incrociatasi con il port. varanda «balaustrata» (der. di vara «verga, pertica»), attrav. l’ingl. veranda(h)]. – 1. Denominazione, [...] e mediterranei (gallerie, balconi coperti, ecc.). 2. Nell’architettura europea, balcone aggettante dalle murature perimetrali di un edificio e chiuso con vetrate; usato fin dal sec. 16° nei paesi anglosassoni (ove è detto bay-window o bow-window) e ...
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sconfortare
v. tr. [der. confortare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io sconfòrto, ecc.). – 1. Far perdere d’animo, togliere ogni possibilità di conforto, ogni entusiasmo; deprimere, scoraggiare: più che [...] la mia disgrazia, mi sconforta l’indifferenza degli amici; l’ambiente ostile e chiuso finì per sconfortarlo; più frequente come intr. pron., sconfortarsi, perdersi d’animo, abbattersi, avvilirsi, deprimersi: non ti sconfortare, andrà meglio la ...
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numerus clausus
‹nùmerus klàu∫us› locuz. lat., usata in ital. come s. m. – Espressione equivalente all’ital. numero chiuso e, come questa, usata per esprimere il concetto del numero prestabilito e limitato [...] (per l’ammissione a corsi o concorsi, per l’accessione a circoli, e sim.) ...
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iniziazione
iniziazióne s. f. [dal lat. tardo initiatio -onis]. – 1. Atto o serie di atti e cerimonie con cui si ammette, o si è ammessi, alla partecipazione a culti misterici, alla conoscenza di dottrine [...] e privilegi: i. tribale, i. magica. Più genericam., ammissione in una setta, in una società segreta, in un gruppo sociale chiuso, e sim. 2. Per estens., ammaestramento, avviamento a una disciplina, a un’arte, a una tecnica, a uno studio specializzato ...
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tubercolosi
tubercolòṡi s. f. [der. di tubercolo]. – 1. Malattia infettiva e contagiosa dell’uomo e di alcuni animali (soprattutto bovini, e altri a sangue caldo), provocata da uno schizomicete parassita, [...] (scarsa salubrità dell’abitazione, alimentazione quantitativamente e qualitativamente insufficiente, attività professionale in ambiente chiuso o polveroso, organismo debilitato o con resistenze organiche ridotte, affezioni dell’apparato circolatorio ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] ; Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui (Dante; qui in senso fig.); queste sigarette sanno di menta; stanze che sanno di chiuso; la biancheria sa di pulito; non ti mettere in cammino, se la bocca non sa di vino (prov. tosc.); non com., aver ...
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nummulite
s. f. [lat. scient. Nummulites, der. del lat. class. nummŭlus, dim. di nummus «moneta»]. – Genere di foraminiferi perforati fossili, di grande importanza geologica e paleontologica, che ebbero [...] calcaree a forma di V, che creano un canale diviso da setti fra loro comunicanti (importanti per la classificazione sistematica), e chiuso all’esterno dall’individuo adulto, il quale comunica con l’ambiente circostante attraverso i pori del guscio. ...
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sito3
sito3 s. m. [dal lat. situs -us «muffa», propr. lo stato di ciò che è lasciato in abbandono (è un altro sign. dello stesso situs da cui la voce precedente)], tosc. o letter. – Cattivo odore, puzzo: [...] in questa stanza c’è un gran s. di chiuso; S’udiva il soffio delle vacche, e il sito Della capanna empiva l’abituro (Pascoli); sull’aia stagnava nell’afa della giornata un lezzo greve, un s. umano e di truppa (Bacchelli). ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...