studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] alla Sorbona. b. In una casa di abitazione, stanza appositamente dedicata allo studio e alla lettura: sta ore e ore chiuso nello s.; ho situato il mio s. nella stanza meno rumorosa; uno s. con mobili fiorentini del Seicento (e brachilogicamente ...
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stufa
s. f. [der. di stufare, a suffisso zero]. – 1. Apparecchio per la conversione di energia in forma termica, utilizzato per riscaldare l’ambiente nel quale è posto; la produzione di calore è ottenuta [...] o forzata dell’aria (in questo caso le stufe prendono il nome di termoconvettori), o mediante l’ausilio di un circuito chiuso e riempito di olio o di sabbia, i quali materiali hanno la funzione di isolanti e di trasmettere il calore all’involucro ...
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stufato
s. m. [uso sostantivato del part. pass. di stufare]. – Pietanza di carne, in un pezzo intero o a pezzetti, condita con olio e condimenti varî (aromi, vino, pomodoro, ecc.), cotta a lungo a fuoco [...] lento in tegame fondo e ben chiuso: s. di manzo, di vitello, di maiale; s. con patate, con cipolline; stufato di cavoli. Ha il raro sapore, un poco forte un poco scapestrato, dell’amicizia e della libertà (Luigi Veronelli). ◆ Con lo stesso sign. è ...
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snodare
v. tr. [der. di nodo, col pref. s- (nel sign. 3), in opposizione a annodare] (io snòdo, ecc.). – 1. Sciogliere, liberare dal nodo o dai nodi: s. una fune, una corda, un nastro; anche intr. pron.: [...] cominciavano a snodar la lingua (B. Castiglione), a cominciare cioè a parlare, a dire le prime parole; nell’intr. pron.: s’era chiuso in un mutismo ostinato, ma alla fine la lingua gli si snodò, si decise a parlare. b. poet. Rendere meno duro, aprire ...
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sbarco
s. m. [der. di sbarcare1] (pl. -chi). – 1. a. Lo sbarcare da una nave o da un’imbarcazione (e, per estens., da un aeromobile) persone o merci: lo s. dei feriti; le operazioni di s.; lo s. del [...] lo s. il comandante ha voluto scrivere le sue memorie. 3. Nelle costruzioni marittime, ponti di s., parti aggettanti delle calate di un porto, sostenute da muri, aventi lo scopo di aumentare il perimetro della calata entro il bacino chiuso del porto. ...
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chiavistello
chiavistèllo s. m. [lat. *claustellum, dim. di claustrum «serratura», incrociato con clavis «chiave»]. – 1. Sbarra di ferro che scorre entro gli anelli o le asole di una piastra fissata [...] sinon. di catenaccio, chiavaccio): levare, mettere il ch.; si rinserrarono con tanto di chiavistello (Giusti); troviamo la porta chiusa con il ch. incastrato e suoniamo e suoniamo e suoniamo e nessuno risponde e allora sfondo la porta (Giuseppe Genna ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] Shakespeare essere, o non essere: questo è il problema, v. to be, or not to be ecc. b. Per metonimia, persona dal carattere chiuso ed enigmatico, con la quale è molto difficile avere a che fare: quell’uomo è un p. per tutti; gli adolescenti sono un p ...
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telaio
telàio (ant. telaro) s. m. [lat. mediev. telarium, der. di tela «tela1»]. – 1. Dispositivo mediante il quale si esegue la tessitura, dotato perciò di organi adatti all’intreccio di più filati [...] da ricamare al centro. c. In tipografia, t. portaforma, il rettangolo di metallo dentro il quale viene inserita e chiusa la forma tipografica predisposta per la stampa, in modo che gli elementi che la compongono non subiscano spostamenti causati ...
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cuba
s. f. [dall’arabo qubba «vòlta»], ant. – Cupola (rimane nel nome del palazzo arabo-normanno di Palermo). In Sicilia, anche tipo di pozzo campestre chiuso e con cupola. ...
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aspergillacee
aspergillàcee s. f. pl. [lat. scient. Aspergillaceae, dal nome del genere Aspergillus: v. aspergillo1]. – Famiglia di funghi ascomiceti con ascocarpo microscopico, epigeo, privo di piede, [...] con peridio spesso e chiuso; si propagano generalmente per conidî che sono prodotti in gran numero. Comprende molte delle comuni muffe verdi e nere (aspergillo, penicillio, ecc.), da cui sono stati ricavati numerosi pigmenti, enzimi e antibiotici. ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...