stendibiancheria
stendibiancherìa s. m. [comp. di stendere e biancheria], invar. – Attrezzo mobile d’uso domestico per stendere ad asciugare i panni, formato da un’incastellatura portante numerosi fili [...] e apribile a compasso, che può essere disposto in un ambiente o su un balcone al momento dell’uso; anche, attrezzo analogo al precedente, fissato al muro, che, tenuto normalmente chiuso, si distende solo per il tempo occorrente all’asciugatura. ...
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banco
s. m. [dal germ. bank «panca»] (pl. -chi). – 1. a. Panca; mobile che serve come sedile per più persone e che nella sua forma più semplice e pratica consiste in un piano di legno sostenuto alle [...] esercizî pubblici, come banche, biglietterie, bar e caffè, negozî di vario genere: consiste in una specie di tavolo alto e lungo chiuso fino a terra dal lato destinato al pubblico, di forme e materiali diversi secondo gli usi cui è adibito, e spesso ...
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chiostra
chiòstra s. f. [lat. claustra, plur. di claustrum: v. chiostro]. – 1. Recinto, luogo chiuso: Il gridar d’un damigello Risonò fuor de la ch. (Carducci); ant., chiostro: Fuor mi rapiron de la [...] dolce ch. (Dante). 2. a. Cerchia: una ch. di monti, di poggi, d’alberi; questa di bei colli ombrosa ch. (Petrarca); anche il giro arcuato dei denti: Quali parole, Atride, t’uscir dalla ch. dei denti (Romagnoli, ...
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diavoletto
diavolétto s. m. [dim. di diavolo]. – 1. Bambino vivace, irrequieto. Con questo sign., può essere usato anche al femm.: è una vera diavoletta questa bambina! 2. Altro nome del bigodino: il [...] di Pascal, costituito da una figuretta cava, forata inferiormente e galleggiante in un cilindro di vetro, pieno d’acqua, chiuso al disopra da una membrana elastica: premendo su questa, l’acqua penetra nel diavoletto facendolo andare a fondo, mentre ...
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televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico [...] televisiva) o via cavo (telediffusione su cavo) di programmi audiovisivi a un gran numero di utenti; t. a circuito chiuso, la televisione che consiste nel trasmettere da un posto trasmittente a uno o pochi posti riceventi, in genere per mezzo di ...
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cupo
agg. [affine al lat. cupa «botte»]. – 1. a. Profondo: una c. voragine; i c. abissi del mare; c. caverne; dal fondo d’un pozzo molto c. (Galilei); fig.: Per la tua fame sanza fine cupa (Dante), profonda, [...] tonâr l’armi su ’l petto (V. Monti); Volaron sul ponte che c. sonò (Manzoni). c. Dell’aspetto della persona, aggrondato, chiuso per un grave pensiero o tormento interno: era c. in volto; essere d’umore c., di temperamento c., pensieroso, taciturno. d ...
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umido
ùmido agg. e s. m. [dal lat. humĭdus o umĭdus, der. di (h)umere «essere umido, bagnato»]. – 1. agg. a. Impregnato, o anche soltanto bagnato superficialmente, d’acqua o di altra sostanza liquida: [...] alcoliche. 2. s. m. a. Ciò che rende umido un corpo o un ambiente; umidità: né [il laghetto] da altra ripa era chiuso che dal suolo del prato, tanto dintorno a quel più bello quanto più dell’umido sentiva di quello (Boccaccio); luogo o ambiente umido ...
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incidente2
incidènte2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Avvenimento inatteso che interrompe il corso regolare di un’azione; per lo più, avvenimento non lieto, disgrazia: è accaduto un i.; [...] di cui si tratta: sollevare, creare un i.; chiudere, esaurire l’i.; l’i. non ebbe seguito; suvvia, l’i. è chiuso, non ne parliamo più! Per analogia, i. diplomatico, fatto o avvenimento che rischia di compromettere le buone relazioni fra due paesi. b ...
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sbucare
v. intr. e tr. [der. di buca e buco2] (io sbuco, tu sbuchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Uscire fuori dalla buca, dalla tana, con riferimento ad animali: da sotto la madia vidi s. la testa [...] di un topolino; la lepre sbucò improvvisamente da un cespuglio. b. Per estens., venir fuori da un luogo chiuso, profondo, oscuro: sbucò tutto sporco dal fosso in cui era caduto; una batteria nemica ... percorrendo nell’interno il deserto era venuta a ...
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segmento
segménto s. m. [dal lat. segmentum «taglio, striscia», der. di secare «tagliare»]. – 1. In geometria, parte di retta compresa fra due punti, detti estremi del s.; lunghezza di un s., la distanza [...] di percorrenza (è sinon. di vettore); talvolta si distingue fra s. aperto, in cui si escludono gli estremi, e s. chiuso, quando si considerano gli estremi come appartenenti al segmento stesso (parlando assol. di segmento ci si riferisce in genere al ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...