anta1
anta1 s. f. [lat. anta, documentato soltanto al plur., antae -arum]. – 1. Imposta, sportello di un infisso di una finestra o, più com., di un mobile: armadio guardaroba a cinque a.; Picchia ogni [...] presenza delle ante prende nome il tipo del tempio greco detto appunto in antis, caratterizzato dalla forma del pronao chiuso alle estremità laterali dal prolungamento dei muri longitudinali della cella (per modo che le loro testate costituiscano i ...
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control room
loc. s.le f. inv. Sala di controllo, centrale di controllo. ◆ L’aeroporto avrà poi una «control room», una postazione unificata di controllo, dalla quale si potranno gestire i sistemi antincendio, [...] anti fumo e anti intrusione attraverso duecento telecamere a circuito chiuso e ad un software particolarmente sofisticato. (Gianluca Amadori, Corriere della sera, 6 luglio 2002, p. 21, Economia) • [tit.] Grande fratello nel cuore dell’Eur / Sistema ...
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sognare
v. tr. e intr. [lat. sŏmniare, der. di somnium «sogno»] (io sógno, ... noi sogniamo, voi sognate, e nel cong. sogniamo, sogniate). – 1. Vedere, immaginare in sogno: ho sognato mio fratello; sogno [...] anni una giornata di tutto riposo! Con uso assol., fantasticare, seguire le immagini create dalla propria fantasia: no, non dormo, avevo chiuso gli occhi e stavo sognando; quel ragazzo sogna sempre, non ha mai la testa a quello che fa. b. Ritenere ...
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tomba
tómba s. f. [lat. tardo tŭmba, che è dal gr. τύμβος «tumulo, sepolcro»]. – 1. a. Luogo, ambiente naturale o artificiale, struttura o complesso architettonico, in cui vengono deposti i resti mortali [...] fossa), essere prossimo alla morte; il matrimonio è la t. dell’amore. 2. fig. a. Abitazione, stanza o altro ambiente eccessivamente chiuso, buio, tetro, basso: abita in una t.; un carcere, un magazzino, un ufficio seminterrato che è una tomba. b. ant ...
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odore
odóre s. m. [lat. odor -oris, affine a olere (v. olire), il cui tema compare anche come primo elemento in olfactus (v. olfatto)]. – 1. a. La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa [...] olfattiva proviene: l’o. dei fiori, delle rose, dell’erba; o. di violetta; o. d’incenso; o. d’arrosto, di bruciato; o. di chiuso, di muffa; o. d’ospedale, di farmacia; l’o. delle polveri bruciate; o. di pioggia, quello che emana da un terreno su cui ...
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paura
s. f. [rifacimento, col suff. -ura, del lat. pavor -oris «timore, paura», der. di pavere «aver paura»]. – 1. a. Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di [...] più attenuato: ho p. di non fare in tempo; aveva p. di non riuscire; m’affrettai per p. di trovare l’ufficio postale chiuso; mangia pochissimo per p. d’ingrassare; ho p. che dovremo attendere un pezzo; ho p. che queste scarpe mi stiano strette; avrà ...
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esercizio
eṡercìzio s. m. [dal lat. exercitium, der. di exercere «esercitare»]. – 1. L’esercitare, nei varî sign. del verbo: e. della memoria, della mente; e. della virtù, della carità, della pazienza; [...] diretta al pubblico (bottega, negozio, caffè, bar, trattoria, ecc.): aprire un e. di generi alimentari; è stato chiuso l’e. per infrazione delle norme igieniche; pubblici e., alberghi, ristoranti, trattorie, bar, latterie, bagni pubblici, rimesse ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] legge per il commercio di determinati beni o prodotti; m. libero, aperto, che si svolge in regime di libera concorrenza; m. chiuso, regolato, vincolato, quando lo stato fa sentire il peso della sua volontà nel gioco della domanda e dell’offerta; m. a ...
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merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] impedimento Passa tra cavallieri e tra pedoni, Mercé all’annel che fuor d’ogni uman uso La fa sparir quando l’è in bocca chiuso (Ariosto); talvolta anche in tono iron. con il sign. di «a cagione, per colpa»: Or par, non so per che stelle maligne, Che ...
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insaccare
v. tr. [der. di sacco, col pref. in-1] (io insacco, tu insacchi, ecc.). – 1. Mettere nel sacco o nei sacchi: i. il grano, la farina, il cemento, ecc. Fig., poet.: la dolente ripa Che ’l mal [...] . Come intr. pron., e più raram. come intr. (aus. essere), finire in una sacca, entrare pigiandosi in luogo stretto e chiuso, e spec. in luogo da cui sia difficile uscire: nel tentativo di evitare l’ingorgo del traffico, ci eravano incautamente ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...